The First Step 13.3

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Jelena POV

La campanella suona indicando una nuova giornata e io mi guardo intorno: i corridoi sono affollati di studenti che si accalcano prima della prossima lezione. L'atmosfera è strana, come se tutti stessero cercando di proseguire, ma nessuno stia davvero andando avanti. L'assenza di Annica pesa ancora su ognuno di noi, anche se cerchiamo di agire come se nulla fosse cambiato.

"Gigi, tutto bene?" Mi interrompe la voce di Maya, che si avvicina a me con uno dei suoi sorrisi forzati.

"Beh, insomma..." rispondo con un mezzo sorriso, "è una di quelle giornate, sai com'è."

Maya annuisce, lanciando un'occhiata a Asher che si allontana verso la sua aula. "Capisco. E... come sta Asher?"

Il suo sguardo è più preoccupato del solito, come se volesse sapere se lui stia davvero lottando o se stia cercando di apparire più forte di quanto non sia.

"Sta cercando di rimettersi in piedi," rispondo, cercando di essere onesta senza sembrare troppo invadente. "Ma penso che lo stia facendo nel suo modo. È più... umano, se ci pensi."

"Umano, eh?" Maya sorride lievemente. "Allora è un buon segno."

Non dico altro, ma sento che in qualche modo anche Maya sta cercando di fare i conti con quello che è successo. Non abbiamo mai parlato davvero di Annica, ma tutti sappiamo cosa ha significato per noi.

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Asher POV

La scuola è un labirinto che sembra non avere via d'uscita. Le lezioni sono solo rumore di sottofondo mentre cerco di concentrarmi. Il dolore che ho dentro mi consuma lentamente, ma non lo lascio mai emergere. Devo essere forte, non per gli altri, ma per me stesso.

Quando arrivo in aula, Logan è già seduto al suo posto, fissando il banco con un'espressione che non riesco a interpretare. Da quando Annica è morta, Logan è un'altra persona. Non che fosse un santo prima, ma ora c'è una freddezza in lui che mi fa paura.

Mi siedo al mio posto e cerco di non guardarlo. Non abbiamo bisogno di parole in questo momento, ma una parte di me vuole capire come sta. Se anche lui sta lottando come me.

"Non è che voglio fare il psicologo," mi dice improvvisamente Logan, alzando lo sguardo da sotto le sue palpebre, "ma... hai intenzione di continuare a fare finta che non stia succedendo niente?"

Non so cosa rispondere. Le parole sembrano inutili, come sempre. "Cosa vuoi che faccia, Logan? Parlare?"

Lui scuote la testa e sorride, ma non è un sorriso che riconosco. "Spero solo che tu non pensi di essere il solo ad aver perso qualcuno."

Le sue parole sono dure, ma c'è qualcosa che le rende anche incredibilmente vere. Siamo tutti persi. E non c'è una via facile per ritrovare noi stessi.

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Jelena POV

La giornata prosegue in una nuvola di pensieri. Quando la campanella suona di nuovo, ci dirigiamo verso l'uscita, ma qualcosa mi trattiene. Non è solo la solita voglia di stare insieme a Maya o Joshua. Non è solo un altro giorno a scuola. È un giorno in cui Asher è diverso. E io sono diversa. C'è un cambiamento che non posso ignorare.

"Gigi!" Mi chiama Maya da dietro. "Vieni, ti aspettiamo!"

Maya, Jace, e gli altri mi stanno aspettando sotto il portico. La giornata si fa più fredda, il cielo sopra la scuola si tinge di grigio. Ma non è la pioggia che mi fa sentire più pesante. È quella strana sensazione di essere sospesi tra il passato e il futuro, senza sapere dove andare.

Mi giro un'ultima volta verso Asher, che si è fermato davanti all'entrata della scuola, guardando il vialetto come se stesse cercando qualcosa o qualcuno. La sua solitudine mi colpisce ancora di più adesso, ma non so cosa fare per aiutarlo.

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