✧25. 𝑼𝒏'𝒂𝒔𝒔𝒆𝒏𝒛𝒂 𝒍𝒐𝒈𝒐𝒓𝒂𝒏𝒕𝒆✧

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Third person pov

Paradiso/ Regno dei cieli

Jisung liberó un grosso sospiro, piuttosto stressato.
~Felix, ho trovato tua mamma, ma è imprigionata qua. Ora come faccio a guardati negli occhi e a mantenere il segreto?~

Ebbene sì. Ellen era stata punita per aver intrapreso una relazione e soprattutto per aver fatto un figlio con un essere umano, senza permesso.

Quando era stata catturata forzatamente dal potere dei Serafini, era stata portata davanti al Signore al cospetto del giudizio finale.
In seguito le sono state tolte le ali e il permesso di tornare sulla Terra.
Poi era stata rinchiusa nelle Segrete Celesti del regno, insieme ad altri angeli peccaminosi.
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[...]

Seoul, Corea del Sud – Caffè Blossom Yongbok

Hyunjin era arrivato al lavoro e appena giunto aveva notato che ancora non c'era nessuno.
Peró era da considerare piuttosto normale, facendo presente che mancavano più di quaranta minuti all'apertura.

Alla fine era meglio così per tutti. Soprattutto per il demone. Nel silenzio, avrebbe potuto riflettere ancora per un po' sulle informazioni che Jisung gli aveva riferito quella stessa mattina, approposito di quello che aveva scoperto sulla mamma di Felix.

Appena ascoltato il racconto dell'angelo, non ci poteva quasi credere.
Lee Ellen era in Paradiso, ma non poteva lasciare il posto. Tutto ciò perché era rinchiusa nelle Segrete Celesti.

A Hyunjin inizió a ribollire tutto il sangue che poteva possedere nelle vene.
Era per il solo pensiero che ancora una volta la parte, come la chiamava lui, "malata" del Paradiso avesse la meglio.
A causa delle regole del cazzo imposte dal suo sovrano.

Non riusciva quasi a controllarsi. Il fatto che una decisone presa da Dio abbia influito così negativamente nella vita di Felix, gli annebbiava la vista.

Perché la vita del moro, anche se non lo mostrava con chiarezza, era colma di inadempienza e assenza.
Un'assenza che pian piano lo logorava da dentro.

Hyunjin non poteva sopportarlo e soprattutto non voleva farlo. Proprio perché in quel momento, mentre si stava cambiano con il vestiario per poter lavorare, sentiva ancora la presa ferrea dell'altro sul suo polso.

Tremava come una foglia e continuava a chiamare la sua mamma. Lo aveva distrutto da dentro, nel vedere una scena simile.
Hyunjin non poteva rivedere la sua di mamma ed era proprio per questo motivo che non poteva permettere che a Felix toccasse lo stesso destino. Non se lo meritava affatto.

Avrebbe trovato un modo, uno qualsiasi, per poter ridare a Felix la donna che gli spettava di diritto. La figura che sarebbe stata capace di colmare il vuoto del suo cuore, con il solo potere di un abbraccio pieno di affetto.

Finí di cambiarsi e proprio mentre rifletteva su queste cose sentí il campanello della porta del Cafè suonare, segno che qualcuno aveva appena varcato quella soglia. Infatti poco dopo percepí due voci perfettamente riconoscibili, quelle di Jisung e Felix, conversare tra di loro.
Restó nello spogliatoio per poter ascoltare.

«Felix, dico sul serio. Secondo me dovreti prenderti una bella vacanza» disse Jisung con tono preoccupato.

«No Jisung non posso. Chi si occuperà del Cafè se mi assento?»

«Ci siamo io e Hyunjin che possiamo farlo al posto tuo. Inoltre tra poco inizieranno le ferie natalizie, è normale che qualche locale come il nostro rimanga chiuso»

✧𝐎𝐔𝐑 𝐋𝐀𝐒𝐓 𝐒𝐈𝐍 || 𝑯𝒚𝒖𝒏𝒍𝒊𝒙✧Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora