Jelena pov's
Lui mi prende la mano, intrecciandola con la sua, e ci posa sopra un casto bacio. Una serie di brividi percorrono il mio corpo, facendomi sentire stranamente vulnerabile. Non ho ancora capito con chiarezza cosa provo per Asher, ma posso giurare che nessuno mi ha mai fatto sentire così, neanche con i gesti più semplici.
Tranne una persona, lui, Ashton
"Occhio a non innamorarti di me," scherza lui, strappandomi una risatina.
"Non c'è pericolo. L'amore non esiste," ribatto, staccando la mia mano dalla sua, ma lui prontamente la riprende e le intreccia di nuovo.
"Che cosa ti fa pensare che l'amore non esista?" chiede, corrugando le sopracciglia, confuso.
"È solo un pensiero maturato negli anni," rispondo, lasciando che i ricordi facciano capolino.
Non ho motivazioni valide per credere nell'amore, anzi. Le persone intorno a me mi hanno sempre dimostrato il contrario.
I miei genitori dicevano di amarsi profondamente, ma sappiamo tutti com'è finita.
Blake mi diceva che mi amava, eppure è finita.Lui però mi amava davvero. E io amavo lui. Eppure è successo quello che non doveva succedere.
Chi crede nell'amore si illude. Si illude che sia eterno, ma non lo è mai. Tutto finisce.
"Beh, non me lo aspettavo, sono sincero," ammette Asher, pensieroso, fissando un punto lontano davanti a sé.
"Esattamente cosa non ti aspettavi?" chiedo incredula. Possibile che le persone mi credano così banale?
"Credevo che fossi la solita ragazza che sogna il principe azzurro in carrozza," risponde, con un mezzo sorriso.
"L'amore non esiste, Asher. Siamo solo atomi attratti l'uno dall'altro e niente di più. Tutte queste storielle sull'amore eterno sono solo un mucchio di cazzate. È brutto dirlo, ma è così. E non fraintendermi: questo non vuol dire che non si possano avere relazioni o che si debba fare gli stronzi col cuore di ghiaccio. Vuol dire solo che sto attenta a chi dono questo organo." Lo guardo con calma, appoggiando la testa contro il sedile, senza distogliere lo sguardo dai suoi occhi.
"Secondo me esiste, ma non serve a niente oltre che a far soffrire," ribatte lui, tornando a guardare la strada. Gira la chiave e ripartiamo in un silenzio denso, diretti verso le vie di Manhattan.
No, l'amore non esiste. L'unico sentimento che si avvicina o può essere paragonato all'amore è quello che nutro verso la mia famiglia. La famiglia è un pilastro insostituibile, ma non è fatta solo da chi condivide il tuo sangue. La vera famiglia è composta anche da quelle persone che farebbero qualsiasi cosa per vederti felice.
Joshua Reelsd è la mia famiglia.
Maya Smith è la mia famiglia.
Nate Archibald è la mia famiglia.
Madison Balmain è la mia famiglia.Hanno preso i miei problemi e li hanno fatti loro, in modo che non dovessi affrontarli da sola.
"Dove devo girare?" mi chiede Asher, fermo a un incrocio.
"Eh?" borbotto, ancora persa nei miei pensieri, ripensando a ciò che ha detto: 'Secondo me esiste, ma non serve a niente oltre che a far soffrire'.
Cosa voleva dire? Ha avuto una relazione finita male? Non riesco proprio a immaginare Asher come il perfetto fidanzatino. Una relazione, per lui, sembra fuori luogo.
"Gigi ?" dice, riportandomi alla realtà. La sua mano si muove davanti ai miei occhi per attirare la mia attenzione.
"Che c'è?" rispondo, finalmente concentrandomi su di lui.
"Vado a destra o a sinistra?" chiede, indicando le strade.
"Ah, vai a destra e poi sempre dritto," spiego, cercando di ricompormi.
"Questa?" domanda, facendo un cenno verso la mia villa.
Annuisco, slacciandomi la cintura. "Grazie del passaggio, Asher—"
"Puoi sdebitarti con un bacio," mi interrompe, lasciandomi a bocca aperta e con il viso rosso per l'imbarazzo.
"No," esclamo, scandalizzata, ma lui scoppia a ridere, divertito.
"Perché no?" chiede, fingendo un tono offeso.
"Perché—"
"Lo avrò lo stesso," mi interrompe di nuovo, con un sorrisetto pericoloso. Che significa questo ?
Prima che possa metabolizzare quelle parole, mi afferra per la nuca e mi bacia. Il suo gesto è improvviso e deciso, ma non riesco a respingerlo. Ricambio, mettendo una mano sul suo petto, mentre lui mi morde il labbro inferiore per chiedere accesso alla mia bocca. Non glielo nego, lasciandomi trasportare da quella miscela di desiderio e confusione.
Quando finalmente mi stacco da lui, è per la mancanza d'ossigeno. Cerco di riprendere fiato, e anche lui sorride, ancora ansimante.
"Te l'avevo detto che avrei avuto il mio bacio," sussurra al mio orecchio, il suo respiro caldo sul mio collo mi fa rabbrividire.
"Mm... ora però devo andare," borbotto, cercando di rompere l'atmosfera che si è creata.
"Ok, andiamo," ribatte con calma, aprendo la portiera e uscendo dalla macchina.
Lo seguo con lo sguardo, confusa. "Aspetta, che vuoi dire?" esclamo, scendendo anche io.
"Non vorrai mica entrare?" chiedo, incredula, mentre lui si dirige con nonchalance verso il cancello della mia villa.
"Asher, ma che fai?!" grido, correndogli dietro per fermarlo.
Arrivato in camera mia, Asher si è già spaparanzato sul mio letto, ignorando le mie continue lamentele e minacce.
"Asher, non puoi stare qui!" esclamo, ormai esausta.
"Perché no?" chiede, alzando il busto per guardarmi.
"Perché se Marcus e Jace tornano e ti trovano, ci ammazzano entrambi!" ribatto, esasperata, mentre lui si toglie persino le scarpe per mettersi più comodo.
"Ma sei scemo?!" impreco, mentre lui si sistema sotto le coperte.
"Dai, vieni anche tu," borbotta, facendomi spazio accanto a lui.
"No, Asher. Devo struccarmi e cambiarmi," rispondo, nervosa, battendo i piedi.
"Fai in fretta. Ti aspetto qui," replica con tono tranquillo, affondando il viso nel mio cuscino.
Alla fine, esausta, prendo il mio pigiama e vado a cambiarmi.
"Potresti spegnere la luce? Mi dà fastidio," sento dire con la sua voce roca, proprio mentre sto per entrare in bagno.

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Believe
Roman d'amourDue anime opposte, destinate a scontrarsi o a completarsi? Luce e buio, angelo e diavolo: Gigi e Asher sembrano tutto ciò che il destino non avrebbe mai dovuto incrociare. Eppure, forse, gli opposti non si respingono. Forse, si attraggono. Gigi Mika...