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Sono con Rafe al ristorante dei Carrera, gli altri se ne sono andati, stiamo discutendo ancora per il film.

«Ciao ragazzi, cosa volete ordinare?» ci chiede Mike raggiungendo il nostro tavolo.

«Puoi passare tra qualche minuto? Sono ancora indecisa»

«Certo» dice e poi si allontana.

Topper aveva delle cose da sbrigare e Sarah l'ha seguito, mentre Kalce, beh Kalce non so che fine ha fatto. Io avevo fame e Rafe è voluto venire con me. Ancora non ammette che non sa stare senza di me.

«Non so che pizza prendere»

«Non puoi mangiare la pizza, sei intollerante al lattosio» mi ricorda.

«Io credo che Dio, gli dei e chi dell'alto mi abbiano punita»

«Ti hanno punita facendoti diventare intollerante al lattosio?» ridacchia.

«Esatto! È una tortura, posso mangiare la metà delle cose»

«Di cosa ti lamenti se mangi ugualmente tutto ciò che lo contiene»

«Le cose più buone lo contengono» cerco di difendermi.

«Tipo la pizza?»

«Esatto. Al massimo mi sentirò male, ma che importa. Tanto sono abituata a sentirmi da schifo» scrollo le spalle e continuo a cercare sul menù.

Mi guarda scuotendo la testa.
«Se continui così l'intolleranza non andrà mai via, anzi la farai peggiorare. Ringrazia che non sei allergica»

«Sei diventato medico per caso?» lo guardo con un sopracciglio alzato.

«Mi preoccupo per te»

«Beh, preoccupati per te stesso»

Fa un sospiro di frustrazione e si passa una mano tra i capelli.
«Sai essere davvero irritante sai?»

«Detto da te...» sussurro ma a quanto pare mi sente perché mi guarda male.

Notiamo Mike avvicinarsi di nuovo, ma essendo ancora indecisa faccio un cenno con la mano.

«Manca poco e ci cacciano» mi dice.

«Perché?»

«Sono passati venti minuti e sei ancora a fissare il menù»

«Tu hai deciso?» gli chiedo.

«Si»

«E cosa ordini?»

«Insalata di mare»

«Mhh» forse potrei prenderla pure io.

«Se vuoi la pizza prendila»

«Prendo una cotoletta con le patatine» dico decidendomi.

«Hai cinque anni?» dice ridendo.

«Ehi! Non esiste età per questo piatto»

Mike torna e finalmente ordiniamo, gli ordini arrivano poco dopo.

La compagnia di Rafe a volte è piacevole, si sta dimostrando un'altra persona rispetto a quella che conoscevo.
Poi inutile negare che pensavo alla notte in spiaggia, stava succedendo qualcosa.

Porto la forchetta nel suo piatto, rubando un polpo e subito dopo ne rubo altri due.

«Facciamo cambio?»

«Scordatelo!» mi guarda male.

«Dai» lo prego, cercando di rubare un'altro polpo, ma allontana il piatto.

«Se la volevi perché non l'hai presa pure tu?»

«Non sapevo di volerla»

«Cazzi tuoi, mangia la cotoletta»

Alla fine ottengo un paio di polpi da parte di Rafe, mi accontento. Forse avrei dovuto realmente prendere anch'io l'insalata.

Cosa c'è in Rafe che mi attira tanto?
Perché da quando sono tornata non faccio altro che pensare a lui?

Una volta finito di mangiare rimaniamo seduti a parlare, finché fa cenno a Mike di avvicinarsi.

«Vuoi la cheesecake al limone?» mi chiede.
Con questa proposta ha fatto breccia nel mio cuore.

Mike torna con due fette di cheesecake e iniziamo a mangiarle. Una volta finito ci alziamo e andiamo alla cassa, mi sposto facendo cenno a Rafe di pagare e mi guarda male.

«Potevi almeno far finta di voler dividere il conto»

«Non ho la borsa» mi giustifico e alla fine paga per entrambi.

Usciamo dal Wreck e ci incamminiamo verso la macchina.

«Ti accompagno» mi dice.

«Ammetti che non sai stare senza di me» gli dico sorridendo.

«Rafe» lo chiamo, una volta saliti in macchina.

«Dimmi»

«Non voglio andare a casa» appoggio la testa al finestrino e lo guardo.

«E dove vuoi andare?»

«Andiamo in un pub»

«E poi quello che non sa stare senza di te sono io» mi lancia uno sguardo veloce mentre un sorriso cresce sulla sua faccia.

Amici di lettoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora