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Il resto del viaggio lo passiamo in silenzio, finché non vediamo di essere arrivati in città, finalmente. Scendiamo dal camion non appena si ferma.

«Andiamo» dice Rafe. «La mia barca è laggiù» noi due lo seguiamo senza dire una parola.

Camminiamo velocemente sul molo, fino a raggiungere il catamarano del biondo.

«Toglietevi le scarpe» ci dice prima di salire.

Faccio come dice e salgo subito sulla barca, notando però Kie ancora fuori a guardarci, ma soprattutto a guardarlo esitante.

«Aspetti un invito scritto?» le dico, vedendola ancora impalata.

«Se salgo a bordo, niente scherzi» dice rivolgendosi a Rafe.

«No, niente scherzi Kie. Sto solo cercando di aiutarti»

«Vuoi tornare indietro da Singh?» le chiedo, sapendo la risposta.

«Lui a te non farà mai niente. Ma io non posso fidarmi» mi sussurra, assicurandosi che il diretto interessato non stia ascoltando.

«Ed è per questo che ci sono io»

«Non mi fido neanche di te» mi guarda male.

«Eravamo tornate amiche» ripeto per l'ennesima volta.

«E tu ci hai pugnalato alle spalle, a tutti noi. Soprattutto alla tua migliore amica»

«Non ho pugnalato nessuno» alzo gli occhi al cielo, stanca di ripetere sempre la stessa frase.

«Hai mentito e ti sei schierata con un'assassino»

«Non ho mentito» ho solo cambiato un po' la realtà dei fatti.

«L'hai fatto eccome!»

«Tu che intendi per mentire?»

«Non dire la verità. E tu che intendi?» tecnicamente l'ho detta...

«Aiutami con la cima» cambio argomento.

Entra titubante e si dirige a slegare un lato della barca, mentre io ne slego un'altro e Rafe è sul timone.

«Ehi, non riesco a sciogliere il nodo» chiede aiuto.

«Che c'è?»

«Puoi darmi una mano?» chiede.

Mi avvicino a lei, avendo sciolto il nodo dal mio lato.

«Devo fare tutto io?» si lamenta il biondo, avvicinandosi velocemente a noi.

Va dietro la ringhiera per togliere il nodo. Mi giro verso destra, togliendomi i capelli dalla faccia e in quel secondo succede ciò che temevo.

Kiara ha spinto Rafe giù dalla barca, spalanco gli occhi e istintivamente mi butto in mare.

L'acqua fredda e salata si scontra bruscamente con il mio corpo e mi avvicino velocemente a lui.

«Stai bene?» gli chiedo e annuisce.

«Kie, dove stai andando?» gli urla.

Mi giro a guardarla e la vedo al timone. «Che stronza!»

«Devo aiutare i miei amici!» urla di rimando.

«Non sai cosa stai facendo!» continua ad urlare. «Non puoi lasciarci qui!» ma ormai è partita.

Nuoto verso il molo, sentendo ancora le sue urla. Esco dall'acqua e mi sdraio sul molo, coprendomi gli occhi con le mani.

«Io l'avevo detto» dico semplicemente.

Sapevo benissimo che tramava qualcosa, e so che neanche lui si fidava di lei, ma ha voluto darle il beneficio del dubbio.

«È una pogue» dice Rafe, uscendo dall'acqua e sedendosi sul molo.

«Cosa facciamo adesso?»

«Dobbiamo andarcene prima che gli uomini di Singh ci trovino»

Annuisco e mi alzo in piedi, iniziando a camminare verso il centro della città. Lui cammina dietro di me, finché non mi prende per un polso e ci nascondiamo dietro a un muro.

«Che-»

«Shh» mi zittisce immediatamente, guardando un punto preciso.

Mi giro nella sua stessa direzione e vedo le auto con gli uomini di Singh.

Usciamo dal nascondiglio non appena le auto passano, il sole sta iniziando a tramontare e il vento si sta alzando, facendomi rabbrividire.

«Dovremmo trovare un posto per dormire» mi dice guardandosi intorno.

«Hai dei soldi?» gli chiedo, si tocca le tasche e scuote la testa quando non sente niente.

Mi guarda come se gli si fosse accesa una lampadina. «Scambiamo uno dei tanti anelli che hai» lo guardo incredula e scuoto ripetutamente la testa.

«Non scambierò mai i miei anelli» affermo decisa e guardandolo male.

Perché non da il suo?

«Faremo affidamento sulla bontà delle persone» alzo le spalle e iniziamo a chiedere a varie persone.

«Bontà delle persone eh?» mi prende in giro, all'ennesimo no.

Mi avvicino ad una vecchietta, solitamente sono sempre le più gentili. Come immaginavo la vecchietta ci ospita questa notte a casa sua, mi giro sorridendo verso Rafe e gli faccio cenno di avvicinarsi.

Durante il tragitto io e la signora parliamo, mentre il biondo rimane tutto il tempo in silenzio.

Non appena la signora chiuse la porta della nostra camera mi tolgo il sopra e poi i pantaloncini, rimanendo in intimo.

«Che fai?» mi chiede confuso.

«Non ho intenzione di rimanere con i vestiti bagnati» vado in bagno e li asciugo con il phon.

Una volta asciugati mi faccio una doccia veloce, mi rivesto velocemente e torno in camera, dandoci il cambio e addormentandoci non appena appoggiamo la testa sul cuscino.

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