Sono quasi le due di mattina e non riesco a dormire, stanca di girarmi e rigirarmi nel letto scendo al piano di sotto, andando diretta in cucina a farmi un the. Mentre aspetto che si riscalda l'acqua sento dei passi. Un ladro? Prendo una mela messa nel portafrutta accanto a me e gliela tiro contro.
«Ahi!»
Si accendono le luci e noto che è Rafe.«Sei stupido? Ti avevo scambiato per un ladro»
«Un ladro?»
«Stai bene?»
«Devi tenere a bada questa tua mania di lanciare oggetti» mi ringhia contro.
«Parla quello che li colpisce» ricordo ancora quella volta che perse ad un videogioco e iniziò a prendere a calci una povera sedia.
«Ognuno con le sue manie» dice superandomi e andando a sdraiarsi sul divano.
«Che ci fai qua?»
«È casa mia» giusto, che figura.
«Ho fatto del the, vuoi?» gli chiedo, mentre me lo verso in una tazza.
«Vuoi avvelenarmi?»
«Vuoi vedere come ti butto addosso l'acqua bollente?»
«Non ci provare!» risponde alzando il cuscino dal divano. «Mi fai venire mal di collo. Perché non vieni qui e parliamo come due persone civili?»
«Tu conosci la parola civiltà?»
«Sono un gentleman»
«Tu cosa?» scoppio a ridere, si avvicina e mi prende in spalla, per poi uscire di casa. Che intenzioni ha?
«Dove andiamo?» gli chiedo curiosa.
«A fare un giro in moto»
«Di notte?»
«Ti porto in spiaggia»
«Domani mattina devo svegliarmi presto» in realtà non è vero, ho inventato una scusa.
«Tanto non dormiresti ugualmente. Almeno facciamo qualcosa»
«Possiamo fare qualcosa anche in casa»
«Tipo?» mi chiede guardandomi maliziosamente.
«Guardare un film?»
«Da tenere come sottofondo mentre scopiamo?»
«Rafe!»
«Vieni o no?» annuisco seguendolo. Prende il casco e me lo mette, allacciandolo stretto.
«Tu non lo metti?»
«Ne ho solo uno»
«Mettilo tu allora» cerco di levarlo ma non ci riesco.
«Ti preoccupi per me?» mi chiede sorridendo, alzo gli occhi al cielo non rispondendogli.
«Tieniti a me» continua, mentre mi abbassa la visiera. Saliamo sulla moto e parte a grande velocità, lo strigo a me automaticamente, mentre lui ride. L'ha fatto apposta!
Arrivati in spiaggia, si ferma. Mi rendo conto di essere appoggiata alla sua schiena, con il mento sulla sua spalla. Di colpo di allontano.
«Mi rilassa venire in spiaggia di notte» mi confessa guardando il mare.
«Non ti facevo un tipo così»
«Così come?» mi guarda confuso.
«Da serate romantiche in spiaggia»
«La nostra non è una serata romantica»
«Allora perché mi hai portata con te?»
«Tu sei venuta» mi fa notare.
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Amici di letto
FanfictionJasmine Davis vive una vita normale e privilegiata a Figure Eight con la madre, contando i giorni per andare in una prestigiosa università e trascorrendo il tempo con i suoi amici. È una delle ragazze più conosciute delle Outer Banks, con una bellez...