36 Il passato II: Il prezzo da pagare

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Lan Zhan si svegliò aprendo gli occhi lentamente. La luce era frivola e le ombre si agitavano al muoversi delle fiamme delle candele.
<<Oh, grazie al cielo stai bene>>
Lan Huan gli sorrise, seduto accanto a lui. Sembrava essersi ripreso da qualcosa di maligno.
<<Cos'è successo?>>
<<Hai rischiato di morire avvelenato e di perdere la gamba a causa di una Fenghuang Oscura, ma la buona notizia è che sia te che Nie Huaisang siete salvi. Ho chiamato Jiang Wanyin per curarvi; Nie Huaisang è sveglio e sta in biblioteca attualmente>>
<<Shiren e gli altri studenti? Come stanno?>>
Lan Xichen sospirò e si mise in piedi a contemplare la pioggia battente. Si era fatto di colpo più cupo.
<<Gli studenti più giovani stanno bene e sono a lezione, ma Shiren è dispersa>>
<<Come sarebbe a dire "dispersa"?>>
<<Ha dato ordine di portare in salvo te e l'erede Nie rimanendo sola con la creatura. La sua priorità era la vostra salvezza>>
Lan Wangji non ci vide più. Provò ad alzarsi con scarsi successi, rantolando per mettersi in piedi
<<Abbiamo già mandato una squadra di recupero fratello, non c'è bisogno che ti sforzi>>
<<Devo trovare mia figlia!>>
Lan Xichen lo immobilizzò con la schiena sul lettino e gli indicò il ginocchio fasciato.
<<Guarda qui. Comprendo appieno la tua preoccupazione, ma per come sei messo attualmente non riuscirai a fare un singolo passo>>
<<Ho già perso una persona a me cara>>
<<Lo so, ma renderai inutile i suoi sforzi se ti alzerai messo come sei ora>>
Il minore distolse lo sguardo, concentrandosi sulla pioggia via via più potente.

<<Eccola! È ancora viva?>>
<<Si sa com'è Lan Hui: l'erba cattiva non muore mai>>
<<Non la dovremmo nascondere? E se la trovassero?>>
<<Faremo finta di non averla vista>>
<<Ma Lan Shen!>>
<<Cosa c'è? Vuoi forse dire che ti piace essere comandato da una donna?>>
<<No ma->>
<<E allora andiamocene. Ho gli stivali pieni d'acqua>>

Shiren faticava a credere di essere stata abbandonata dai suoi stessi compagni, e nemmeno ci pensava ad illusione acustica. Incapace di muoversi, l'acqua peggiorava la situazione provocandole dolori acuti su tutto il corpo. Mugolando di dolore, aprì gli occhi e si mise seduta con non senza difficoltà, ma guardandosi bene vide solo orrore: i vestiti erano in buona parte bruciati e la sua stessa carne puzzava di bruciato. Con la mano destra provò a toccare la coscia, però si rese conto di non avere più le dita. Solo il pollice si era salvato, delle altre invece erano rimaste dei pezzi di carne fino alla nocca. Presa dallo shock, iniziò a tremare e scoppiò a piangere; in una pozzanghera sempre più grande vide come il suo intero corpo fosse carbonizzato, compreso il volto. Le ciglia e le sopracciglia erano assenti e solo i capelli si erano salvati. Non c'era parte del corpo che non fosse nera e dura, e più la pioggia diventava potente più sentiva dolore. La gamba sinistra era girata al contrario e vide il bianco del femore fuoriuscire dal ginocchio.
<<Merda...>>
Usò la spada per mettersi in piedi e usò un grosso ramo come bastone, poi mise l'arma nel fodero e recuperò la testa della fenice. Era troppo debole per volare con la spada, così fu obbligata a camminare, trascinandosi la gamba sinistra come un peso morto. Non c'era parte del suo corpo che non le dolesse; ogni passo era un verso di dolore, non solo per la sua condizione ma anche per tutte le cose che calpestava e che le procurasse piccole ferite. Soltanto allora si rese conto di non avere nemmeno le dita di entrambi i piedi; le dita erano solo rimasugli di carne con un pezzo d'osso che la aiutavano a camminare.
Arrivò a Meandri delle Nuvole la sera del giorno successivo; la residenza era illuminata da chissà quante lanterne e in giro non c'era anima viva. Osservò la gigantesca scalinata per accedere al complesso e tirò un sospiro.
Forza, un ultimo sforzo
<<Abbiamo un intruso all'ingresso!>>
Shiren si guardò in giro per capire cosa stesse accadendo; dalle spade scesero due giovani studenti Lan che riconobbe subito.
<<Hui, e Shen...>>
<<Lan Hui Ying? Ma non puoi essere tu!>>
La ragazza, seppur debolissima, puntò a Shen la spada alla gola.
<<Taci bastardo! Se credi che non ti abbia sentito...ti sbagli!>>
<<Ma cosa dici? Stai delirando!>>
<<Cosa sta succedendo qui?>>
Dalla cima della scalinata comparve il volto severo di Lan Xichen, che subito si allarmò alla vista di quell'intruso.
<<Non mi riconosci zio?>>
La ragazza scoppiò a ridere e iniziò a salire le scale trascinandosi la gamba e con in mostra la testa della fenice.
<<Non ho rischiato di morire per essere trattata come un'intrusa!>>
<<Shiren...?>>
<<Sì hai capito bene. Sono bruciata da cima a fondo, ho perso arti del corpo e ho una gamba morta appresso, e per cosa? Per questo!>>
Ancora a metà scalinata, lasciò la testa ai piedi del Gran Maestro, ancora sconvolto per cosa stava accadendo.
<<Ora pretendo di sapere come sta mio padre, che i miei sforzi non siano andati a->>
Si zittì. Dalle se spalle dello zio emerse Lan Wangji, vestito con una vestaglia ma con la gamba interamente fasciata. Leggeva nei suoi occhi spalancati puro terrore, il fiato corto e le spalle che tremavano. Ora che sapeva che suo padre era vivo, Shiren ebbe la sensazione di un peso in meno dalle spalle e svenne. Cadde all'indietro e la spada tintinnò al contatto con la pietra. E mentre gridavano il suo nome, da sotto la testa si sviluppò un lago di sangue.

Il cammino verso l'illuminazione ~WANGXIAN~Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora