Crowley non si era aspettato quel risvolto della situazione e non sapeva neanche se gli piaceva o meno.
Di sicuro gli dava qualcosa in cui concentrarsi e qualcosa (o in questo caso, qualcuno) per cui combattere.Dovette appellarsi a tutta la sua forza di volontà per non lasciarsi cullare dalla prospettiva che il suo angelo non aveva fatto nulla di tutto quello per suo volere, nonostante il cuore che iniziava a battergli troppo forte per i suoi gusti.
Aveva davvero poco senso iniziare a sperare qualcosa a riguardo quando nemmeno sapeva se ciò di cui avevano blaterato i due arcangeli fosse stato reale o meno.
"Aziraphale potrebbe comunque non aver apprezzato il tuo tentativo di esternare i tuoi sentimenti" pensò, cercando di mantenere basse le aspettative.Gli sarebbe comunque bastato riavere il suo unico vero amico, in quel momento.
Poi avrebbe avuto il tempo di parlargli anche di tutto il resto; la cosa importante adesso era trovare il modo di invertire quella cancellazione di memoria o qualsiasi cosa fosse.
Muriel non era stata molto chiara, ma non gliene faceva una colpa; aveva comunque involontariamente scoperto più di quanto Crowley avrebbe potuto chiedere di sapere.Era abbastanza certo che gli stessero ancora un po' fumando le spalle, ma l'ira che aveva provato appena appresa la notizia era lentamente scemata, trasformandosi in qualcosa di molto più simile alla determinazione.
«Signor Crowley, se è come dici tu», iniziò timidamente Muriel, continuando a guardarlo confusa, «È davvero una cosa terribile.»
Il demone annuì, alzandosi in piedi quasi saltando.
Forse gli sarebbe venuto in mente qualcosa, qualche idea che potesse funzionare per far rinsavire Aziraphale.
Decise subito di scartare la botta in testa, sapeva per certo che non avrebbe avuto gli effetti sperati come invece aveva visto in qualche film, nonostante l'idea un po' lo facesse sorridere. Perlomeno sarebbe stato terapeutico.
Se le cose stavano davvero in quel modo, allora fiondarsi da lui senza la minima idea riguardo a cosa fare con la sua memoria non aveva un gran senso.La porta della libreria si spalancò in quel preciso istante e la campanella che segnalava nuovi clienti quasi si staccò dal suo posto sulla parete.
«Oh, signora Nina! Che piacere!», disse per prima Muriel, totalmente ignorando i modi con i quali la donna si era precipitata lì dentro.
Questa gli sorrise brevemente, fiondandosi poi davanti a Crowley.
«No, davvero, è questo il tuo modo di seguire i consigli degli amici? Rintanandoti qui?»
Teneva le mani sui fianchi, lo sguardo tagliente posato sul demone. Per guardarlo dritto negli occhi avrebbe dovuto alzarsi sulla punta dei piedi, ma non ne aveva bisogno. Nina era spaventosa quando voleva, a prescindere dalla statura.
«Ti rendi conto di quanto poco sana stia diventando questa cosa?»Arrivò subito dopo anche Maggie, tutta trafelata, sussurrando una sorta di scusa per aver tentato di fermare Nina senza successo.
«Giuro che te lo pago io uno psicologo se ti può servire.»
Crowley alzò gli occhi al cielo.
«È davvero un pessimo momento per venire qui a parlarmi di queste cose.»
Poi gli cadde l'occhio sugli scaffali pieni di libri, ancora disordinati dopo il suo vano tentativo di rimetterlo in ordine alfabetico, e si rese conto che forse avrebbe potuto trovare qualcosa di utile per il suo scopo.
Si diresse là a passo spedito.
Sapeva fin troppo bene che Metatron non era affatto un essere stupido; non avrebbe avuto senso cancellare la memoria di Aziraphale nella maniera più convenzionale, ovvero con un semplice miracolo. Chiunque avrebbe potuto invertirne gli effetti, in tal caso.
Anzi, tanto per cominciare un miracolo da parte dell'angelo più potente del paradiso non avrebbe potuto essere cancellato da un semplice demone. Se si era davvero impegnato mentre lo portava a termine, allora non avrebbe potuto farci molto usando solo le sue forze.«Possibile che non ci sia mai un momento giusto per parlare con te di queste cose?»
Nina lo seguì, mentre Maggie veniva bloccata da Muriel che aveva provveduto a far comparire una nuova tazza di tè da offrire.Crowley iniziò a varare tutte le fitte file di libri che non aveva esplorato la giornata precedente.
Non sapeva nemmeno lui cosa stesse cercando, probabilmente qualche manuale antico e malridotto a proposito di leggende? Erano applicabili al suo caso?
Un manuale di istruzioni su come funzionasse il cervello di un angelo non era troppo probabile che si potesse trovare sulla Terra.«Lo sappiamo che la cosa ti fa soffrire, anzi credo che l'intera Londra se ne sia resa conto.»
Per sfortuna del demone, la donna oggi non sembrava voler demordere.
D'altronde la cosa aveva comunque senso, dato che provava a parlargli da mesi ma lui le sfuggiva sempre in qualche modo prima che il discorso fosse finito.
«E credi a qualcuno che si è da poco lasciato alle spalle una vecchia relazione, prendere quasi residenza nella casa dell'altra persona non è il massimo per andare avanti.»Oh, non aveva davvero bisogno di sentire tutte quelle cose.
Non ora, perlomeno, non quando aveva appena deciso di andarsi a riprendere Aziraphale.
Anche se probabilmente una conversazione del genere non l'avrebbe potuta sostenere neanche nelle settimane precedenti. Non si poteva chiedere a qualcuno di chiudere un capitolo durato seimila anni in qualche stupido mese.
Fanculo all'anziano che gli aveva consigliato di andare avanti e fanculo anche a se stesso per avergli dato quasi ragione. Anche se si fosse impegnato, non avrebbe dimenticato Aziraphale comunque.«Senti, Nina», disse con una grande tranquillità nella voce, voltandosi verso di lei interrompendo brevemente la sua ricerca, «Apprezzo che tu e Maggie vi stiate preoccupando per la mia salute, è piacevole che a qualcuno importi qualcosa di me.»
Era sincero mentre lo diceva. Gli doleva ammetterlo ma si era affezionato alle due donne.
Più andava avanti, più sarebbe stato difficile per altri demoni rubargli il titolo di "peggior fallimento dell'inferno", ne era certo.
«Ma non ho davvero intenzione di voltare pagina ora come ora.»Detto ciò, sperando che la cosa bastasse a far sì che lei rinunciasse per l'ennesima volta, tornò a darle le spalle, immergendo il naso in un altro scaffale.
Doveva esserci qualcosa che gli potesse tornare utile, c'era così tanto materiale in quel posto.
Sarebbe stata una barzelletta troppo esilarante perché fosse reale: Aziraphale che passa gli ultimi secoli a collezionare libri di ogni genere, saltando proprio quelli che avrebbero poi un giorno aiutato a salvarlo.Sempre che sulla Terra ci sia qualcosa a riguardo…
Quella realizzazione lo colpì in pieno viso: no, non avrebbe trovato nulla di particolarmente utile in una libreria colma di informazioni terrestri.Oltrepassò quindi Nina, la quale gli era rimasta dietro, probabilmente cercando le parole giuste per esprimere qualche pensiero difficile da mettere a parole e che a Crowley non sarebbe piaciuto.
«Muriel!», quasi urlò, spuntando dal corridoio tra due scaffali.Questa si girò incuriosita.
«Sì?»Crowley le si avvicinò a grandi falcate, arrivando quasi a sfiorarle la punta del naso col proprio e iniziò a sussurrarle qualcosa.
Nina lo seguì fuori dal quel labirinto di libri, avvicinandosi a Maggie.
«Risolto qualcosa?», chiese la donna bionda, ottenendo soltanto un breve "no" accennato col capo.«Su in paradiso si parla ancora delle biblioteche angeliche?»
«Certamente, anche se non le ho mai visitate. Gli angeli normali non possono entrarvi.»
Il demone tornò a mettersi in posizione retta.
«Lo so bene…»Sembrò rimuginare su qualcosa per qualche secondo, poi si rivolse a Nina e Maggie.
«Vi ringrazio per la visita, ma temo che ora io e Muriel dovremo assentarci per un po'.»
Schioccò le dita e una decina di persone si riversò nel piccolo bar della prima. Aveva appena tentato degli umani a comprare un caffè solo per liberarsi della proprietaria del bar e della sua partner? Diamine, la risposta era sì.
«Mi sembra che anche voi abbiate il vostro bel da fare, a giudicare dalla fila.»
E poi sorrise sornione.Le due donne si guardarono tra loro confuse, ma lasciarono perdere.
Ormai erano comunque abituate a intrattenere discorsi a senso unico con Anthony, dai quali lui sarebbe prima o poi fuggito. E quel momento era arrivato.Non appena la porta si chiuse alle loro spalle, Muriel si alzò in piedi.
«Dove dovremmo andare?»«In paradiso.»
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𝘞𝘪𝘯𝘨𝘴 𝘰𝘧 𝘋𝘢𝘳𝘬𝘯𝘦𝘴𝘴, 𝘏𝘦𝘢𝘳𝘵𝘴 𝘰𝘧 𝘓𝘪𝘨𝘩𝘵 |Good Omens|
Fiksi PenggemarAziraphale è tornato in paradiso, lasciandosi alle spalle la vita che aveva condotto fino ad allora e Crowley, il quale non riesce a voltare pagina (e forse non vuole nemmeno). A causa di questo, sono innumerevoli le giornate che trascorre nella lib...