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«Eccolo qui... ciao» dice il biondo entusiasta, togliendo il telo da sopra la barca «Un formula 402 SR1 del 1983. Il Phantom»

«Mh» alza le spalle Kiara.

«Il primo motoscafo arrivato alle Bermuda in 16 ore ragazze! Ha quarant'anni! Quaranta... e resta il più veloce mai visto a Kildare»
Che presentazione per una barca...

«Sembra una ferraglia» ammetto.

«Lo è» concorda Kiara.

«Attente, lui è qui. Vi può sentire. Mettiamola così, oggi non fumereste erba se non fosse mai esistito, ok?»

«Io non fumo erba» gli ricordo.

«Giusto, abbiamo la principessa tra noi» mi prende in giro.

«Non tutti possono essere perfetti» mi getto i capelli dietro le spalle e lui alza gli occhi al cielo.

«Sei così perfetta che devono fare una statua in tuo onore, una bandiera con la tua faccia e una città con il tuo nome»

«Sarebbe bellissimo vivere a Jasmine Davis»

«Ci saresti solo tu come abitante»

«Spero che vada» si intromette Kiara.

«Va eccome. È più veloce di qualsiasi barca della polizia»

Sentiamo il rumore della moto, Pope è arrivato.

«Pope, era ora» gli va incontro Kie, trovandosi però di fronte Rafe.

«Ehi, ciao» dice.

Kie si ferma di scatto e io mi avvicino ai due.

«Che succede? JJ? Come va ragazzi?» domanda, però guardando fisso me, mi fermo quando mi trovo a pochi centimetri da lui.

Sentiamo un fischio alle nostre spalle.
«Bene, bene» si avvicina lentamente Barry.

Ma non erano in lite i due? Scatto lo sguardo verso Rafe che continua ancora a guardarmi.
Torno a guardare Barry che tira fuori una pistola caricandola e puntandola contro JJ. Mi giro nuovamente verso Rafe.

«Rafe»

«Jas, tranquilla. Vogliamo parlare»

«Ti unisci agli spacciatori ora? Stai cadendo in basso»

«Disse quella che è con i pogues»

«Ma che ti prende?» aggrotto le sopracciglia.

«Parleremo dei nostri problemi di coppia in un'altro momento» dice togliendomi di mezzo, prendendo Kiara che cercava di aiutare JJ, che si trova a terra. Mi avvicino nuovamente a Rafe cercando di tirarlo per un braccio.

«Sta lontano da me!» dice Kie tirandogli uno schiaffo. Allento la presa sul suo braccio, guardando male la mia amica, come si permette a schiaffeggiarlo.

«Vorrei tanto che non l'avessi fatto» si avvicina a lei.

«Io so cos'hai fatto»

«Cosa?»

«Hai ammazzato Peterkin!» gli urla. Rafe cambia espressione, prendendola di scatto dal collo.

«Rafe!» lo chiamo avvicinandomi.

«Non ripetere mai più quelle che cazzo di parole» sibila a denti stretti.

«Rafe» boccheggia Kiara.

«Hai capito?»

«Smettila, Rafe!» gli urlo, cercando di allontanarlo dalla mia amica.

«Dov'è John B» gli urla contro. Gli do una gomitata in pancia, mi guarda di scatto con gli occhi infiammati e finalmente la lascia andare.

«Jas, non voglio farti del male» dice avvicinandosi a voce bassa, ma avendo sempre quello sguardo.

«So benissimo che non me ne farai» dico con sicurezza. Si avvicina sempre di più e io indietreggio.

«Hai paura di me?» chiede quasi sconvolto. «Tu hai paura di me» ride amaramente. «Non ti toccherei mai. Lo sai, vero? Lo sai questo?» inizia a parlare a raffica. Annuisco non sapendo cosa dire.

«Però tu hai paura» strilla, sobbalzo quando lui alza la voce e si avvicina rapidamente a me.

Mi scruta il viso attentamente, come per leggere ciò che provo al momento. Si piega in due all'improvviso, vedo Pope con una spranga di ferro in mano e inizia a colpirlo ripetutamente.

«Non toccarle!» urla, continuando a colpirlo. I due iniziano a lottare ma Pope sta avendo la meglio.

«Pope!» strillo, ormai in lacrime. Cerco di mettermi in mezzo ma Kiara mi tira verso di lei.

«Basta! Pope!» continuo a urlare. Tento di mettermi in mezzo nuovamente, venendo questa volta fermata da Maybank, che mi tiene salda.

«Pope! Ne ha prese abbastanza» lo richiama.

Sembra non sentirci, continua a picchiarlo ripetutamente. Cerco di divincolarmi dalla presa del biondo, non riuscendoci.

Prende una corda e sobbalzo quando gliela mette attorno al collo, cercando di soffocarlo.

«Pope» mormoro, sento che le gambe iniziano a diventare molle, cedendomi. JJ stringe ancora di più la presa, per non farmi crollare a terra.

«Smettila, lascialo stare Pope!» cerca di farlo ragionare il biondo.

Ho smesso di ascoltare, guardo solo la scena orribile davanti a me.

Finalmente lo lascia andare, con l'aiuto del biondo. Rafe cade per terra cercando di riprendere fiato, tossendo e sputando sangue.

Corro verso di lui tremante e con le lacrime agli occhi e mi inginocchio, respirando a fatica.

«Jas» dice flebile.

«Sono qui, sono qui» lo abbraccio forte, mettendo la testa nel suo collo.

Me lo stava per uccidere.
Davanti ai miei occhi.
Lo stava davvero per uccidere.

Ha fatto una cosa orribile ma è sempre Rafe, il mio Rafe. Sono legata a lui, forse innamorata? Per quanto provassi a non ammetterlo a me stessa è così. I miei sentimenti non cambiano.

«È bello sapere che ti preoccupi per me» mi dice, notando come lo tengo stretto a me mentre continuo a tremare. Alzo la testa verso di lui e mi fiondo sulle sue labbra, ricambia delicatamente.

Abbiamo bisogno di questo, io di lui e lui di me. Deve sapere che non sono arrabbiata con lui, che sono dalla sua parte, che non lo lascerò.

«Andiamo via» dice Kiara, alzo lo sguardo verso di lei, notando che tutti e tre mi guardavano. Scuoto la testa, non lo lascio solo. «Andiamocene» scappa via, salendo in macchina.

Pope si avvicina a noi, guardando però lui.
«Sta alla larga da noi» lo avverte e segue Kiara in macchina.

JJ è ancora fermo a guardarmi, indeciso se lasciarmi qui o trascinarmi via.

«Adesso andiamo a casa, ci penso io a te» gli sussurro, accarezzandogli il viso.

«Jas» mi richiama Maybank. «Andiamo» scuoto la testa nuovamente.

Si avvicina mettendo una mano sulla mia spalla. «Andiamo» mi solleva di peso, trascinandomi in macchina, cerco di divincolarmi ma è inutile.

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