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L'intera realtà sembrava vacillare, e Selene si sentiva sommersa.

Damyan non era soltanto un Demone; si rivelò come il discendente diretto di un Dio. Da Zelous. E lei anche aveva del sangue divino che le scorreva nelle vene, ma non di un Dio qualsiasi, ma da Declan.
No. 

Non poteva crederci, non era possibile. Semyona non aveva mai fatto menzione di alcun legame con un Dio durante la Guerra, e suo padre era umano. Il suo vero padre era Brice Diorshwa.

«No, non può essere...».

Lentamente si alzò dal divano, la testa in preda a vertigini e il cuore martellante nella gola.
Damyan la osservava attentamente, non lasciando sfuggire ai suoi occhi nessuno dei suoi movimenti, mentre lo sguardo ansioso era riflesso negli occhi degli altri Demoni. Le sue iridi argentate rimanevano fissate su di lei ed erano così... divine.

«No... m-mio pa-padre era B-Brice D-Diorh-swa» balbettò, le lacrime che annebbiavano i suoi occhi e il tremore che non cessava. «Non è possibile».

All'improvviso, un'ondata di vertigine la colse senza preavviso. Con un gesto impetuoso, si aggrappò a un mobile vicino, facendo cadere gli oggetti sopra di esso che si frantumarono al suolo.

Damyan, il Dio, si avvicinò rapidamente, stendendo una mano per aiutarla, ma lei reagì di scatto, allontanandosi da lui.

«Non toccarmi!»

La sua paura cresceva sempre di più.
Era un Dio. Era il figlio di Zelous, la rovina degli umani.

La sua mente si sforzava di trovare una spiegazione logica, qualsiasi cosa che potesse smentire quella folle rivelazione.

La testa continuava a ruotare, e la vista si faceva sempre più offuscata. Il tremore persisteva incessante nel suo corpo, e sentiva che le ginocchia stavano per cedere sotto di lei, ma ciò non le impedì di allontanarsi, anche se a piccoli passi incerti.

Damyan avanzò con cautela. «Selene, siediti», ordinò lentamente.

Ma lei scosse la testa, continuando a indietreggiare. «Io... mia ma-madre non mi avrebbe mai me-mentito».

O almeno, era ciò che sperava con tutto il cuore.

Pregava che fosse tutto uno stupido scherzo o un incubo. Ma la dura realtà stava sotto i suoi occhi. Damyan era un Dio e aveva dimostrato la sua natura divina, mentre lei... non aveva prove concrete per confermare che era davvero la figlia di Declan. Era possibile che tutto ciò fosse una messa in scena per farle accettare la sua versione dei fatti e tenerla con lui, e questa possibilità la angustiava profondamente.

«L'ha fatto per proteggerti».

«Come posso fidarmi di te?» sbottò, tirando su col naso. «Mi hai mentito sin dall'inizio e poi mi hai rapita! Sei il figlio di Zelous... cosa mi dice che non sei come lui? Che anche tu non stai cercando di iniziare una nuova guerra solo per la tua sete di potere?»

L'argento si sciolse dai suoi occhi, facendo ritornare il verde.

«Allora non mi hai ascoltato?» domandò con tono tagliente. «Zelous mi ha messo al mondo solo per i suoi fini egoistici, per usarmi. Io non sono come lui, né voglio esserlo».

«Non ti credo», il suo viso era segnato dalle lacrime salate.

Le sue sopracciglia si incresparono, e il suo sguardo mutò. Fece un altro passo in avanti, la mascella contratta con determinazione.

La Guerra degli Dei - La Prescelta Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora