✧13. 𝑺𝒆𝒊 𝒂𝒖𝒕𝒐𝒓𝒊𝒛𝒛𝒂𝒕𝒐 𝒂𝒅 𝒆𝒔𝒔𝒆𝒓𝒆 𝒇𝒓𝒂𝒈𝒊𝒍𝒆✧

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Third person pov

Inferno/Regno del sottosuolo

«Hyunjin ha compiuto un gesto puro?»

«Questo mi pare chiaro, peccato che i patti non erano questi. Lui è tornato sulla Terra per far peccare quell'angelo e se non rispetta l'accordo mi toccherà sistemarlo a modo mio» detto questo, lasció il posto.

Chan doveva assolutamente parlare con Hyunjin, ma doveva farlo dal vivo. La situazione era alquanto critica.
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Inferno/Regno del sottosuolo

Hyunjin fece il suo ingresso all'interno del Castello e successivamente si recò verso la stanza del suo amico Bang Chan.

Non era per niente felice di esser tornato in quel regno di merda, ma dovette fare il suo ritorno. Chan lo aveva contattato attraverso la telecinesi e aveva detto di dover parlare molto urgentemente con lui.

Sembrava estremamente preoccupato, così non esitò ulteriormente e si teletrasportó all'Inferno.

«Allora Chan. Di cosa volevi parlarmi di così tanto urgente?» chiede Hyunjin, non appena fece il suo ingresso nella camerata dell'amico.

«Hyunjin –disse con serietà Chan. Aveva lo sguardo abbassato e il suo tono era così freddo che per un secondo il rosso parve percepire un brivido lungo la spina dorsale– Tu hai fatto un gesto puro»

«Io cosa?!» chiese Hyunjin sbalordito. Gli pareva quasi impossibile. Così Chan gli spiegó l'incontro avuto con Seunghwa.

[...]

«Non ha alcun senso! Gli ho solo prestato una cazzo felpa!» ringhió il demone colmo di ira fino al midollo osseo.
Dalla spiegazione di Chan, Hyunjin aveva capito a quale episodio rimandava Seonghwa.

«Felpa?» chiese l'altro. Voleva assolutamente sapere nei dettagli quale era il gesto che aveva fatto apparire il fascio di luce nei tabulati di Hyunjin. Infatti poi li fu spiegato tutto.

[...]

A Hyunjin pareva tutto così surreale. Per tutto il tragitto fuori dalla stanza dell'amico e dal castello non aveva fatto altro che pensare alle sue parole. E tutt'ora non era da meno.

Era impossibile che il suo cuore si stesse iniziando a purificare per un semplice gesto. La sua missione non poteva essere compromessa, questo perché portarla a termine significava il poter rimanere sulla Terra.
Avrebbe fatto di tutto per coronare il suo sogno.

Soprattutto era fermamente convinto che lui non stesse provando premura per Felix. Tutto quello che aveva fatto era stato darli una stupida felpa, non era nulla di che.

L'affetto era una cosa piena di ansioso timore e Hyunjin non l'avrebbe mai provato se non nei confronti dei suoi stessi simili, quali potevano potenzialmente essere Minho e Chan.

Non avrebbe mai concesso nulla di tutto questo a un angelo ibrido. Hyunjin era convinto che lo avrebbe fatto peccare, gli serviva solo un altro po' di tempo per avvicinarsi a lui.

Lo stava ingannando, come gli aveva detto di fare Seoungwa, attraverso la nube nera della menzogna.
Presto il cuore puro di Felix sarebbe diventato nero e pieno di malvagità.
Ne era fermamente convinto.

[...]

Seoul, Corea del Sud – Le strade

Ed ecco che Hyunjin, dopo molto tempo, si ritrovó a fare quello che faceva prima di ritornare ad avere un corpo vero e proprio. Ossia sedersi sul suo conosciutissimo e freddo muretto a lato della strada, incappucciato a guardare il tramonto.

✧𝐎𝐔𝐑 𝐋𝐀𝐒𝐓 𝐒𝐈𝐍 || 𝑯𝒚𝒖𝒏𝒍𝒊𝒙✧Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora