capitolo 16.2

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IN QUESTO CAPITOLO CI SONO SCENE ESPLICITE

Jelena pov's

"mai" sussurra stampando un veloce e caldo bacio sulle mie labbra rosee

Mi stacco leggermente da lui udendo la campanella che indica la fine della prima ora e l'inizio della seconda.

"non ho la minima voglia di stare altre 5 ore rinchiusa in quel posto" mi lamento indicando la struttura della NY mentre sbuffo non avendo altra scelta se non andare a studiare.

"possiamo non entrare e andare a casa mia" propone avvicinando nuovamente le sue labbra alle mie

Vorrei tanto farlo ma se Marcus nota l'assenza vorrà delle spiegazioni e in quel momento non saprò che inventarmi

Però è raro trovare un momento in cui possiamo stare da soli lontano da occhi indiscreti

Ma sti cazzi. La vita è una sola.

"ci sto, andiamo" rispondo facendo un sorriso sincero mentre noto i suoi occhi illuminarsi.

Mi prende la mano e insieme ci avviciniamo alla sua macchina nera opaca. Salgo in macchina e mi giro a guardarlo mentre fa la stessa cosa, si gira e mi sorride. Acende l'auto per poi partire e mettere una mano sulla mia gamba, che stavolta non respingo.

Capisco che stava pensando la stessa cosa quando alterna lo sguardo dai miei occhi alla sua mano e istintivamente rido mentre lui torna a guardare la strada con addosso il suo solito sguardo furbo.

Mi farà perdere la testa

Una volta arrivati davanti la sua abitazione mi oltrepassa per poter aprire la porta e infine farmi accomodare all'interno dove tutto era come lo ricordavo.

Ogni volta che sono stata in questa casa io e Asher abbiamo litigato. Spero che questa volta non accada

"hai fame ?" mi domanda appoggiando le chiavi sul tavolino in legno

"no, ho già fatto colazione a casa" mento mentre lo osservo togliersi il giubotto in pelle

"mhh" mormora non molto convinto mentre assottiglia gli occhi liberandosi completamente dell'indumento per poi appoggiarlo nell'attaccapanni

"mi spieghi perché hai questo timore del cibo ?" chiede in modo dolce mentre si avvicina accarezzandomi una guancia

Non so se sono pronta ad aprirmi con lui su questo argomento

"a cosa ti riferisci ?" domanfo facendo finta di niente mentre mi irrigidisco e di conseguenza distolgo lo sguardo dai suoi occhi neri

"hai una specie di trauma, ormai ti conosco, e noto il tuo sguardo ogni volta che hai un piatto davanti. Sembri terrorizzata" conclude facendomi capire a cosa si riferiva nello specifico mentre si siede sul divano invitandomi a fare lo stesso

Mi accomodo sopra le sue gambe e sbuffo non sapendo da dove inziare. Mi fido di lui ed è lecito che voglia scoprire più cose su di me ma non so se io sono pronta a fargli vedere questo mio lato di cui sono a conoscenza solo i miei amici.

"non saprei come farti capire quello che sento" ammetto guardandolo negli occhi alla ricerca di un aiuto

"parti dall'inizio" dice secco sistemandosi meglio sul divano cosicché entrambi fossimo in una posizione comoda

"l'inizio ha un nome e un cognome: Blake Mc Call" inzio il mio discorso ma devo interromperlo subito appena noto la faccia di Asher contorta ma poco dopo si ricompone facendomi cenno di continuare

"prima di conoscere Blake stavo con un'altro ragazzo, con lui era tutto perfetto, lui mi faceva sentire perfetta e unica al mondo. Quando è finita per me è stata dura, tant'è che sono finita dallo psicologo per depressione, non uscivo più di casa e per un periodo di tempo ho frequentato la scuola a casa. Dopo otto mesi degli esperti che mi seguivano quando ero sotto cura hanno consigliato a mio padre di scrivermi nuovamente a scuola e così fece. Dutrante un'ora buca sono andata in cortile per prendere un po d'aria, quel silenzio straziante mi ha fatto immergere nei miei pensieri e subito la mia mente è ritornata al passato; mentre ero nel pieno di una crisi Blake si è seduto al mio fianco e mi ha consolata, mi è sempre stato affianco anche nei giorni seguenti. Mi sono fidata ma lui voleva solo approfittarsi di me, questo era il suo unico scopo. Mi ha illusa che fosse una persona che tenesse a me e volesse stare al mio fianco. Durante la nostra relazione mi insultava insieme ai suoi amici dandomi della balena, della cicciona e una volta è arrivato a dirmi che sarei morta di infarto per quanto ero in sovrappeso. Mi alzava le mani così sarei andata in ospedale e avrei mangiato "sano". D'allora non riesco più a vedere gli alimenti con gli stessi occhi ma quello che fa più male è saper di aver tradito Asthon con un essere spregevole che ha marchiato per sempre tutto quello che Asthon amava di me" racconto senza versare nessuna lacrima, questa storia mi fa talmente male all'anima che neanche le lacrime possono esprimere il mio dolore. Piangere sarebbe poco per quello che mi porto dentro da ormai un'anno

Asher non dice niente, è come se fosse in uno stato di trance mentre assimila tutte le informazioni che gli ho fornito
Alza nuovamente lo sguardo su di me e fa l'unica cosa di cui ho veramente bisogno. Mi stringe forte a se mentre mi accarezza i capelli.

Non ho bisogno delle parole pietose, ho bisogno di affetto, di sentire le persone vicine a me.

"ti aiuterò io a sistemare questa situazione, da ora in poi a te ci penso io" sussurra nel mio orecchio con voce roca e finalmente mi sento a casa, al sicuro dal mondo crudele dove la gente non aspetta altro che vederti crollare

Si allontana per potermi baciare e a quel contatto il mio corpo riceve una scintilla di pura passione.

Approfondisco il bacio che si fa sempre più spinto e mi metto a cavalcioni su di lui mentre le sue mani scivolano su tutto il mio corpo per poi soffermarsi sulle natiche ricoperte dal tessuto dei jeans che prontamente inizia a sbottonare, faccio lo stesso con la sua maglietta alzandola fino a levarla completamente così da mettere in mostra il suo addome scolpito.

Capovolge la situazione adagiando il mio corpo sulla superficie del divano mentre si sistema tra le mie coscie. Abbassa i miei jeans fino alle caviglie sbarazzandosi di essi poi ritorna a baciarmi mentre le sue mani si addentrano sotto la mia felpa e arrivano ai seni stringendoli a coppa. Alzo il busto capendo le sue intenzioni e velocemente mi sfila la felpa iniziando a baciarmi una parte del collo in cui si sofferma, si abbassa nuovamente ai seni e inarco la schiena aiutandolo a levare il reggiseno.

Si prende un attimo per regolarizzare il respiro e guardare ogni parte scoperta del mio corpo. Ne abbiamo già parlato ma sono sicura che il mio corpo è pieno di difetti e non mi piace esporli soprattutto a lui. Cerco di comprirmi con le braccia ma lui mi ferma

"non coprirti, sei bellissima" mormora con voce rude provocando in me mille brividi

Mi aggrappo a lui appoggiando le braccia sulle sue spalle e intrecciando la mani mentre si butta a penso morto su di me adagiando il suo corpo al mio mentre unisce le nostre bocche vogliose

"mi fai impazzire" dice tra un bacio e l'altro

"anche tu" ammetto di rimando mentre arrossisco

Si sbottona i pantaloni buttandoli a terra affianco a noi mentre pesca un preservativo dalla tasca che tiene tra i denti mentre sfila prima le mie mutandine e poi le sue mettendo in risalto la sua erazione. Strappa la plastica blu con i denti per poi infilarsi il preservativo e guardarmi negli occhi per avere il permesso che gli concedo annuendo.

Si sistema meglio tra le mie gambe per poi muovere il bacino in avanti lentamente e subito una sensazione di piacere si fa spazio nel basso ventre. Insitivamente gemo agrappandomi alle sue spalle mentre i suoi movimenti si fanno sempre più veloci e piacevoli

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