Il cammino verso l'illuminazione ~WANGXIAN~

22 Tattiche belliche

C'era una leggera brezza che faceva danzare le fronde degli alberi, illuminate dal sole splendente delle tre pomeridiane. I conigli zampettavano placidi sul prato, giocando fra di loro e mangiucchiavano di tanto in tanto un filo d'erba. In loro compagnia, Lan Wangji smise di suonare il guqin solo quando percepì una mano che gli accarezzava la spalla, la piccola Shiren che se ne stava appisolata nell'incavo creato dalle gambe incrociate del padre.
<<Come ti senti?>>
Si alzò in piedi tenendo la bimba in braccio e guardò con apatia il fratello. Le occhiaie che contornavano i suoi occhi arrossati parlavano da soli.
<<Come credi dovrei sentirmi?>>
<<So come ti senti>>
<<Non è vero. Jin Guangyao avrà perso un fratello e Jiang Wanyin una sorella, ma almeno non sono morti per colpa loro>>
<<Non sei stato tu ad uccidere Wei Wuxian. Sei stato tratto in inganno, e se è morto è solo colpa dei Wen. Tu non c'entri>>
<<La cosa non mi aiuta>>
Lan Huan sospirò. Erano passati quattro giorni da quando Hanguangjun, Sandu Shengshou e LianFang-Zan si erano presentati alla sua porta con due neonati e tre cadaveri, e la situazione non era idilliaca: Jin Guangyao era quello meno sopraffatto dal dolore e quindi più collaborativo, mentre Jiang Wanyin e Lan Wangji rispondevano in maniera differente. Il primo era piuttosto aggressivo a parole e non permetteva a nessuno di avvicinarsi, il secondo invece era un depresso che permetteva a pochissime persone di sfiorare sua figlia.
<<Fratello, Wei Wuxian non vorrebbe vederti così depresso. Il suo unico desiderio è vederti attivo per la guerra che stiamo combattendo, non farti sopraffare dal dolore>>
<<E quale sarebbe la tua proposta?>>
<<La conoscerai stasera. Con noi ci sarà pure Nie Mingjue, collegato dalla sua residenza tramite la Magia dell'Evocazione>>
Il mh di Hanguangjun voleva dire voler chiudere la conversazione, e fu per quel motivo che Lan Xichen se ne andò in silenzio. Lan Zhan tornò quindi a sedersi a gambe incrociate adagiando delicatamente Shiren sulle gambe. Le dita sfiorarono le corde del guqin, ma non riuscì a suonare; il dolore prese possesso sulla sua persona e iniziò a piangere. Non gli interessava mantenere il contegno; pianse ad occhi chiusi, lasciando che le lacrime gli solcassero le guance di prepotenza. Gridò. La sua mente si riempì di immagini, in cui Wei Ying gli moriva davanti per colpa sua. La seconda visione si era avverata, e per lungo tempo aveva temuto che il suo amore sarebbe morto di parto, ma non era stato così. Strinse i pugni e iniziò a singhiozzare, in un pianto che oramai aveva cominciato a fargli dolere gli occhi e la gola. Quando gridò di nuovo il nome di Wei Ying si zittì di colpo e guardò in basso: Shiren aveva la faccia bagnata di lacrime e muco del padre ed emetteva urla di disperazione. Lan Zhan prese un fazzoletto e le pulì il viso senza che questa smettesse di piangere.
<<Perdonami amore, sono un pessimo padre>>
La cullò, e poco dopo Shiren si addormentò con un'espressione di beatitudine sul viso. Quella visione fu un balsamo per Lan Wangji, che finalmente smise di singhiozzare e di piangere.
<<Devo essere forte per te>>

Dopo cena, Lan Xichen provvide ad evocare Nie Mingjue tramite la Magia dell'Evocazione, e non appena riconobbe la sua persona si sedette a capotavola. Nella sala da pranzo sedevano i neo Gran Maestri Jiang Cheng e Jin Mengyao, Lan Huan e Lan Zhan, in compagnia di Nie Mingjue e Nie Huaisang a distanza.
<<ZeWu-Jun, chiediamo ancora perdono per non aver accettato di venir lì di persona>> iniziò Nie Huaisang <<la nostra posizione alquanto fragile non ci permette di spostarci>>
<<Capisco e non preoccupatevi>> lo rassicurò Lan Huan <<ora che siamo qua tutti presenti possiamo iniziare questa riunione. Come ben sapete, la situazione è critica: le regioni Lan e Nie sono le uniche rimaste indipendenti dal potere di Wen Chao. La sua Jishu si basa sul controllo mentale e non c'è modo di scapparvi>>
<<Qual'è la tua proposta?>> chiese Lan Zhan
Lan Xichen sospirò rassegnato.
<<Propongo la resa>>
Bastarono tre parole perché Sandu Shengshou andasse su tutte le furie, sbattendo la mano sul tavolo.
<<Io non mi arrenderò mai a un bastardo Wen! Si è preso tutto di me: la mia terra, la mia casa, la mia famiglia! Come potrei arrendermi a lui?!>>
<<Sono d'accordo con voi>> disse Nie Mingjue <<Wen Chao è un'erba cattiva che va estirpata. La mia proposta è la seguente: unire le forze belliche Lan e Nie e sfidare l'esercito di Wen Chao mentre noi Gran Maestri lo affrontiamo uccidendolo. È lui il nostro obiettivo principale: morto lui il problema si risolve>>
<<È un mostro, ma non così idiota come vuole farci sembrare>> commentò Jin Guangyao <<non lascerà mai venir sopraffatto da noi. E poi non è detto che i soli eserciti Lan e Nie riescano a sconfiggere il suo>>
Bevve un sorso di tè e proseguì.
<<Suggerisco, prima di affrontarlo, di riprenderci la Torre della Carpa Dorata e Approdo del Loto, e con loro i rispettivi eserciti. Soltanto allora possiamo pensare ad un attacco diretto a Wen Chao>>
<<Che tattica proponete?>> domandò Lan Xichen
<<Imboscate, piccole incursioni su più punti, cose di questo tipo. Impiegheremo molto tempo, sono d'accordo, ma così facendo le perdite di vite umane saranno ridotte al minimo e riusciremo ad organizzare un esercito ben compatto e organizzato per quando sarà ora dello scontro finale>>
<<Sono favorevole alla vostra proposta>> disse Sandu Shengshou <<vorrei aggiungere anche un piccolo elemento: le voci. Se si divulgano voci false la struttura gerarchica Wen si indebolirà e vi saranno dei conflitti interni>>
Mentre discutevano sulla linea d'azione più adatta, la mente di Lan Wangji si isolò completamente. Tutti quei discorsi, sulle tattiche, sulla guerra...era troppo per lui. Si alzò e con una scusa se ne andò; non raggiunse Shiren nella sua stanza, bensì Wei Wuxian. Lui, Jiang Yanli e Jin Zixuan erano stati collocati in sale totalmente differenti, adibite con diverse decorazioni funebri e illuminate da candele e lanterne di carta. Lan Zhan entrò nella sala designata e si inginocchiò dinanzi a Wei Ying.
<<Aiutami, te ne prego>>