06

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L'uragano Agatha aveva causato un disastro su entrambi i lati dell'isola. I kooks avevano già chiamato chi di dovere per riparare i danni.

Ero comodamente seduta in cucina a leggere un libro quando vedo mia madre così le vado incontro.

«Tra poco vado da Sarah, hai bisogno di qualcosa?»

«No tesoro, grazie»

Dopo la breve conversazione vado in camera a cambiarmi per poi uscire, indecisa se prendere la macchina o andare a piedi, alla fine decido di camminare.

Arrivo a casa della mia migliore amica pochi minuti dopo, stavo entrando quando vedo Ward con la signora Lana che parlavano con Sarah.

«Jas!» la voce strillante di Wheezie mi fa cambiare direzione, avvicinandomi a lei. «Mi sei mancata tanto» dice mentre mi abbraccia.

«Anche tu piccola Wheez» le dico ricambiando subito l'abbraccio.

«Come va qui?» le chiedo.

«Non va internet» si lamenta, e a me scappa una risata.

«Allora, novità?» domando curiosa.

«Ti ricordi di Chris?»

«Il biondo?» chiedo, cercando di dare un volto a questo nome.

«Proprio lui. Ci stiamo scrivendo ultimamente» mi racconta sorridendo.

«Ma è fantastico!»
Continuiamo a parlare e poco dopo Ward si avvicina a noi.

«Papà, il wi-fi non funziona e non posso postare niente» continua a lamentarsi la più piccola dei Cameron.

«Wheezie, c'è appena stato un uragano» le risponde Ward. «Jas, che piacere vederti. Sarah mi aveva detto che eri tornata, come stai? E a casa, con l'uragano è successo qualcosa?» mi chiede abbracciandomi.
È la giornata degli abbracci per caso?

«Io tutto bene, a casa fortunatamente niente di grave. Qui invece?»

«Niente che non si possa sistemare. Fa come se fossi a casa tua, ormai lo sai» mi dice sorridendo.

«Grazie, vado da Sarah» dico ricambiando il sorriso e incamminandomi verso la mia amica.

«Ma che fai?» chiedo vedendo come spaventa gli uccelli con una racchetta. Si gira a guardarmi, correndo poi verso di me.

«Jas!» mi ritrovo subito fra le sue braccia.
Mi hanno scambiata per un peluche che mi abbracciano tutti?

«Che ci faceva qui la signora Lana?» le chiedo curiosa.

«A quanto pare suo marito Scooter è scomparso in mare durante la tempesta» mi risponde posando la racchetta. «Entriamo» dice mentre mi prende a braccetto.

«Perché Scooter era in barca durante la tempesta?» le chiedo confusa, la mia amica mi risponde con un alzata di spalle.

«Non c'è tuo fratello?» le chiedo entrando in cucina per prendere qualcosa da mangiare.

«Credo sia uscito»

Inizio ad aprire i vari sportelli.
«Cosa cerchi?»

«Qualcosa da mangiare» rispondo, continuando a cercare qualcosa che soddisfi il mio palato.

«C'è la cheesecake al limone in frigo»
Un sorriso cresce sul mio volto e mi si illuminano gli occhi all'udire queste parole. Amo la cheesecake e amo il limone.

«Quando volevi dirmelo?» corro ad aprire il frigo per uscire la cheesecake. Ne taglio due pezzi, uno per me e uno per lei.

Mangiamo parlando di qualsiasi cosa ci viene in mente. Una volta finito posiamo i piatti e saliamo in camera dalla bionda.

«Fammi vedere le cose che hai ordinato ieri» mi chiede curiosa. Così prendo il cellulare facendole vedere ciò che avevo ordinato.

«Amo la gonna bianca, qualche volta te la ruberò» mi dice ridendo, facendo ridere pure me.
Il mio armadio era anche il suo. Il suo armadio era anche il mio. Ormai non sapevo più certi vestiti che fine avevano fatto, ma se non erano da me erano qui.

«Vieni alla festa in spiaggia?» mi chiede cambiando argomento.

«In spiaggia?»

«Si, è una festa organizzata dai pogues, ci saranno anche i kooks e i turisti»

«Pogues e kooks non funzionano insieme»

«Dai, sarà divertente» dice cercando di convincermi con il solito sguardo di quando vuole qualcosa.

«Ok, ma non guardarmi così» dico buttandole un cuscino addosso.

«Si! Andiamo a prepararci. Verrà a prenderci Topper» mi trascina giù dal letto, avvicinandosi all'armadio cercando qualcosa qualcosa da mettere.

«Che ne dici di questa?» domando alla mia amica, mostrandole una gonna verde abbinata ad un top nero.

«Sei una bomba Jas, chi vuoi rimorchiare?» mi chiede con un sorrisino che conoscevo bene, alzo gli occhi al cielo senza risponderle, era una guerra persa.

«Tu che ti metti?»

«Penso questo vestitino» mi fa vedere ciò che pensava di indossare e devo dire che era stupendo.

Dopo qualche ora eravamo pronte.
«È arrivato Topper!» urla.

«Vamos?» le chiedo mentre ripassavo la mia lip combo.

«Ci sono quasi» mi risponde un po' a fatica, mi giro a guardarla stranita non capendo che stesse facendo.

«Ma che fai?»

«Non riesco a mettere le scarpe» scoppio a ridere sentendo ciò.

«Come?» le rispondo ridendo come non mai.

«Non ridere, ci sono dei lacci strani» si lamenta. «Jas, ti ho detto di non ridere»

«Scusa» le rispondo ridendo ancora di più mentre mi avvicinavo ad aiutarla.

«Perché sei luminosa?» mi chiede poi, guardandomi attentamente.

«Ho messo un sacco di illuminante. Sono una stella Sarah, io splendo, brillo, scintillo, illumino il cammino» le dico mettendo altro illuminante, non è mai abbastanza.

«Andiamo stella luminosa» e ci incamminiamo verso la macchina di Topper.

«Finalmente! Vi aspetto da un sacco di tempo»

«Topper non rompere, le star arrivano sempre in ritardo» gli dico tirandogli uno schiaffetto in testa.

«Non rovinarmi i capelli» mi guarda male, controllandosi poi nello specchietto.

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