•XXV•

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Aziraphale ignorò praticamente tutto ciò che accadde dopo l'entrata in scena di Nelka'el.
Aveva cose più importanti da fare di seguire le diatribe tra Dio e i suoi angeli, almeno in quel momento.

Si sentiva come in una bolla priva di rumori, eccezion fatta per i gemiti mal trattenuti di Crowley in sottofondo.
Poteva però quasi giurare di riuscire a sentire il rumore degli ingranaggi che giravano nel cervello del Trono, ancora inginocchiato mentre guardava il demone e pensava a cosa inventarsi.

«Puoi fare nulla?»
Chiese Muriel poco dopo; lo avrebbe fatto Aziraphale, ma si sentiva sopraffatto da tutto ciò che stava succedendo in così poco tempo.

Nelka'el sembrava combattuto.
«Forse, ma non sono sicuro dell'esito. Potrei solo peggiorare le cose...»
Volse lo sguardo sul biondo.
«Tu devi essere Aziraphale?»

Questo annuì, senza riuscire a dire nulla a causa del nodo in gola.

«Mi parlava spesso di te prima di cadere e mi piacerebbe continuare con i convenevoli, ma non abbiamo esattamente molto tempo.»
Lasciò andare un sospiro.
«Come sei messo a miracoli di guarigione?»

Aziraphale lo guardò storcendo il capo.
«Bene, ma i miracoli degli angeli non curano i demoni»

Nelka'el ci pensò su ancora per qualche secondo.

«È tutto ciò che possiamo fare, però. Avremo più possibilità di aiutarlo se ne facciamo uno insieme.»
Porse la mano ad Aziraphale, il quale la afferrò lasciando andare andare i capelli di Crowley.
Tutto quello che gli aveva visto fare nella biblioteca gli suggeriva che potesse funzionare, anche se rimaneva un'incognita totale. Aziraphale non poteva sapere che forse un miracolo angelico avrebbe potuto salvarlo; Muriel aveva avuto ragione, Nelka'el era l'unico che poteva immaginare una cosa simile. Inoltre, era un Trono. Era un angelo più potente di quanto lo fosse Muriel, le probabilità di successo salivano.
«Spero solo che sia la scelta giusta.»

Il biondo lo guardò negli occhi e poi tornò a guardare il demone.
Nelka'el si abbassò di qualche centimetro, parlando a Crowley.
«Proveremo a migliorare la situazione, okay? Ho motivo di pensare che potrebbe fare parecchio male, quindi preparati.»

Crowley, che tratteneva ogni singolo mugugno dolorante da ormai parecchio, annuì debolmente.
Andava benissimo. Gli bastava che finisse quella sensazione di bruciore che gli aveva invaso l'intero corpo e che sembrava solo peggiorare.
Se non altro era ben cosciente di avere la testa appoggiata sulle cosce di Aziraphale, il che lo stava convincendo a tenere duro.

Nelka'el guardò Aziraphale.
Fece un breve conto alla rovescia per coordinare i due miracoli e alla fine entrambi chiusero gli occhi per qualche istante, concentrandosi sulla guarigione che stavano tentando di mettere in atto.
Aziraphale si mantenne lì con la testa, evitando di divagare con i pensieri mentre si rendeva conto della resistenza che il corpo del demone sembrava cercare di mantenere, seppur questa si dissolse nel giro di un paio di secondi.

E Crowley, quando sentì un dolore crudo e lancinante nel preciso punto in cui era stato colpito dal pugnale, pensò che si era sempre sbagliato.
C'era qualcosa di peggio della prima volta nel fuoco infernale e anche qualcosa di peggio del venir colpito da armi intinte di acqua santa.
Stavolta non cercò di trattenere un urlo acuto. Lo lasciò andare mentre stringeva la mano del suo angelo.

«Qualcosa sta succedendo!»
Urlò Muriel a sua volta, sentendo la ferita chiudersi velocemente sotto le mani insanguinate.

Nella testa di Aziraphale sembrò fermarsi tutto non appena Nelka'el smise di contribuire, portando anche lui a rilassarsi nuovamente e interrompere il miracolo.
Non ebbe il coraggio di aprire gli occhi all'inizio, ma si trovò costretto a farlo quando sentì un respiro veloce e affannoso arrivargli alle orecchie e la stretta mortale che Crowley aveva applicato contro la sua mano allentarsi leggermente.
Aveva funzionato?

La prima cosa che fece, fu incontrare le iridi giallo-dorate del demone.

Nelka'el lasciò andare la mano di Aziraphale, passandola poi sul corpo di Crowley senza toccarlo e con un'espressione concentrata in volto. Cercava segni che qualcosa fosse andato per il verso sbagliato.
Poi alzò nuovamente lo sguardo.
«Sembra tutto normale ora.»

Crowley aprì e chiuse velocemente le palpebre, come se avesse voluto cercare di riabituarsi alla luce.
Il respiro rallentò un poco quando si accorse che il bruciore era scomparso.

Ebbe poco tempo per metabolizzare tutto quanto, ma subito dopo una piccola goccia gli si schiantò sulla guancia.
Aziraphale lo stava guardando; un'espressione sollevata stampata in viso e un dolce sorriso sulle labbra, una rigata bagnata sulla guancia.
Si trovò avvolto dalle sue braccia in un battito di ciglia. Avrebbe voluto ricambiare, ma si sentiva decisamente debole per una cosa del genere. Si limitò a godersi quel contatto, abbandonandosi tra le sue braccia e contro le sua gambe.
Sentì in sottofondo Aziraphale che ringraziava Nelka'el un'infinità di volte.

Saraqael spuntò accanto a loro, un mezzo sorriso all'angolo delle labbra.
«Sta meglio?»

Aziraphale alzò lo sguardo e con gli occhi ancora colmi di lacrime, annuì piano.
«Grazie.»

Solo uno stupido non si sarebbe accorto che ad andare a cercare Nelka'el era stata lei. Aziraphale in quel preciso momento realizzò anche che avrebbe dovuto rivalutare almeno uno degli arcangeli in carica in quel periodo.

Saraqael non aggiunse nulla, si limitò a spostarsi di mezzo metro indietro, non volendo interrompere la bella atmosfera che si era creata lì in mezzo.

E intanto, Dio aveva appena finito di catapultare metaforicamente Metatron agli inferi, lasciando Michele e Uriele attoniti, fermi immobili dove erano rimasti.

«Voi due sparite dalla mia vista e smettetela di dare manforte a certi soggetti.»
Fece Dio con grande irritazione nella voce, beandosi del fatto che i due avevano avuto la buona idea di scomparire letteralmente con uno schiocco di dita.

«Ora, venendo a voi là dietro.»
Iniziò, dirigendo il fascio di luce più vicino al gruppetto rimasto nella stanza.
«Abbiamo molto di cui discutere.»

𝘞𝘪𝘯𝘨𝘴 𝘰𝘧 𝘋𝘢𝘳𝘬𝘯𝘦𝘴𝘴, 𝘏𝘦𝘢𝘳𝘵𝘴 𝘰𝘧 𝘓𝘪𝘨𝘩𝘵  |Good Omens|Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora