capitolo 12.1

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i capitoli 9, 10, 11 sono stati accidentalmente cancellati

Jelena pov's

"ragazzi smettetela, state dando spettacolo" interviene Enzo il padre di Maya per poi essere raggiunto da sua moglie Karim

"Marcus ragiona ! se fai andare via Gigi la manderesti in pasto ai lupi, tutti quei giornalisti fuori non aspettano altro" ritenta Amanda rivolgendosi a mio padre. Con lei ho sempre avuto un rapporto stupendo, la reputo quasi come una mamma. Quando ero piccola e Marcus se ne andava in giro per il mondo, lei veniva a prendere me e Jace per portarci a casa sua e non lasciarci mai soli. È una bravissima donna.

"Amanda smettila e fatti gli affari tuoi" ribatte suo marito con riprovero. Paul è l'opposto di Amanda, è sempre stato spregevole anche nei confronti di suo figlio. Joshua mi ha raccontato aneddoti a dir poco raccapriccianti.

"Paul dovresti stare attento tu al tono con cui ti rivolgi a tua moglie" lo rimprovera Lara la madre di Madison. Lara ha una campagna per i diritti delle donne e si batte da anni per questa tematica. Non ne lascia mai passare una a Paul che si rivolge sempre in malo modo alla povera Amanda.

"vai mamma distruggi sto coglione" sento sussurrare Madison a Lara che poco dopo le fa l'occhiolino. Quelle due hanno un rapporto madre e figlia stupendo, che io posso solo continuare a sognare per il resto della mia vita.

"ripeto che se Gigi va via, noi andiamo con lei. O tutti o nessuno" ribadisce Maya mettendo in difficoltà mio padre. Come può arrabbiarsi con me solo per aver difeso la mia privacy ?

"tranquillo Marcus non sforzare il tuo povero cervello, me ne vado da sola" dico velenosa per poi prendere il cappotto e andare via dal locale ma prima di uscire vengo fermata. Spero con tutto il cuore che sia mio padre pentito

"noi veniamo con te" continua Joshua sgretolando le mie speranze di avere un padre degno di essere chiamato cosi.

"assolutamente no Joshua, voi dovete restare qui e farli impazzire il doppio di quello che sarei riuscita a fare io"

"va bene, ti vendicheremo soldato" esclama facendomi scoppiare in una sonora risata. Lo saluto con un abraccio per poi uscire dalla porta posteriore per riuscire a salvarmi da quei stupidi giornalisti

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Sto camminando per tutta Manhattan da circa mezz'ora, sono stanca, mi fanno malissimo i piedi, è notte fonda e non ho la più pallida idea di dove cazzo mi trovi. Ma ciò non mi ferma dal camminare a vuoto senza una meta precisa.

Prendo il telefono per capire in quale parte del modo sia finita ma essendo molto fortunata, non c'è campo. Nell'esatto momento in cui rimetto il telefono nella borsetta sento i fari di una macchina proprio dietro le mie spalle.

Comincio a camminare più veloce senza girarmi in direzione dell'auto che sono abbastanza convinta mi stia seguendo. Perché cavolo non ho chiamato un taxi ?!

Ho seriamente paura mi possa succedere qualcosa. Aumento sempre di più il passo cercando di arrivare almeno in un posto dove non sia sola.

Il cuore pulsa velocemente contro la cassa toracica, mentre le mani cominciano a tremare.

Quando indravendo un bar inizio a vedere una speranza e quando sto per iniziare a correre, sento il sonoro clacson dell'auto. Mi blocco sul posto terrorizzata, è finita, mi uccideranno per poi bruciare il mio cadavere e buttare le polveri in mare

"vuoi in passaggio" mi chiede ridacchiando

"pensavo fossi un maniaco cazzo, ho perso 10 anni di vita. Vai a fanculo Asher" urlo incazzata anche se dentro di me sono molto più sollevata e sto esplodendo dalla gioia per non morire giovane

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