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Esattamente il giorno dopo sono stata portata in centrale e sono stata interrogata. Mi credono davvero una complice.

Io ho raccontato esattamente ciò che è successo sulla pista, cambiando un po' la storia.

A sparare è stato John B.
La sera in cui ero con lui in centrale, ero arrabbiata con Rafe, per un litigio di coppia e volevo dargli la colpa.

Il pomeriggio dello stesso giorno Kiara mi manda un messaggio dicendo di andare allo Chateau, per dare un ultimo saluto a Sarah e John B.

Torno a casa subito dopo, mia madre scatta in piedi e mi si avvicina, con un sguardo triste e preoccupato.

«Tesoro» la abbraccio senza dire niente e lei mi lascia un bacio in testa.

«Possiamo parlare?» le chiedo a bassa voce.

«Certo» annuisce e ci sediamo sul divano.

«Volevo parlarti della scuola» la informo.

«Se vuoi rimanere qui lo comprendo. Annullo subito l'iscrizione» inizia a dire, le faccio un sorriso per la premura che ha nei miei confronti.

«No, no» scuoto la testa. «In realtà è tutto il contrario. Non vedo l'ora di andarmene. Stare qui mi fa male, non c'è la faccio» confesso e il suo sguardo cambia. «Spero che mi comprendi e non ti arrabbi» sussurro.

«Oh, certo, lo comprendo. Ti farà bene non respirare più quest'aria» mi sorride dolcemente.

«Grazie» la abbraccio.

La sera non faccio nulla, se non passare tempo con Rafe, mi preoccupa sempre di più la sua salute mentale.

L'indomani mi trovo a casa del biondo.

«Non ci voglio andare» sbuffa Rafe continuando a lamentarsi, ma lasciandomi finire di sistemare la sua cravatta.

Stiamo andando al funerale di Peterkin, Ward ha insistito tanto e alla fine abbiamo ceduto. È un momento di lutto per la città ed è meglio restare uniti.

Sospiro spostandomi la frangia, ormai lunga, dagli occhi.

«Neanch'io, ma dobbiamo andarci»

«Sono stato io, non-» sussurra.

«Ehi» lo interrompo subito, gli prendo il viso tra le mani e lo fisso attentamente. «Fino a prova contraria sei innocente. Non hanno nessuna prova» sussurro e lui annuisce.

Porto le mani sui suoi capelli e li sistemo con una riga in mezzo.

«Con questi capelli mi piaci ancora di più» confesso. «Sei più bello» gli lascio un bacio e poi esco dalla stanza.

Scendo in cucina a bere un bicchiere di vino, trovando Wheezie e parlo un po' con lei, finché non arriva il resto della famiglia Cameron.

«Andiamo» annuncia Ward, lo seguiamo in macchina e ci dirigiamo al funerale.

Sto tutto il tempo attaccata al braccio del biondo, che ha tenuto la maggior parte del tempo lo sguardo basso, perso nei suoi pensieri.

Quando torniamo a casa Rafe non mi parla, il che mi fa preoccupare solo di più. Io ormai vivo con un bicchiere di vino in mano, ha preso il posto del caffè.

«Quelli non sono i tuoi amichetti?» mi chiede ad un certo punto, guardando fuori la finestra.

Usciamo dalla stanza, andando sul grande balcone e ci appoggiamo alla ringhiera bianca, osservando Kiara e Pope dall'altra parte del muro che circonda la casa. Li guardo socchiudendo gli occhi e finendo il bicchiere pieno di vino.

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