Third person pov
Seoul, Corea del Sud - Casa di Lee Felix
Hyunjin e Felix avevano finalmente finito di preparare il composto per i brownies, dopo la loro battaglia improvvisata di farina.
Avevano infornato il dolce e atteso una mezz'oretta circa, parlando del più e del meno. Infine si erano accomodati sul divano a guardare un bel film, gustandosi la pietanza.
Nel mentre era calata la notte, il tempo nel quale la luce spariva. Infatti, essa aveva avvolto tutto nella sua oscurità.
Hyunjin pensó alla paura del mezzo angelo e non riusciva ancora a comprenderlo del tutto.
Era vero, il buio poteva fare paura, ma aveva anche un ingente fascino.Il mondo rimaneva lo stesso, l'unica cosa che comportava una modifica era l'assenza del Sole e dei suoi caldi raggi. E forse anche il silenzio che gli si ricreava intorno.
[...]
Il film era giunto al suo termine.
Hyunjin si stiracchió leggermente per poi parlare.«Bene, credo che sia arrivato il momento per me di tor-» inizió a dire ma sì bloccó non appena si accorse che Felix si fosse addormentato, nonostante la stanza fosse solo parzialmente illuminata.
Decise di spegnere la televisione, alzarsi con cautela dal divano e portare i piatti sporchi, che avevano usato per mangiare i brownies, in cucina per poterli lavare.
Una volta finito, tornó nel salotto e guardò Felix intenerito. Non voleva svegliarlo, così semplicemente lo coprì con una coperta che aveva visto adagiata allo schienale del divano.
Il demone si accovacció vicino al viso dell'altro. Lo guardó come non aveva mai guardato nessuno nella sua vita.
«Felix, perché tu sei diverso da tutti gli altri?» chiese retoricamente in un sussurro e con un sorriso intenerito, mentre gli accarezzava i morbidi capelli.
Dopo poco, finalmente intenzionato a fare ritorno alla sua dimora, si alzó. Non potè nemmeno fare una passo che una mano gli prese il polso.
Hyunjin si giró allarmato pensando che Felix fosse sveglio e che quindi avesse sentito benissimo quello che aveva detto, ma lo vide con gli occhi chiusi.
«Felix?» chiese nuovamente, con il cuore in gola e un tono di voce spropositamente basso.
«M-mamma..» mormoró Felix nel sonno.
«Cosa? Mamma?»
«Non te ne andare, mamma -continuó a dire l'angelo. Nel mentre Hyunjin si accovacció di nuovo e solo in quel momento potè vedere una lacrima scendegli lentamente dal taglio dell'occhio destro- Mi manchi»
«Ti manca tua mamma?» chiese Hyunjin triste. Ora che ci pensava nemmeno lui vedeva la sua da molto tempo ormai.
Poi si mise a pensare, mentre riprese ad accarezzare la testa di Felix, come per confortarlo.
~Felix è un ibrido, nato dall'unione di un essere umano e un angelo. Sono più che certo che suo padre sia un essere umano, perché quando sono andato a parlare con lui per il lavoro non ho sentito nessun tipo di aura angelica. Quindi quella ad essere una creatura dell'altro mondo è sua madre... Non so cosa le sia successo e ora più che mai ho bisogno di Jisung, lui è l'unico che può tornare nel regno dei cieli e scoprire qualcosa. Dopotutto, fa parte dei piani alti~
[...]
Seoul, Corea del Sud - Casa di Lee Minho
«Capisci che questa situazione va risolta. Mi piange in cuore a vederlo così» disse Hyunjin a Jisung che lo stava ascoltando attentamente.
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✧𝐎𝐔𝐑 𝐋𝐀𝐒𝐓 𝐒𝐈𝐍 || 𝑯𝒚𝒖𝒏𝒍𝒊𝒙✧
Fanfic[MOMENTANEAMENTE IN PAUSA❥] ➜ Una storia di @t_aechasaurus ➜ 𝙬𝙤𝙧𝙙 𝙘𝙤𝙪𝙣𝙩𝙞𝙣𝙜: 1200/2000 ➜ 𝐎𝐔𝐑 𝐋𝐀𝐒𝐓 𝐒𝐈𝐍 ❥ (𝑯𝒂𝒍𝒇 𝒐𝒇 𝒎𝒚 𝒉𝒆𝒂𝒓𝒕 𝒊𝒔 𝒔𝒕𝒊𝒍𝒍 𝒐𝒏 𝑬𝒂𝒓𝒕𝒉) ➜ 𝐈𝐋 𝐍𝐎𝐒𝐓𝐑𝐎 𝐔𝐋𝐓𝐈𝐌𝐎 𝐏𝐄𝐂𝐂𝐀𝐓𝐎 ❥ (𝑴𝒆𝒕𝒂̀...