Il semestre dei trip mentali

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Ave a tuttx, 
come state? Come va? Sentite anche voi la primavera nell'aria? Voi allergici state già soffrendo?

Come sempre a inizio semestre, oggi vi andrò un po' a parlare dei corsi che mi terranno compagnia (e mi faranno esaurire) per i prossimi mesi. Devo dire che la sessione estiva sarà molto più interessante di quella invernale perché i Piani Alti (la segreteria didattica) ha accorpato tutti i corsi fighi in questo secondo semestre. Direi di non allungarci troppo perché già so che sarò prolissa.

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Bioetica: come vincere il premio per il corso più seguito

Si tratta di un corso sul sesso e la sessualità, con un focus particolare sul modo in cui la tecnologia ha influenzato il nostro modo di esprimere la nostra sessualità e sui problemi dei robot sessuali (che, per chi non lo sapesse, sono dei robot umanoidi pensati per essere una sorta di prostituti non-umani). La prima settimana di lezioni è stata molto intensa e tre ore sono volate solo per fare tutte le premesse del caso.

Per citare quel grand'uomo (oltre che grandissimo figo) del mio professore, è consapevole che ormai siamo grandi, abbiamo esperienze, traumi e gioie legate al sesso e all'intimità più in generale; è consapevole che tra di noi ci sono molte persone queer e che il parlare di devianze e perversioni sessuali nella nostra epoca può essere ancora utilizzato per alimentare discorsi omofobi; è consapevole che, per quanto i testi che tratteremo abbiano il punto di vista di un uomo eterosessuale, ci sono altre voci e altri punti di vista da studiare. Però lui è esperto in Foucault e ha conoscenze molto magre della questione identitaria (ovvero sull'identità di genere e sugli orientamenti sessuali), quindi resta in un campo che lui conosce e invita chi fosse interessato a seguire il corso di Filosofie femministe e identitarie di una sua collega. 

Dopo questo discorso l'ho amato immensamente.

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Istituzioni d'etica: se vuoi che una cosa sia fatta bene, falla da te

Si tratta di un corso monografico su Schopenhauer, con un focus su "Il mondo come realtà e rappresentazione" e "I due problemi fondamentali dell'etica". Non è un corso che ho scelto io personalmente, ma le alternative erano a dir poco atroci e la filosofia di Schopenhauer non mi dispiace del tutto. In più Schopy è il filosofo preferito di Ninja e vederlo fare il fanboy è davvero divertente.

In tutta onestà, ho seguito solo una lezione, quindi ecco solo una prima impressione: voglio abbracciare il mio professore. Non perché è alto due metri e ha la faccia da orsacchiotto. Non perché ha assegnato solo due libri obbligatori e ha consigliato alcune letture d'approfondimento. No, io lo voglio abbracciare perché ha passato due fottutissime ore a spettegolare su Schopenhauer, raccontarci tutti gli scandali e fare battute sull'impopolarità di Schopy.

E qui arriviamo al motivo del titoletto: il mio professore ha deciso di tenere questo corso perché a Villa Mirafiori non c'è mai stato un corso decente su Schopenhauer (e lui venera Schopy), quindi si è proposto di tenerlo lui. Potrei fare la stessa cosa con Dante e Virgilio.

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Informatica teorica: persona, comune, macchina

Informatica teorica dovrebbe essere un corso avanzato di informatica, tanto che il programma d'esame comprende non solo lo studio della struttura fisica dei calcolatori, delle basi di dati e dei software, ma anche linguaggi (come C, Java e Python), impostazioni grafiche e ottimizzazione degli algoritmi.

Tutto molto bello, tutto molto figo, se non fosse che il professore:
- non ha dato un libro di testo e caricherà le dispense a fine corso, quindi o corri e ti segni tutte le diciture e gli schemi o puoi anche morire
- ha dato per scontato che avessimo tutti frequentato lo scientifico o che comunque avessimo basi solide di informatica
- ha passato una settimana a farci implementare in C dei codici per memorizzare persone, comuni e macchine (una rottura di scatole che vi lascio immaginare)

Però, lato positivo, ha detto che faremo esercitazioni e simulazioni, quindi non sarà un esame infernale e a scatola chiusa come certi altri. Sì, Probabilità e statistica, sto parlando proprio di te.

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Storia contemporanea: come devastare il patriarcato

Signori, signore e signorx del pubblico, sono lieta di annunciare che ho finalmente, dopo quasi due anni, una docente donna. Potrei emozionarmi, lo giuro.

Nel giro di tre ore ha distrutto, nell'ordine, "l'atroce neutro maschile", "l'abominevole uso del maschile in riferimento alle donne, anche qualora esista il corrispettivo femminile" (con stoccatina alla Meloni), "l'errata credenza che il fascismo si sia estinto perché coincideva con Mussolini" e "la triste tendenza a dimenticare che anche noi italiani abbiamo commesso dei gravissimi crimini nella Storia". Sì, la amo, ho già annunciato il nostro matrimonio.

La amo un po' meno per i troppi libri da studiare, ma comprendo pure che si tratti pur sempre di un esame di storia, del Novecento tra l'altro, quindi il materiale è tanto perché c'è effettivamente tanta storia da studiare. 

Ninja mi suggerisce di aggiungere che ha la voce di una fata e la dolcezza di una mamma chioccia. Non ha tutti i torti.

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Questo è quanto per questo semestre: tecnicamente siamo ancora in attesa di scoprire in cosa consisterà il tirocinio, ma se ne riparlerà ad aprile probabilmente, quindi per quello farò un capitolo a parte.

Fatemi sapere nei commenti cosa ne pensate di questi corsi, se vorreste qualche approfondimento su uno di questi o se pure voi siete talmente esauriti che guardate solo al vostro piccolo mondo. Ora corro a prendere la metro che sono in ritardo cronico.

Ave atque vale

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