capitolo 32

89 1 0
                                    

Jelena pov's

Mi fa tremendamente male la schiena, credo proprio di essermi addormentata sul divano mentre cercavo di rimanere vigile aspettando il ritorno di Asher. Ho una terribile sensazione. Alzo lo sguardo verso l'orologio appeso alla parete e strabuzzo gli occhi notando che ore sono. Le 4 del mattino e lui non è ancora tornato

Asher dove sei ?

Proprio quando sto per perdere ogni speranza, la serratura della porta mi fa scattare in aria.
Lo guardo entrare dalla porta e un tremendo odore arriva proprio sotto il mio naso.

"dove sei stato ?" si gira nella mia direzione sorpreso di trovarmi ancora sveglia e capisco che qualcosa non va quando cerca di evitare il mio sguardo guardando altrove

"va a dormire" mi liquida severamente andando in cucina ma non gli do ascolto e mi alzo per seguirlo  

"Asher, rispondimi" mi blocco davanti a lui quando grazie alla luce accesa vedo le condizioni in cui si trova

Ha il labbro spaccato così come il sopracciglio, lo zigomo invece è gonfio e violaceo. Abbassando lo sguardo trovo la sua maglietta piena di sangue e le nocche delle mani completamente lacerate

"cosa è successo ?" domando impaurita avvicinandomi a lui ma si allontana velocemente e malamente

"va di sopra, non te lo ripeterò più" mi minaccia guardandomi negli occhi con collera, vuole spaventarmi. Ma io non ho paura, non di lui

"altrimenti ?" lo provoco alzando la testa a mo di sfida e questo gesto sembra farlo incazzare più di prima

Si avvicina pericolosamente a me, ma non indietreggio mantenendo il suo sguardo di fuoco. I nostri visi sono a un palmo di distanza e da qui la puzza si intensifica facendomi storcere il naso. Lui sembra notarlo e nel suo sguardo identifico una nota di timore mentre si allontana leggermente

Cosa diavolo ha combinato, questo non è un odore qualunque. È la puzza di un corpo in putrefazione. Sa di morte.

"cosa hai fatto ?" la voce mi esce in un sussurro e incapace di guardalo negli occhi fisso la sua maglietta sporca di sangue. Sangue che però non è suo. Non risponde e sembra che non ne abbia neanche l'intenzione.

"DIMMELO" la paura prende il sopravvento impedendomi di stare calma. Temo per la sua risposta

"ho ucciso una persona" la sua voce calma mi mette i brividi e il mio corpo involontariamente fa un passo indietro. Alzo lo sguardo sperando si tratti solo di uno scherzo, ma la conferma che è tutto vero arriva, come una secchiata d'acqua gelida, quando estrae la pistola da dietro la schiena.

"c-chi" balbetto indietreggiando ancora di un passo

"non ha importanza" punta i suoi occhi nei miei ma non riesco a mantenere lo sguardo. Sono sconvolta, non posso credere che sia capace di uccidere e fare finta che niente sia successo.

Senza rendermene conto sento gli occhi sempre più umidi e il tremolio alle mani si intensifica.
Una domanda mi sorge spontanea. Perché
Perché togliere la vita a una persona, perché compiere quest'atto estremo e imperdonabile

"non ho avuto scelta" sembra leggermi nel pensiero tentando di avvicinarsi ma incapace di fare altro indietreggio. Non riesco a guardarlo figuriamoci a stargli vicino.

Asher sospira pesantemente mettendosi le mani fra i capelli e poi con una scatto disumano tira un pugno al muro. Sussulto e uno strillo inevitabile esce dalla mia labbra. Da quando l'uomo che amo è così ?Quando è diventato un mostro ?

"i-io non mi sono innamorato di questo" lo indico inorridita rabbrividendo quando noto il buco creatosi sul muro
"io non voglio questo per il mio futuro"

"Cosa vuoi dire ? Gigi, credimi, non c'era altra scelta"

________

Asher pov's

"i-io non mi sono innamorata di questo" mi indica rabbrividendo per il timore che ha nei miei confronti. Ed è come si mi avessero appena accoltellato proprio dritto al cuore
"io non voglio questo per il mio futuro" un'altra coltellata, quella più dolorosa.

Non riesco a sopportare il suo sguardo, non riesco a guardarla tremare impaurita.
Ha paura
Di me

Io non posso perderla, è l'unica cosa che riesce a tenermi in vita. Lei mi ha salvato senza nemmeno rendersene conto. Ma adesso, con quello sguardo, mi sta lacerando l'anima. Mi sta uccidendo lentamente e nel modo più doloroso che esista

Mi sta odiando

"Cosa vuoi dire ? Gigi, credimi, non c'era altra scelta"

"C'è sempre un'altra scelta alla morte, sempre" mi guarda con occhi vuoti e arresi, come se davanti a lei ci fosse il diavolo in persona. Il diavolo che ormai non ha più possibilità di redimersi

Sento l'aria mancarmi dai polmoni quando mi volta le spalle andando via. Sento un boato scoppiarmi nella testa e privo di tutte forze finisco con le ginocchia sul pavimento mentre fisso il vuoto. Il vuoto che ha lasciato lei, per colpa mia.

Se ne andata, per colpa mia. Ha paura di me, per colpa mia. L'ho persa, forse per sempre, solo per colpa mia

E per la prima volta dopo tanto tempo, lacrime amare solcano sui miei occhi bagnandomi le guance. Piango come quel bambino che 10 anni fa ha perso i suoi genitori. Quel bambino che è sempre stato solo.

Solo lei è riuscita a farmi sentire meritevole d'amore. E io cosa ho fatto ?
L'ho portata a odiarmi
L'ho persa per sempre. Anche se un giorno dovesse perdonarmi, non riuscirebbe più a guardarmi con gli stessi occhi e io non dimenticherò mai il suo sguardo terrorizzato. Io le faccio schifo

Sono un abominio, una falla.

BelieveDove le storie prendono vita. Scoprilo ora