18 Il ritorno della luce

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Il Palazzo dell'Armonia si presentò a loro dopo due giorni di cammino. Non aveva subìto gravi danni alla sera del furto della Luce dell'Equilibrio, quindi dall'esterno non sembrava fosse cambiato in nulla, tranne per il rafforzamento di zone di guardia. Il gruppo si era inoltrato nella "zona grigia" da parecchie ore, ma finché non avevano oltrepassato la porta dell'edificio non potevano definirsi salvi, e sicuramente un piccolo esercito di Wen tra le calcagna non aiutava. I soldati del Palazzo dell'Armonia, vedendo arrivare il gruppo formato da Wei Ying e dal suo seguito, li accolsero con una certa titubanza, posti su delle piattaforme di guardia armati di arco e frecce. Non si mossero da lì, ma non smisero di tenerli d'occhio con i loro occhi penetranti e gli sguardi severi. Diventare un soldato del Palazzo dell'Armonia richiedeva una preparazione disciplinare incredibile e una selezione severissima che selezionava solo i soggetti dotati di un fisico e di una capacità magica non indifferente; in media, su diecimila partecipanti ne venivano presi dieci. Per diventare Gran Sacerdote le cose si complicavano: ogni anno i Clan ne votavano uno seguendo una rotazione ben precisa, in modo che nessuna famiglia potesse influenzare su quell'aspetto il palazzo. Il candidato doveva disporre di conoscenze astronomiche abissali e un insieme di conoscenze che non erano a portata di tutti. Dopo la morte dell'ex Gran Sacerdote ne era stato votato uno appartenente al Clan Jiang, un vecchietto tanto basso quanto vecchio, il viso però illuminato da un sorriso radiante, un uomo stimato nella famiglia.
<<Le mie condoglianze>> disse con voce gentile riferendosi a Jiang Cheng e Yanli <<sono sicuro che i vostri genitori siano riusciti a raggiungere il Nirvana, e vedo con estrema gioia che avete ritrovato la Luce dell'Equilibrio>>
<<Non siamo qui solo per quello>> rispose Jiang Cheng <<da ieri Wen Zhuliu e i suoi soldati sono sulle nostre tracce e, secondo i nostri calcoli, saranno qui a momenti>>
<<Come ben sapete, il Palazzo dell'Armonia e il suo anello circostante sono una zona neutrale in cui poter chiedere asilo, ma ammetto che vi avrei protetto anche se non si trattasse di una zona neutrale>>
Jin Zixuan porse all'anziano la reliquia, ma arrivò subito un soldato del palazzo di corsa. Aveva una divisa dorata e priva di simboli che potessero richiamare qualche Clan, armato di arco e di spada.
<<Mio signore, un gruppo di uomini armati si sono intrufolati nel territorio del palazzo. Sono membri del Clan Wen>>
Il Gran Sacerdote gli consegnò la Luce dell'Equilibrio disse:
<<Accompagna questi giovani nel Nucleo d'Oro, io mi occuperò personalmente di questi intrusi>>
Non attese ulteriori chiarimenti e avanzò ben oltre i confini del palazzo ma ancora nell'anello di zona grigia. Per dimostrare novant'anni il vecchietto si sapeva muovere con una certa abilità, camminando senza l'uso di un bastone. Nel cielo si intravedevano una decina di uomini a cavallo di spada che scendevano in picchiata, capitanati da un guerriero dallo sguardo austero e di un portamento esemplare. Il gruppo di intrusi era sotto minaccia dai soldati del palazzo, per questo il capo, Wen Zhuliu, ordinò di rimettere le spade nelle fodere.
<<Gran Sacerdote>> disse con voce solenne <<state ospitando dei fuggitivi. Consegnateceli e vi eviteremo un ennesimo spargimento di sangue>>
<<Sono dispiaciuto, ma non posso e, soprattutto, non voglio>>
<<Come prego?>>
<<Siete voi in errore adesso. State minacciando una terra neutrale dove non vige nessuna legge di nessun Clan. Mi basta schioccare le dita, e verrete trucidati da una pioggia di frecce. Se mi attaccate, io e miei fedeli moriremo, ma sarete voi i mostri, voi che avete violato la neutralità di un luogo sacro come questo>>
<<Stai zitto vecchio!>> gridò un soldato Wen <<Non puoi nulla contro l'avanzata del nostro Clan! Arrenditi o ti taglierò la testa!>>
Fece un passo avanti e minacciò il Gran Sacerdote con la lama; l'anziano non si mosse e tantomeno dimostrò paura, ma Wen Zhuliu gli fece abbassare la spada con la propria, rivolgendosi poi al vecchio.
<<Sono un servitore fedele al Clan Wen, ma prima di tutto sono un uomo ligio ai princìpi spirituali della mia famiglia. Uomini, ripiegata>>
Non c'era molto altro da dire. Quando se ne andò sulla sua spada i seguaci dovettero seguirlo, permettendo al Gran Sacerdote di rientrare, guardando di sottecchi i soldati del palazzo ammutoliti e gli occhi spalancati dalla sorpresa. Salì i vari piani e trovò i giovani ospiti nel Nucleo d'Oro, pronti a posare la reliquia sul suo posto di diritto.
<<Ebbene signori? Accendiamo un po' di luce su!>>
Jin Zixuan annuì e posò con signoria la Luce dell'Equilibrio sul piedistallo. La lanterna si accese non appena sfiorò il piedistallo e un fascio di luce magica partì verso il soffitto e andò ben oltre, verso il cielo, senza distruggere il tetto. Quel fascio di pura luce fece rischiarare il cielo e finalmente si intravidero il sole e le nuvole bianche. Quella luce rischiò di accecare tutti quanti, oramai abituati all'oscurità con solo come faro la luna. Tutto sembrava essere tornato alla normalità, ma c'era un altro problema da risolvere: i Wen.

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