Masochismo & High Achieving

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Ave a tuttx, my cinnamon rolls!
Come state? State bene? Io insommina (derivo da troppe ore di storia greca). Sono ormai arrivata alla mia terza settimana di lezioni e ho finalmente capito che cosa fare della mia esistenza universitaria, quindi è giunta l'ora del nostro appuntamento semestrale con "Che cosa porterà Narnia alla pazzia nei prossimi mesi?".

Quella di oggi è, tra l'altro, un'edizione speciale perché sono al terzo anno, quindi gli esami che darò da qui a giugno saranno anche propedeutici alla tesi di laurea e alla scelta della magistrale. Il che significa che ho passato gli ultimi dieci giorni a cercare di coniugare l'utile (esami che mi servono) al dilettevole (esami che mi piacciono) e al pratico (esami che non mi mandino in crisi per nulla). Secondo voi l'ho vissuta con ansia?

Stranamente no, avevo già le idee molto chiare a riguardo, ho solo dovuto fare qualche aggiustamento per evitare corse da una facoltà all'altra. Perché, ebbene sì, quest'anno ci sono due novità scoppiettanti.

La prima sono gli esami a scelta: durante il terzo anno, ho 18 CFU (due/tre esami) da occupare con qualsiasi tipo di esame io voglia, anche di facoltà diverse da Filosofia e Ingegneria Informatica. La seconda è che, un po' per i suddetti esami, un po' perché la Sapienza confida troppo nei mezzi Atac, frequento le lezioni in tre dipartimenti diversi: Filosofia (Villa Mirafiori), Matematica (città universitaria) e Lettere (città universitaria). Quindi in questo capitolo ci saranno un bel po' di scleri.

Direi di incominciare, altrimenti la mia logorrea prende il volo e non finisco più.

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Storia Greca

Questo corso è stata la Mossa Strategica Per Eccellenza del semestre, non solo perché è un esame di storia, quindi non c'è molto da capire, ma anche perché è storia greca e io AMO storia greca. In più, avendo fatto il classico, luoghi, eventi e persone sono già impressi a sangue nel mio cervello, pertanto sarà una cosa in meno da studiare. Dulcis in fundo, fare un esame di storia in più adesso mi permetterà di farne uno in meno in magistrale o, nello sventurato caso in cui io ceda effettivamente al lato oscuro, durante l'abilitazione all'insegnamento.

Il professore mi piace moltissimo, ha un modo chiaro e preciso di spiegare e si attiene molto ai libri di testo, quindi è anche più semplice capire di volta in volta dove siamo arrivati. Oltre ai manuali abbiamo anche delle fonti antiche, perlopiù in greco antico con traduzione, che analizziamo a lezione e da cui affrontiamo alcune questioni da un punto di vista letterario oltre che storico.

Avere testi greci in programma ha influenzato la mia scelta? Ovviamente sì, ho sclerato come una tredicenne quando ho rivisto l'Iliade in greco. Ma d'altronde, si sa, puoi togliere una persona dal classico, ma non il classico dalla persona.

Soprattutto se l'aula di Storia Greca si chiama aula Partenone ed è una meraviglia del genere (allego foto).

Soprattutto se l'aula di Storia Greca si chiama aula Partenone ed è una meraviglia del genere (allego foto)

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