capitolo 27

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Jelena pov's

Sono passati due giorni da quando Jace mi ha raccontato tutta la verità. Il primo giorno non ho fatto altro che piangere poi a mente lucida ho assimilato tutto. Ho perdonato sia Jace che Joshua, mi sono messa nei loro panni e ho cercato di capirli il più possibile anche se non ci sono ancora riuscita del tutto.

Domani finalmente mi dimetteranno e potrò tornare a casa. Appena avrò recuperato un minimo di forze andrò a trovare Ashton. Voglio poterlo vedere prima che stacchino la spina che lo tiene in vita. Da quello che mi hanno spiegato Joshua e Jace ormai non c'è più nessuna possibilità che lui si svegli. Da un lato sono "felice" perché ho la possibilità di dirgli addio. Io so che lui sarà sempre con me. Finché sarà nei miei ricordi lui vivrà insieme a me.

La suoneria del mio telefono mi riporta la mente alla realtà. Lo afferro notando diversi messaggi

Maya ♾️

amore sta sera non riesco a venire ma ti prometto che domani appena esci starò sempre con te, notte e giorno.

Sorrido e le dico che non c'è ne bisogno. È sempre stata presente esattamente come tutti gli altri, glie ne sono davvero grata e non potrei mai arrabbiarmi. Perfino mio padre non mi ha lasciata sola un attimo. Anche Summer, la compagna di mio padre, è stata sempre disponibile per ogni minima cosa

Nate🧸

principessa come stai ? ti voglio bene e ricordati che sei la mia sorellina preferita. p.s non dirlo a Mads

Rido e gli mando una foto con il pollice in su e le labbra a bacio

Rido e gli mando una foto con il pollice in su e le labbra a bacio

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Mads♾️

appena starai meglio preparati a una giornata di shopping😉

Se lo può proprio scordare, fare shopping con Madison è peggio di una tortura. Le mando l'emoji con il dito medio

Asher

mi dispiace

Appena leggo l'ultimo messaggio e da chi proviene divento triste e malinconica ma decido subito di rispondere

gigi: per cosa ?

asher: mi dispiace per tutto Gigi. Sono un coglione

gigi: si, lo sei

asher: spero che mi potrai perdonare

gigi: di questo è meglio parlarne di presenza

asher: ok, posso entrare ?

Leggo il messaggio non capendo e aggrotto le sopracciglia confusa finché non sento qualcuno bussare e abbassare la maniglia senza neanche aspettare. Una volta aperta la porta vedo Asher e devo ammettere che diversamente dal solito è conciato in malo modo. Ha le occhiaie ben evidenti, gli occhi stanchi e i capelli scombinati

"ciao" sussurra avvicinandosi

"ciao" ricambio

"come stai ?" mi chiede

"bene" rispondo e potrei giurare di sentire l'aria farsi pesante e la tensione arrivare alle stelle

"tieni questi sono per te" mi porge dei fiori bellissimi. Sono le peonie, i mie fiori preferiti. Afferro il mazzo e lo ringrazio con un sincero sorriso

Dopo attimi interminabili di silenzio lui decide finalmente di parlare

"Gigi mi dispiace, è stata tutta colpa mia. tu non meriti quest-"

"no Asher ma cosa dici?! non è colpa tua. ho avuto un brutto attacco di panico che non è dovuto a causa tua" gli spiego prendendogli la mano e intrecciandola con la mia. Mi fa male vederlo così angosciato e non voglio si senta responsabile. Gli racconto tutto quello che è successo tra qualche mia lacrima e carezze dolci da parte sua

Mi guarda dritta negli occhi e finalmente dopo tanti giorni mi sento di nuovo felice. Mi sorride e si sporge verso di me avvicinando i nostri visi, senza aspettare una sua mossa prendo il suo viso unendo le nostre labbra dando vita a un bacio dolce e armonioso. Ne ho bisogno, ho bisogno di lui 

"non hai idea di quanto mi sei mancata" dice allontanatosi di poco unendo la mia fronte con la sua senza smettere di guardarmi negli occhi

"ti amo più di ogni altra cosa al mondo Gigi"

"cosa hai detto ?" domando incredula strabuzzando gli occhi convinta di aver capito male ma della sua faccia preoccupata per la mia reazione capisco che è appena successo, capisco che mi ha appena detto di amarmi

Mi alzo dal letto saltellando e urlando di gioia sotto lo sguardo scioccato di Asher. Corro da lui buttandomi tra le sue braccia, e stringendolo forte a me

"se entra qualche medico ti trasferiscono d'urgenza al reparto psichiatrico" mi prende in giro ridendo. Gli do un pugnetto sulla spalla e faccio la linguaccia offesa. Mi rimetto a letto con il broncio e le braccia conserte

"io sto andando a chiamare immediatamente un medico. tu soffri di bipolarismo" dice continuando a prendermi in giro

Da che pulpito viene la predica

"senti chi parla" ribatto sempre più offesa e imbronciata facendolo ridere ancora di più

"Asher non c'è niente da ridere, hai appena rovinato un momento bello" lo ammonisco notando che la sua risata non sembra placarsi. Poco dopo sotto il mio sguardo arrabbiato si ricompone alzando le mani a mo' di resa

"dopo quello che hai fatto non saprai mai la mia risposta" dico infastidita appoggiando la schiena sul cuscino senza però smettere di incenerirlo con lo sguardo

Mi ha presa in giro e dato della pazza in un momento in cui ero felice. Questo ragazzo non sa proprio cos'è il romanticismo, è un uomo delle caverne

"non ne ho bisogno" dice avvicinandosi
"so perfettamente quanto tu sia perdutamente innamorata di me" sussurra con voce roca al mio orecchio facendomi venire i brividi. Sposta lo sguardo verso i miei occhi e poi sulle mie labbra finché finalmente annulla la poca distanza e mi bacia

Diversamente dal bacio precedente questo è più carico di passione e molto meno casto. Le mie mani scivolano nei suoi capelli che tiro leggermente facendolo quasi gemere di piacere, le sue mani invece stringono i miei seni per poi scivolare sulle natiche. Entrambi ci stacchiamo con il fiatone, le labbra pulsanti e gonfie ma il suo sguardo è uno sguardo vittorioso

"tu sei pazza di me" dice con voce sensuale ricominciando a prendersi gioco di me

"stronzo" dico a denti stretti allontanandolo da me e trattenendo un piccolo sorriso

Lo amo da impazzire

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