✧28. 𝑷𝒆𝒓 𝒄𝒊𝒐̀ 𝒄𝒉𝒆 𝒄𝒓𝒆𝒅𝒐✧

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Third person pov

Jirisan, Gyeongsang, Corea del Sud – Baita del demone Myung Jaehyun

Il Sole era nuovamente sorto e una nuova giornata poteva finalmente avere il suo inizio.
Jisung si era svegliato presto, come suo solito, e con lui aveva ovviamente svegliato anche Minho.
Poi insieme erano scesi in cucina per fare colazione.

Invece, nell'altra camera sembrava ancora tutto molto silenzioso e tranquillo. Tutto ciò fino a quando Hyunjin non venne infastidito da un raggio di Sole che filtrava troppo dalla tenda semichiusa, posta a coprire la finestra sul muro sinistro.

Aprí lentamente gli occhi e gli bastó qualche secondo perché si ricordasse tutto quello che fosse successo la sera prima insieme a Felix. Sorrise con spontaneità e spostò leggermente gli occhi per scrutare colui che si era addormentato sul suo petto.

Si regalò qualche secondo per concentrarsi sul suono del suo cuore. Batteva molto velocemente e sembrava che non avesse per niente l'intenzione di calmarsi.

«Felix, sei tu che mi causi questa reazione. Se sapessi chi sono veramente, non mi permetteresti mai di starti così vicino» sussurró Hyunjin.

Poco dopo decise di alzarsi, provando a sciogliere l'abbraccio a dir poco ferreo che l'altro gli stava offrendo.

Quando fu quasi risucito a liberarsi, udì Felix mugugnare qualcosa di incomprensibile.
Fermò i suoi movimenti e proprio in quel momento il mezzo angelo chiamò qualcuno nel sonno. La stessa persona che aveva citato qualche giorno fa.

«M-mamma. Non te ne andare» pronunciò appena.

Hyunjin percepí nuovamente una morsa dolorosa stringergli il cuore con rabbia. Provó nuovamente dolore, soprattutto perché lui sapeva dov'era la mamma di Felix, però era imprigionata e non poteva fare niente per riportargliela indietro.

«Felix... Mi dispiace» sussurró per poi liberarsi definitivamente dalla sua presa e scendere dal letto.
Fu in quel momento che decise di lasciare la stanza e dirigersi al piano di sotto.

Peccato che i suoi piani vennero infranti da un Minho estremamente accigliato e a braccia conserte, davanti alla porta della camera.

«Minho. Buongiorno?» gli disse con tono di domanda, non capendo il motivo della sua espressione.

«Perché ieri ti sei addormentano in questa stanza? E soprattutto abbracciato a Felix»

«Semplicemente ieri sera stavamo guardando un film e nel mentre della riproduzione ci siamo addormentati. Tutto qua»

«Sei sicuro che non ci sia altro?» chiese nuovamente il corvino, se possibile con un'espressione ancora più seria.

«Sí. Non c'è altro» disse con tono incerto.

«Bene, perché devi ricordarti che lui è solo un obiettivo per te. Niente di più e niente di meno» rispose per poi dirigersi silenziosamente verso la sua camera da letto.

~Hyunjin, lo faccio solo per il tuo bene~

Hyunjin annuì debolmente e si apprestó a scendere una volta per tutte le scale e andare in cucina. Lí trovó Jisung tutto sorridente mentre preparava un tè ai fornelli.

«Buongiorno» disse Hyunjin per avvisare l'angelo del suo arrivo.

«Buongiorno Hyunjin –rispose il biondo con un sorriso mentre guardava il demone dirigersi verso il tavolo al ritmo di uno zombie– Il the e quasi pronto. Ne vuoi un po', vero?»

«Sí, grazie» disse per poi sedersi su una delle sedie e accasciarsi con tutto il busto sul tavolo.

«Questa è una tua cattiva abitudine»

✧𝐎𝐔𝐑 𝐋𝐀𝐒𝐓 𝐒𝐈𝐍 || 𝑯𝒚𝒖𝒏𝒍𝒊𝒙✧Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora