19 Posizione di stallo

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Lan Zhan non perse tempo. La prima cosa che fece non appena il sole tornò a risplendere nel cielo fu mettersi in contatto con suo fratello grazie alla Magia dell'Evocazione: lo fece nel pomeriggio, da solo - tranne per Wei Ying - nella loro stanza nel Palazzo dell'Armonia, gentilmente offerta dal Gran Sacerdote. Com'era accaduto per Lan Xichen per contattare Wen Ruohan, comparve dinanzi ai suoi occhi un'ellisse sul quale si intravedeva il Gran Maestro Lan seduto nel suo studio.
<<Oh fratello, mi hai anticipato>> disse Lan Huan sorpreso
<<Abbiamo rimesso al suo posto la Luce dell'Equilibrio>>
<<Lo vedo infatti il cielo luminoso. Sono orgoglioso del vostro operato, ma ho bisogno di te, più che mai>>
<<Di cosa hai bisogno?>>
<<Del tuo aiuto. Le regioni Lan, Wei e Nie sono le ultime rimaste indipendenti e non ci vorrà molto che Wen Chao le attacchi>>
Lan Wangji sospirò; solo l'ovest della terra di Zhenxia era rimasto libero dalla tirannia di quel pazzo e come erede Lan era suo dovere quello di proteggere la sua casa, ma lo sguardo gli cadde inevitabilmente su Wei Wuxian. Quest'ultimo sapeva cosa voleva dire quello sguardo carico di preoccupazione; gli occhi parlavano di paura e ansia, paura di lasciare il suo partner da solo in un momento così. Fu quella la motivazione che spinse il Patriarca di Yiling a mettersi in piedi ed entrare nella conversazione.
<<Tuo fratello ha bisogno di te amore. Va da lui>>
<<E voi->>
<<Noi staremo bene! Non vedi in che bel rifugio ci troviamo?>>
<<Sono serio Wei Ying>>
<<E lo sono pure io. Andrà tutto bene, non sono solo: ci sono Jiang Cheng, Shijie e quei due fagiani Jin con me>>
Lan Zhan sospirò e guardò il fratello.
<<Parto tra poco. Sarò da te entro mezzanotte>>
<<Splendido. Stai attento lungo il viaggio, ci vediamo stasera>>
Fu Lan Xichen a concludere la riunione.

Dal momento in cui Hanguangjun raggiunse il fratello passò un mese, in cui cambiarono molte cose; innanzitutto la regione Wei venne conquistata dai Wen senza alcun tipo di resistenza - anche perché chi è che la stava sorvegliando? - e di conseguenza soltanto due erano le regioni rimaste in piedi: Lan e Nie. I primi avevano eretto un enorme scudo magico a cupola che proteggeva Gusu e Meandri delle Nuvole, invalicabile per qualunque intruso, i secondi invece si difendevano con violenti attacchi. L'esercito di Wen Chao si era diviso in due grandi schieramenti, nella speranza di schiacciare le due regioni in un abbraccio mortale: il primo era comandato da Wen Zhuliu e si era insediato nell'ex regione Wei con l'obiettivo di conquistare il territorio Lan - senza successo - il secondo invece nell'ex regione Jin, comandato dallo stesso Wen Chao, con lo scopo di insediarsi nella regione Nie. Idiota com'era, non aveva considerato le grandi capacità belliche dell'esercito, soprattutto dei suoi due comandanti, nonché rappresentanti del Clan Nie: il suo Gran Maestro, Nie Mingjue, era un guerriero spietato che aveva fatto rafforzare i confini con alte mura e aveva combattuto in prima persona con ferocia, mentre il suo erede, il fratello minore Nie Huaisang, era un incapace guerriero ma un grande ingegnere militare. Era lui stesso l'inventore delle spietate armi con cui l'esercito non solo difendeva i confini ma riusciva a commettere stragi di Wen, armi che andavano dalle sciabole comuni a mostri di metallo comandati a distanza. In quella situazione così complessa, una sera Wen Chao, bello comodo nel suo salottino con due prostitute, ricevette da un luogotenente l'ennesima triste notizia:
<<Signore, uno dei nostri squadroni è stato massacrato dall'esercito Nie a nord. Non è riuscito ad entrare nei confini>>
La spensieratezza del momento svanì.
Il Gran Maestro Wen lanciò contro il muro della sua residenza temporanea una bottiglia piena di liquore, facendo scappare terrorizzate le donne.
<<Siete dei incapaci! Com'è possibile che i miei soldati siano così deboli?!>>
<<Ma mio signore! Stiamo parlando della famiglia Nie! Pure quel cagasotto di Nie Huaisang è responsabile della strage dei miei uomini, colpa delle sue armi mostruose!>>
Wen Chao si dovette sedere per non scoppiare di rabbia per l'ennesima volta.
<<E le spie? Hanno fatto il loro lavoro?>>
<<Di loro sono tornate solo le teste mozzate signore>>
<<E dell'esercito a sud? Si sa qualcosa?>>
<<Anche Wen Zhuliu sta avendo difficoltà signore. I Lan hanno circondato la residenza e la capitale con uno scudo invalicabile, mentre nel resto della regione scoperta si sono sparpagliati migliaia di guerrieri Lan che ammazzano i nostri senza pietà. Di fatto nemmeno la regione Lan la riusciamo ad invadere>>
Il capo recuperò da una botte un'altra bottiglia di liquore e ne tracannò metà in un colpo solo.
<<Chiama quell'idiota di mio cugino>>
<<Sissignore>>
Il sottoposto se ne andò, sostituito dopo mezz'ora da un altro giovane combattente Wen. Aveva forse un paio d'anni in più del cugino ma ne dimostrava meno; i suoi occhi chiari esprimevano dolcezza e galanteria, vestito con la divisa del Clan con un adorabile decorazione floreale sulla fascia centrale.
<<Wen Qionglin, ti sto per affidare la missione più importante della tua inutile esistenza>>
<<Di cosa si tratta?>>
Wen Chao lo invitò ad accomodarsi davanti a lui.
<<Sai, Wen Ning, che siamo in una posizione di stallo vero?>>
<<Sì, me ne avevi accennato>>
<<Ecco. Sai cosa può smuovere una situazione simile?>>
<<Una resa?>>
<<Esatto! E come si porta il nemico alla resa?>>
<<Sconfiggendolo in battaglia?>>
<<O...con un accordo>>
Wen Ning temette di sapere dove il suo cugino voleva andare a parare.
<<Sai>> parlò Wen Chao <<Wen Zhuliu mi ha accennato al fatto che gli eredi Jin, Jiang, Lan e il Gran Maestro Wei siano sotto la custodia del Gran Sacerdote al Palazzo dell'Armonia da un mese>>
<<Me lo avevi raccontato durante una cena se non erro>>
<<Vedi che quando vuoi sei pure sveglio? A ogni modo, allora non mi interessava perché volevo subito conquistare le regioni rimanenti, ma data la situazione di stallo che si è creata...>>
Si alzò e versò del liquore in un bicchierino per il sottoposto.
<<Sarai a capo di una spedizione, e il tuo obiettivo sarà solo uno: andare al Palazzo dell'Armonia e rapire quei stronzetti. Saranno degli ostaggi dal valore inestimabile>>
Wen Qionglin rifiutò il liquore e disse con fermezza:
<<Wen Chao, lo sai anche te che quella zona è inviolabile e sacra>>
Wen Chao gli tirò i capelli all'indietro e gli puntò un pugnale alla gola.
<<Con la sacralità mi ci pulisco il culo. Non obbligarmi ad ucciderti, sei il mio solo parente rimasto dopotutto. Tu andrai in quel cazzo di palazzo e prenderai come ostaggio i suoi ospiti. Agisci come ti pare e piace, ma non accetto alcun fallimento chiaro? O dovrò fare una visitina a tua sorella>>
Wen Ning trattenne le lacrime e disse:
<<Non farle del male ti prego. Farò quello che mi ordinerai di fare>>
<<Meraviglioso>> mise il pugnale nella manica e lasciò andare i capelli del cugino <<beviti il liquore e vai a riposare. Partirete domattina all'alba>>
Wen Ning deglutì a vuoto e in sorso bevve il liquore offritegli. Fece molta fatica a non vomitare.

Il cammino verso l'illuminazione ~WANGXIAN~Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora