31 Non sei un mostro

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Jiang Cheng uscì dall'infermeria solo il mattino seguente con un'espressione cupa, gli occhi infossati dalla stanchezza. Wei Wuxian era seduto nel corridoio in attesa, e non appena il Gran Maestro lo vide gli diede un forte schiaffo in faccia.
<<Animale! Come hai potuto farle del male in quel modo?!>>
Il fratellastro si ritrasse dalla sberla, sussultando per il dolore ma senza emettere alcun suono.
<<Jiang Cheng io... non so cosa mi sia successo...>>
Si guardò i piedi, vergognandosi di sé stesso per aver ferito Shiren.
<<Avresti potuto ucciderla cazzo! Era indifesa e l'hai comunque attaccata quasi uccidendola! Che razza di mostro sei diventato?!>>
Wei Wuxian tremò sotto il suo sguardo, il senso di colpa e il disprezzo per se stesso lo travolgevano con la forza di un uragano. Jiang Cheng non lo aveva mai visto così vergognato di sé stesso e così vicino al piangere.
Che stracazzo ti succede?
Girò bruscamente la testa al suono di passi che si facevano via via più vicini.
<<Hanguangjun>>
Mentre Lan Wangji si avvicinava, poté vedere la tensione nella sua postura e l'espressione cupa sul suo viso. Era stato chiamato nel cuore della notte da un messaggero Jiang, ma non sapeva se era stato informato sulle condizioni di Shiren o meno.
<<Cos'è successo qui?>>
Resosi conto che non era stato informato al cento per cento, ,Jiang Wanyin puntò un dito contro Wei Ying.
<<Abbi il coraggio di parlare. Io devo sistemare il caos che tu e i tuoi zombie ambulanti avete provocato>>
E detto ciò, si voltò e se ne andò, lasciando Wei Wuxian solo con Lan Wangji e il suo senso di colpa. Il Patriarca di Yiling deglutì a fatica, la sua gola improvvisamente secca e stretta da un cappio invisibile. Alzò timidamente lo sguardo verso di lui, notando la linea cupa della sua mascella e il lampo di rabbia nei suoi occhi. Aveva paura del suo stesso marito.
<<Io... non so cosa mi sia preso...>>
<<Un messaggero Jiang mi ha detto che hai attaccato Approdo del Loto con un esercito di morti ambulanti. È vero?>>
Il volto di Wei Ying bruciò di vergogna.
<<Sì, è vero>>
Chinò la testa, vergognandosi di sé stesso per aver messo Jiang Cheng e tutti gli altri in pericolo in quel modo. La sua voce usciva come un sussurro.
<<Non ho scuse>>
<<E Shiren? Cosa le è successo?>>
Il volto di Wei Ying si contorse dal dolore e si morse il labbro per non piangere.
<<Io... non volevo farle del male>>
Abbassò lo sguardo sulle sue mani tremanti, incapace di incontrare gli occhi di Lan Zhan. Questo, conscio di quello che poteva essere successo se ne uscì con un:
<<Voglio vederla>>
Wei Wuxian annuì. Condusse il marito in un angolo appartato dell'infermeria dove Shiren era distesa su un letto, il suo corpo avvolto in bende. La sua pelle era pallida e c'erano cerchi scuri sotto gli occhi dovuti alla perdita di sangue. Wei Ying osservò Hanguangjun avvicinarsi al letto.
<<Ha un'arteria recisa>> disse, con la voce spezzata <<l'ho colpita con la spada... non volevo...>>
Il suo cuore soffriva alla vista della fragile forma della bambina. La madre si sedette dall'altra parte del letto e si allungò per prendere la mano di Shiren, le dita tremavano mentre le sfiorava il dorso del palmo.
<<Shiren, mi dispiace così tanto. Non ho mai avuto intenzione di ferirti>>
Le premette le labbra sulla fronte.
<<Per favore, perdonami>> sussurrò, con la voce appena udibile <<farò di tutto per farmi perdonare>>
I suoi occhi si riempirono di lacrime mentre la guardava, desiderando di poter riportare indietro il passato. Mentre il marito piangeva, Lan Wangji rimase ad osservarlo con tristezza; sapeva che Wei Ying non avrebbe mai fatto intenzionalmente del male a sua figlia, e lì si rese conto di quanto fosse davvero pericoloso Chenqing.

Mentre la notte avanzava, le palpebre di Shiren si aprirono. Ansimò leggermente, osservando l'ambiente circostante prima di concentrarsi sul viso di Wei Ying, seduto accanto a lei da chissà quante ore.
<<Mamma...>> sussurrò, la sua voce appena udibile
Il cuore di Wei Wuxian balzò in gola quando vide la figlia aprire gli occhi.
<<Shiren!>> esclamò, mentre le lacrime gli rigavano il viso
Si allungò per scostarle una ciocca di capelli dalla fronte, la voce tremante per l'emozione. Lan Wangji si svegliò dal suo pseudo pisolino e tirò un sospiro di sollievo quando vide la figlia sveglia.
<<Mi dispiace così tanto per tutto quello che ho fatto>> ammise Wei Wuxian a lei <<non ho mai avuto intenzione di farti del male>>
Tirò su col naso, asciugandosi le lacrime che cadevano sulla sua mano. Shiren gliela prese e la accarezzò, guardando la madre negli occhi.
<<Non sei un mostro, sei la mia mamma>>
Il cuore di Wei Ying soffrì al tocco della sua mano, un mix di emozioni che inondavano i suoi sensi in una complessa ragnatela di emozioni. La guardò negli occhi, sperando che  potesse vedere la profondità del suo rimorso e del suo amore per lei. Shiren sorrise e gli baciò la mano. La madre si sciolse alla vista del suo dolce sorriso e del tenero bacio, così tenne la mano vicina al petto, sentendo un senso di pace che lo pervadeva.
<<Ti voglio bene Shiren>>
Shiren sussurrò un anch'io prima di addormentarsi sorridendo. Wei Ying guardò Shiren chiudere gli occhi, un sorriso contento sul viso mentre le teneva la mano. Restò al suo fianco tutta la notte, non volendo lasciarla andare nemmeno per un momento. Lan Wangji baciò il marito sulla tempia, rammentandogli con lo sguardo che adesso Shiren stava bene.

Il cammino verso l'illuminazione ~WANGXIAN~Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora