“Quando i semafori rossi dello start si spengono e i motori urlano, non sento più nulla, come se scendesse il silenzio.”
LEWIS HAMILTONL’AMORE SPESSO ROVINA PIÙ DI QUANTO GUARISCA. I RE CURANO CON LA DETERMINAZIONE LE LORO FERITE.
L’amore, spesso celebrato come forza guaritrice, può rivelarsi un doppio taglio, capace di recare più danni che benefici. Nei corridoi dello sport, dove la determinazione regna sovrana, sono i campioni a curare le proprie ferite, a dispetto delle difficoltà. Tuttavia, dietro le strategie e le presunte macchinazioni che circondano il mondo dello sport, emerge sempre la figura umana. Gli atleti diventano meri strumenti, macchine da spremere per ottenere ciò che appare come il desiderato frutto del successo. E Jamie Lewis conosce bene la materia. Dietro le vittorie eclatanti e i record spezzati, si cela spesso una realtà più complessa, dove l’amore, se non gestito con saggezza, può trasformarsi in un nemico silenzioso.Julia aveva previsto con saggezza: la mia immagine ha subito una sorta di purificazione. Adesso mi ritrovo dipinto come il povero innamorato tradito o come il sovrano indomabile, immune alle ferite. Tuttavia, sono consapevole che tutto questo riflette principalmente la sconfitta che ho subito in Malesia. Max ha trionfato con la sua BLUE, io sono arrivato secondo, e la RED è riuscita a contenere i danni nel quadro complessivo del campionato mondiale. Essere dipinto ora come il “regnante indistruttibile” solleva interrogativi profondi sulla natura di questa maschera di invulnerabilità: è un rifugio che protegge o una prigione che limita? La verità è che, senza la presenza di Julia, ho ritrovato le vecchie abitudini che mi avevano in qualche modo abbandonato. L’ansia è ritornata, diventando l’unico sovrano nel mio regno, e la sconfitta in Malesia ha rivelato la fragilità che può celarsi dietro la facciata di un campione.
La mia mancanza di voglia di lottare non è dovuta a un lamento né a volermi far compatire, non è solo il desiderio di vincere che si è dissolto, ma anche la fiducia nel mondo a cui ho dedicato la mia vita per dominarlo. La mia battaglia attuale non è solo contro i miei avversari sulla pista, ma anche con le ombre di insicurezza e delusione che si sono insinuate nel mio regno. Il problema è che l’unica persona in grado di aiutarmi è anche l’unica che non può farlo. Allora mi chiedo: che cazzo stiamo facendo?
«Quello che deve essere fatto». Amen, papà.
«Falli secchi, tigre». Fanculo, George.
Mi siedo sul trono della conferenza stampa indotta dal mio staff per parlare dell’accaduto. La mia addetta stampa annuncia che possono partire le domande. Comincia l’interminabile danza delle mani alzate.
«Mara, Sky Italia. Lewis, cosa può dirci di quello che è successo? Davvero ne era all’oscuro? Un po’ strano visto che la cartella era sul suo pc». Che domanda del cazzo, eppure mi stavi tanto simpatica, cara Sangiorgio.
«Se ha già le sue verità perché dovrei darle le mie risposte? Per lei sono colpevole. La mia ragazza, anzi ex, ha spiegato ampiamente quello che è successo. Non sapevo nulla. Per quanto riguarda il pc, c’erano solo due cartelle. Una portava il mio nome e l’altra quello di Julia. Entrambe protette da password».
«Brad, Top Gear. Perché Julia non aveva un suo pc?» Perché siamo dei poveracci, cretino.
«Semplice. Non aveva senso. Julia è contro lo spreco, il mio apparecchio era sempre in casa e, a parte caricare le foto nella mia cartella o passare musica sul mio mp3, il resto del tempo era inutilizzato. Ignoravo che dopo una giornata di lavoro Julia potesse continuare a farlo da casa. La maggior parte delle volte che la trovavo al pc era intenta a conversare in call con i suoi amici e familiari».
«Martha, Vanity Fair. Allora perché vi siete lasciati?» Perché siete una massa di stronzi.
«Devo dire che il vostro impegno ha contribuito molto. Julia non fa parte del mio mondo. Non ha retto la pressione, in fondo so che mi ama e io amo molto lei. Spero che quando la verità verrà fuori avrò l’occasione di riportarla da me». A prescindere da tutto, Archimede è mia.
«Ben, GQ. Pensa che quando tutto sarà finito ne uscirete vincenti?» Idiota, io, vinco sempre.
«Non ho dubbi. Perché al contrario di quello che pensate, io e Julia siamo solo delle vittime del sistema». Un sistema spietato.
Appena troverò i colpevoli… Stringo così forte i pugni da arrestare la circolazione.
«Laurent, L’Equipe. Allora perché invece di buttare all’aria il rapporto con la sua ragazza non ha pensato di lasciare l’ARGE?»
«Ci penso di continuo, ma credo che anche loro, come la RED, siano vittime di un complotto. Avrei anche un contratto da rispettare. Non è perdere i soldi che mi preoccupa, sono ricco e posso anche smettere. Ma devo pensare alla gente che lavora per me».
«Vincent, Men’s Health UK. Cosa farà adesso? Tornerà a fare il latin lover? Coline nelle sue interviste dichiara di amarla ancora». Ridicoli.
Coline è solo una stronza. Dio, grazie di avermi liberato.
«Forse non sono stato chiaro. Se non posso avere Julia non ci sarà nessun’altra. Porterò a termine il campionato in attesa che la verità trionfi e poi darò un senso alla mia vita. Riconquistando la donna che amo!»
«Claudia, Gran Prix. E se venisse a galla che siete colpevoli?» Questa giornalista non la sopporto proprio.
«Mi sta chiedendo se dovesse vincere la menzogna? Vorrà dire che avrò perso tutto, spero solo che Julia mi voglia ancora». Fumo di rabbia, sono al limite.
Guardo mio padre e la mia addetta stampa perché mettano un punto a questa pagliacciata.
«Signori, adesso basta. Credo che Lewis sia stato molto disponibile. Per eventuali altre domande restiamo noi a vostra disposizione». Alzo la testa verso la mia addetta stampa ringraziandola di aver messo la parola fine a questa giornata.Corro a casa, saluto Dory e mi precipito a prendere il telefono con il quale posso parlare con Julia liberamente. Non averla qui con me è un inferno.
«Ciao, amore. Dio, quanto mi è mancata la tua voce. Come stai?»
«Come è andata?» Il suo tono non mi piace per nulla.
«Puoi vederla su internet. Ma rispondi alla mia domanda: come stai?»
«Bene, Jamie. Non so che fare, ma sto bene». Le scappa un singhiozzo, lo sapevo, sta trattenendo il pianto.
«Non devi fare nulla. Sono sicuro che presto tutto finirà e noi ritorneremo a vivere insieme». Non perdere le speranze.
«E se al processo dovessimo perdere? Jamie, sono a pezzi. Mi manchi, ma non credo di farcela. I giorni sembrano anni e stare senza far niente… Non posso nemmeno uscire di casa. Sono ovunque». Le lacrime si insinuano nei miei occhi, ma cerco di non cedere.
«Julia, resta con me. Non potrei vivere senza di te. Non ti arrendere, ti prego». Suona disperato, ma è quello che sono.
«Credo di aver fatto una cazzata. Non reggo la pressione del tuo mondo. I giornali non fanno altro che buttare merda. Non respiro, mi manca l’aria. Rivoglio la mia vita», dice in preda al pianto.
Mi sento impotente. La sento piangere e non posso fare nulla. Cazzo! Cazzo! Cazzo! I battiti del mio cuore sono alle stelle. Respira Lewis. Non puoi spaventarla.
«Lo so, Archimede. Non piangere. Non farlo quando io non posso essere con te. Abbi fiducia».
«Ho fiducia, Jamie. Ti amo, ma… Non credo di farcela». Eccolo, il colpo di grazia.
Hanno distrutto tutto. Non può arrendersi. Non mi lasciare. Lacrime incontrollate scorrono dal mio viso. Sento il suo respiro ingoiare singhiozzi. E io prego per ritrovare la forza di cui ha bisogno.
«Io credo in noi. Tu credi in me». Chiudo la chiamata, non aspetto la sua replica e scaravento il telefono contro il muro.
Il panico afferra la mia gola, è pronto a stritolarmi. Sto impazzendo. Dory arriva subito al mio fianco e appoggia la testa sopra la mia gamba.
«Non so che fare, cucciolina. Non so davvero come uscirne questa volta». Bussano alla porta, ma non aspettano che vada ad aprire, hanno le chiavi.
Entra mia sorella con in braccio la piccola Joy. Osserva il cellulare rotto e scuote il capo.
«Ormai ho perso il conto, Jamie. È il decimo che distruggi?» Non posso farci nulla.
«Ho denaro a sufficienza per comprarne altri mille», dico stizzito.
Steph prende la bambina e, senza tante cerimonie o raccomandazioni, la sistema tra le mie braccia.
«Lei ti calmerà. Pulisco questo disastro e recupero la sim».
«Lascia stare lo farò più tardi». Ma lei non ascolta e pulisce.
Joy dorme beata tra le mie braccia, invidio la sua serenità è qualcosa che vorrei tanto avere per me.
«Marc sta raggiungendo Julia in Italia. Ha bisogno di lei per mettere a punto la loro difesa». Mio cognato la vedrà, come vorrei essere al suo posto.
Questa informazione mi permette per un attimo di respirare. Saperla insieme a lui dopo quello che mi ha detto… spero Julia sia felice di avere compagnia anche se in veste di avvocato.
«L’ho sentita poco fa. È a pezzi e sembra volersi arrendere. Non posso perderla, Stephanie». Una lacrima scorre sul mio viso.
«Ieri mamma l’ha sentita. Secondo lei forse è il caso di rimandare le nozze». Che cosa? Non esiste.
«Il matrimonio resta», dico in preda al panico. «Diventerà mia moglie a qualunque costo». Sono in iperventilazione.
Ho bisogno di aria. Mi tremano le gambe e sento una forte pressione al petto. Joy spalanca gli occhi e Dory corre vicino a me. Questa situazione mi manda fuori controllo. Focalizzo l’attenzione sul viso di mia nipote. Cerco di immettere ossigeno nei polmoni. Respira, Jamie Lewis. Respira.
«Calmati, Jamie. Da quando hai di nuovo questi attacchi?», chiede mia sorella allarmata.
«Da un po’. Rivivo l’incubo di continuo, mi manca e sento di perderla ogni giorno che passa». Le sue braccia avvolgono il mio corpo e quello della sua bambina.
«Non la perderai. Julia è in un turbinio di confusione, solitudine, senza lavoro e soprattutto senza di te. Ma non temere, Marc sarà lì per darle una mano, con lui c’è anche il tuo avversario principale nella corsa per conquistare il cuore di Julia. Martin non poteva nascondere la sua eccitazione. E non è tutto, David è al loro fianco, ma sappiamo che lì il motivo è una certa bionda. Vedrai, Julia starà bene». La mia famiglia bizzarra, sempre pronta a darmi una mano, sarei perso senza di loro.
«Lo spero. La preoccupazione per Julia ha raggiunto livelli di allerta. L’ho vista in chat e ho notato che non si prende molta cura di sé. È visibilmente dimagrita, e credo stia attraversando un periodo di depressione. Manifesta sbalzi d’umore e piange di continuo. Inoltre mente ai suoi genitori per non destare preoccupazioni, non li tratta benissimo. Non è il suo solito atteggiamento. E, per essere onesti, non so come fare per aiutarla, nemmeno io mi trovo in una situazione migliore». Steph si siede al mio fianco e mi accarezza la testa.
«Cosa c’è, hai paura di perdere il suo corpo? Ognuno reagisce a suo modo alle difficoltà. Tra poco tutto finirà e tornerà come prima».
«Non mi interessa del suo corpo. E stare senza di lei il vero inferno. La sua voce, la sua risata e i suoi abbracci, mi manca tutto. Sono preoccupato del suo stato mentale e degli attacchi che subisce». Vorrei solo poter cancellare il suo dolore e stringerla a me.
«Abbi, fede». Ed è quello che faccio, prego.
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Romansa🆂🅰🆈 🆂🅾🅼🅴🆃🅷🅸🅽🅶 𝑅𝑒𝑠𝑡𝑦𝑙𝑖𝑛𝑔 La storia di 𝓙𝓪𝓶𝓲𝓮 𝓮 𝓙𝓾𝓵𝓲𝓪, corretta e editata, è su Amazon e per gli abbonati, gratis su Kindle Unlimited. Quando la passione incontra l'anima, nulla sarà più come prima. Lui, Jamie Lewis, cam...