capitolo 17.1

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Jelena pov's

Io e Asher siamo distesi sul divano mentre lui mi accarezza i capelli.  Intorno a noi c'è un silenzio rilassante e desidero che questo momento duri per sempre.

Chiudo gli occhi beandomi di questa quiete ma il rumore della serratura mi fa sobbalzare e immediatamente guardo Asher, ma dal suo sguardo deduco che sia più spaesato della sottoscritta

"non fare rumore" sussurra al mio orecchio con tono preoccupato mentre mi tappa la bocca con la mano da cui mi divincolo velocemente

"che cazzo sta succedendo Asher ?" domando in panico e senza dar retta alla sua richiesta di non emettere suoni

"stai zitta cazzo" mi ammonisce duro serrando la mascella e dentro di me sento rompersi qualcosa dinuovo

"l'ultima volta che ero in questa casa un ragazzo è piombato qua con una pistola, un oggetto che ti toglie la vita" ribatto a denti stretti

Prima che potesse rispondere la porta si apre mostrando quattro sagome diverse. Pero non riconosco nessuno dato che tutte le luci sono state spende poco prima dal ragazzo al mio fianco

"ASHER DOVE CAZZO SEI ?" strilla una voce femminile molto familiare e dal sospiro di sollievo di Asher capisco che non morirò oggi

I passi si fanno sempre più vicini e finalmente riesco a intravedere Demi nonostante la poca luce

"vi siete divertiti" deduce guardando i nostri corpi attaccati

"cazzo" impreco ricordando di essere nuda mentre cerco di coprirmi il più possibile con la coperta

"vestitevi e raggiungeteci in cucina, ci sono novità su Adam" dice prima di dileguarsi nella stanza accanto

Vorrei chiedere ad Asher chi è Adam ma sono arrabbiata con lui per come mi ha trattata. Non mi è piaciuto per niente il suo atteggiamento soprattutto per quello che è sucesso prima. Certe volte mi ricorda Blake e non è una cosa positiva

Prima che possa dirigermi in cucina mi blocca la vita con le braccia facendomi voltare verso di lui

"tu non devi ascoltare" mi ordina senza guardarmi in faccia

"mi stai invitando ad andarmene ?" chiedo in modo tagliente e senza fra trasparire alcun tipo di emozione se non la rabbia

"no Gigi, ti accompagnerò io appena avrò finito" spiega cercando di strare tranquillo ma dati i numerevoli sbuffi capisco che contenersi e più forte di lui 

"non ti fidi di me ?" domando diretta, senza far troppi giri di parole e far perdere tempo a entrambi

"mi fido, ma non devi intrometterti nella mia vita" alza la voce facendomi rimanere di sasso per qualche secondo

"ma vaffanculo" urlo spazientita mentre afferro lo zaino per poi uscire dalla porta ma non prima di averla sbattuta violentemente

Lo odio, ha appena rovinato tutto

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"buongiorno bellezza" mi saluta Maya piombando in camera mia e accendendo la luce

"dio spegni la luce" mi lamento coprendo i miei poveri occhi

"non se ne parla signorina. Ora ti alzi da questo letto e vai a farti una bella doccia, i nostri genitori hanno organizzato una serata di beneficenza al Palace Hotel" spiega aprendo anche le finestre per far cambiare l'aria mentre io sbuffo sonoramente

Non ho voglia di partecipare a queste serate per ricchi snob ma soprattutto non ho voglia di rivedere mio padre. Non torna a casa da due settimane e non si è nemmeno fatto sentire per sapere se siamo vivi o morti.

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