Oggi è il 6 giugno. Il 12 ho l'esame di Istituzioni di etica. Ho iniziato a studiare il 3. Devo prendere almeno 28, altrimenti devo ridare l'esame perché, ebbene sì, ho deciso che voglio puntare al 110 alla laurea e devo alzare la media (sì, 25 ad Estetica, è tutta colpa TUA).
La situazione attuale è la seguente:
- La Dissertazione la so come l'Ave Maria. Sul serio, mi sono registrata mentre la ripeto e parlo a macchinetta, peggio di mia madre quando deve lodare mio fratello
- Il primo saggio non lo so a macchinetta, ma la registrazione è lunga più di un'ora, quindi direi che le cose le so bene
- Il secondo saggio boh, non capisco. La prima parte la so, ma non la so ripetere. La seconda parte la so e la so ripetere, ma mi sento un australopiteco demente mentre parlo. Quindi devo ripeterlo fino alla nausea
- Il Mondo HAHHAHHA, NON SO UN CAZZO DI CAZZO ED È IL LIBRO PIÙ LUNGO E DIFFICILE. Ha detto che, tecnicamente, è un testo secondario e non farà molte domande a riguardo, ma, per la legge della sfiga cronica, io so che mi chiederà per forza l'unico pezzo che non saprò come la Bibbia
In tutto questo, perdo tempo a scrivere capitoli di "Dimidium animae meae" programmati per AGOSTO perché la Dantilio mi distrae dallo studio, quindi se non li scrivo non riesco manco a studiare.
Questo weekend vado dai miei per votare e fare la figlia perfetta di stocazzo, quindi non studierò una beata minchia.
Se non si fosse capito, sì, sono a dir poco esaurita (ho perfino scritto alla mia ex, ma non mi giudicate, l'ho bloccata subito di nuovo).
Ieri sera mi sono ubriacata. Non è servito a molto, se non a rendermi conto del fatto che le mie amiche stanno messe peggio di me (una ha iniziato a ripetere Linguistica, che ridere).
E nulla, aspetto che Calliope mi chiami per avere qualcuno che mi ricordi di concentrarmi e non perdere tempo perché le borse di studio non si mantengono da sole.
E, se non le mantengo, devo tornare a vivere dai miei. Uffa.
Mi serve un calmante.
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Scleri da Università
HumorDopo cinque anni di Ade (comunemente noto come liceo classico) chiunque penserebbe che il peggio sia passato. E invece no.