33 L'ultima notte della mia vita

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La mattina seguente, dopo aver fatto colazione Wei Wuxian vide Shiren lasciare la sua stanza, camminando debolmente.
<<Shiren, stai bene?>> chiese, con preoccupazione evidente nella sua voce.
Si allungò per stabilizzarla, il suo tocco era gentile e confortante.
<<Dovresti riposarti di più>>
<<Ma io non ho sonno...>> ribatté con un sbadiglio
La madre scosse la testa ridacchiando e riportò la figlia in camera; la distese sul letto e le rimboccò le coperte prima di uscire silenziosamente dalla stanza. Si diresse verso l'ufficio di Lan Wangji, vedendolo già al lavoro. Il marito lo guardò serio e annunciò
<<Ho composto la melodia. Sono pronto per procedere>>

Il rituale si sarebbe svolto in uno dei grandi saloni d'allenamento del Clan Lan quella stessa sera; Lan Xichen si piazzò davanti all'entrata blindata ed evocò due scudi magici attorno alle figure di Lan Wangji e Wei Wuxian. Il fratello era seduto per terra con davanti a sé il guqin, mentre il cognato se ne stava in piedi armato di un dizi qualsiasi. Il rituale iniziò nel momento in cui Hanguangjun iniziò a suonare; era una melodia dai toni ritmici che diede i suoi frutti pochi minuti dopo aver iniziato a suonare. Chenqing sembrò prendere vita sotto lo sguardo dei presenti e rispose al musicista emettendo una flebile luce, segno che l'esorcismo sta funzionando. Non bastava, ed era quello il motivo per cui Wei Ying iniziò a suonare; dal dizi partirono dei lampi rossastri che colpirono Chenqing. La stanza divenne sempre più calda mentre continuavano la loro esibizione, e il Patriarca di Yiling percepì una strana energia che lo attraversava. Lan Zhan suonò l'ultima nota e dal flauto maledetto emerse un'ombra, una creatura diversa da qualsiasi cosa avessero mai visto prima, la sua malizia filtrava in ogni angolo della stanza.
<<Santo cielo>> esclamò Lan Xichen
L'ombra era oscura e inquietante, la sua forma mutevole e indistinta. Pulsava con un'energia empia che fece venire loro i brividi lungo la schiena. I suoi occhi brillavano di un rosso sinistro, pieni di odio e malizia verso tutto ciò che lo circondava.
<<Ora!>>
Wei Wuxian ascoltò l'ordine di Lan Wangji e aprì il sacchetto porta spiriti cercando di catturarlo, ma la creatura lo spinse contro al muro e caricò contro il Gran Maestro. Quest'ultimo venne investito spalancando di fatto la porta e così la creatura poté fuggire. Il minore raggiunse preoccupato il fratello, ma il maggiore gli ordinò un salvate Shiren prima di perdere i sensi. Non era ferito fortunatamente, solo stordito, e i servitori provvidero a lui mentre i coniugi Lan e Wei andarono in perlustrazione della residenza, finché non si udì un grido. Di bambina.
<<Shiren!>>
Controllarono ogni stanza e ogni corridoio, con il cuore pesante dal terrore quando si resero conto che qualcosa di sinistro era in corso. Wei Wuxian sapeva che qualcosa le era accaduto e il responsabile poteva essere solo Chenqing. Chiuse gli occhi e si concentrò al massimo; si focalizzò sull'essenza del loro bersaglio e riaprì gli occhi.
Case.
Canali.
Barche ferme al porto.
La visione durò un secondo, ma era sufficiente per capire di che luogo si trattasse.
<<Shiren è a Gusu>>
Lan Zhan annuì e gli afferrò la mano. In un secondo si teletrasportarono nella città capitale, illuminati dalla luna ma infreddoliti dal vento. Iniziarono con le ricerche nell'immediato. Mentre controllavano ovunque, la mente di Wei Ying era piena di pensieri su Shiren. La immaginava spaventata e sola, tenuta prigioniera dalla forza malvagia l'aveva presa, finché non udì qualcosa che cadeva a terra alle loro spalle, di preciso vicino alla piazza. Si voltarono.
<<Shiren!>>
Era a terra, sdraiata su un fianco e priva di sensi, piena di ferite. Mentre si avvicinavano, gli occhi di Wei Ying si riempirono di lacrime per il terrore; si inginocchiò accanto a lei, cullandole dolcemente la testa in grembo.
<<È viva>> mormorò <<ma ha perso così tanto sangue...>>
Alzò lo sguardo verso il marito, i suoi occhi pieni di disperazione. Lan Wangji fece per parlare quando notò  Shiren tremare tra le braccia della madre, rannicchiata gemendo di dolore, non del tutto cosciente. Il suo cuore soffriva nel vederla così, fragile e vulnerabile.
<<Va tutto bene>> sussurrò dolcemente <<sei salva>>
Improvvisamente Wei Ying sentì lo strattone della mano di Shiren, afferrandola come se fosse un'ancora di salvezza. La sua presa era forte e disperata, le dita tremavano mentre si aggrappavano al tessuto. La madre guardò le dita intrecciate e sentì il suo cuore spezzarsi per il dolore, ma mentre cercava di sollevare la bambina sentì un improvviso brivido percorrerlo. Alzò lo sguardo giusto in tempo per vedere l'ombra minacciosa davanti a loro. Prima che qualcuno potesse reagire, l'ombra si lanciò in avanti e avvolse le sue braccia inconsistenti attorno a Shiren. La sollevò senza sforzo, scomparendo nell'oscurità con una risata malevola. <<NO!>>Wei Ying gridò balzando in piedi con Suibian sguainata
Il guqin di Lan Zhan risuonava grazie al suo proprietario attraverso le strade e i canali di Gusu mentre suonava una melodia inquietante, i suoi occhi fissi nell'oscurità. Continuò a suonare finché non vide sul punto l'aria vacillare e tremolare sotto il potere della musica. Con uno sguardo di intensa concentrazione, Lan Zhan intravide l'ombra nascosta nella realtà delle cose e la mantenne entro i confini di una prigione invisibile, le dita che si muovevano abilmente lungo le corde.
<<Lasciala bastardo>> ringhiò
La prigione stava assorbendo l'energia maligna del demone al prezzo delle sue.
<<Wei Ying! Ora!>>
Wei Wuxian approfittò dell'opportunità e corse in avanti per recuperare Shiren dalla presa dell'ombra. Seppur paralizzata dalla Magia Difensiva, la creatura oppose residenza con gli artigli, che affondarono più a fondo nella carne della bambina. Il Patriarca di Yiling ringhiò di rabbia e conficcò Suibian nel petto di Chenqing. La creatura gridò di dolore e perse la presa su Shiren, ma quando Wei Ying gli diede le spalle ne approfittò. Con le poche forze rimaste affondò il braccio nel ventre del suo vecchio padrone, semplice come immergere il cucchiaio nel brodo. Wei Wuxian tossì sangue cadendo in ginocchio; Chenqing si dissolse nel nulla, ma non era a lui ciò che Hanguangjun pensava. Col corpo dolente e le dita insanguinate corse dal marito ancora bloccato sulle ginocchia.
<<Wei...Ying...>>
Gli occhi azzurri erano vitrei, ancora aperti ma non più animati dalla vitalità di un tempo. Le braccia erano paralizzate a sostenere Shiren.
<<Ti...prego...non di nuovo...>>
Prese delicatamente la bambina, ma quando vide Wei Wuxian cadere di lato ebbe la conferma di averlo perso di nuovo. Gridò al cielo, le lacrime che  gli solcavano il viso e strinse la figlia come fosse un'ancora di salvezza. Iniziò pure a piovere, ma stranamente non si bagnò. Aprì gli occhi. C'era un ombrello a coprire lui con Shiren e Wei Wuxian e si guardò alle spalle.
Mo Xuanyu.
<<Le mie condoglianze signore>>

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