-Capisco...- si passa una mano sulla barba. -Sapete, so chi é. E so che é un demone. Sono entrato varie volte in affari con demoni. Ma nessuno ha mai reagito come lui ad un...beh, rifiuto direi. Volevo stringere un patto con lui, e andava tutto bene, finché non mi ha chiesto di baciarlo. Allora gli ho lanciato dell'acqua santa addosso e l'ho insultato e l'affare é saltato.- si arriccia i baffi con due dita. Mi sposto un po' più avanti sul divanetto di pelle rossa. -Siamo davvero dispiaciuti di ciò che é accaduto.- mi tormento le mani con aria colpevole. Dean sta in silenzio.
-Siete due bravi ragazzi. Ne sono più che certo. Tornate di sotto e divertitevi. Dimentichiamo tutto. E per l'amor di Dio ragazzo, tienitela stretta. Non ne esistono tante così al mondo.- divento rossa -Oh, noi non...- ma Dean mi interrompe -Lo farò. E lei non si metta più nei guai.- fa un mezzo sorriso all'uomo. -Sai giovanotto, ho capito che forse non fa per me trattare coi demoni...credo che mi limiterò a trattare con gli esseri umani, scorretti ed egoisti come sempre.- ci sorride. Usciamo dalla stanza dopo averlo salutato. Richiude la porta. -Dio che imbarazzo!- mi copro il viso con le mani.-Appena vedo Crowely lo ammazzo.- poi scoppiamo a ridere tutti e due.
E continuiamo a ridere anche mentre torniamo di sotto.
-Bene...ora...che ne dici se ci riposiamo un po'? Questa caccia é stata davvero estenuante.- scherza. -Ho voglia di ballare.- mi sorride e fa di nuovo la riverenza. -Come rifiutare!- dico in tono teatrale. Iniziamo a ballare sulle note della musica abbastanza ritmata suonata dalla piccola orchestra. -Beh. Se non é un demone questa festa é davvero troppo esagerata!- esclama lui ad un certo punto. Io annuisco sorridendo. -Che ne dici se andiamo a fare una passeggiata in giardino? Mi hanno detto che é bellissimo!- solleva gli angoli della bocca in un sorriso. -Chi te l'ha detto? Crowely?- rido. -Già. Speriamo che non stesse mentendo anche su questo.- usciamo da una porta laterale e ci inoltriamo in un vialetto illuminato da torce alte e strette.Seguiamo la stradina di ghiaia e arriviamo in una specie di labirinto, le cui pareti sono i cespugli alti e verdi. Si sentono i grilli cantare e i nostri passi sul terreno. Si vedono alcune lucciole. Inizio a seguirne il volo con lo sguardo. -Perché non ne catturi una? La potresti vedere molto più da vicino.- si toglie la maschera, e io lo imito. -Sai, mio padre quand'ero bambina diceva che se ne prendevi una in mano lei poi non riusciva più a volare e quindi moriva. Da allora non ne ho più toccata una.- alzo le spalle come per fargli capire che é ormai un'abitudine. -Sei molto più bella senza quella maschera.- la sua voce si riduce ad un sussurro. Sorrido imbarazzata abbassando lo sguardo. Lui mi solleva il mento con due dita e mi guarda negli occhi. -Abbiamo quasi nove anni di differenza...- dice più a sé stesso che a me. -E io sono immortale...avrò per sempre l'aspetto di una ragazza di diciannove anni...a questo punto mi chiedo, conta davvero così tanto?- dimmi che stiamo parlando della stessa cosa, per evitare un'altra pessima figura, almeno per questa sera. Mi mette una ciocca di capelli dietro l'orecchio. -Sono lunghi più di prima...che li tagliassi intendo.- torna a guardarmi negli occhi.
-Già. Non mi sorprenderei se mi arrivasse la lettera da Hogwarts.- sorrido. -Se continui così diventerai Raperonzolo.- alzo le sopracciglia. -Fiore daaammi ascooolto...- inizio ad ondeggiare. E lui inizia a ridere. Continuiamo a passeggiare fino ad arrivare ad una piccola fontana. Zampilli d'acqua illuminati dalla luna sostituiscono il cicaleccìo. Ci sediamo sul bordo, ovviamente di marmo della fontana. -Questo giardino é davvero stupendo. Qualcosa di furbo Crowely l'aveva detto.- sorrido. -Si infatti.- -Che succede?- domando.
-Perché?- mi guarda alzando un sopracciglio.
-Sembri...distratto. Distante...-
-Non é nulla...Solo...Niente.-scuote la testa sorridendo. -Solo?-
-Niente...Davvero...-
-Sono quei niente che valgono più di mille 'Tutto' o altri avverbi che al momento non mi vengono in mente.- ride. -Come fai ad essere sempre così allegra?-
-Santissimo Dio, Dean! Sono viva! É vero, mi hanno sterminato la famiglia ma ehi, si é già quasi aggiustato tutto... Ho te, Sam e Castiel. Una vita avventurosa e... si beh semplicemente sono viva.- dico senza neanche pensarci.
-Tutto qui?- mi guarda sorpreso.
-Tutto qui.- dico con voce piatta.
Guardo nella fontana, pesci rossi e neri nuotano tranquilli evitando le zone in cui l'acqua si muove troppo a causa degli schizzi. Immergo un dito nell'acqua e inizio a disegnare cerchi, infiniti, di tutto. -Ho sempre ammirato la tua capacità di ridurre tutto in parole, disegni, canzoni...É una qualità utile.- mi mordo il labbro. -Non é così semplice come sembra. La maggior parte delle cose me la tengo dentro. Non tutto si può ridurre a qualche parola scritta. Anche se é sempre una valida soluzione temporanea. Ma i veri sentimenti. Quello che provo davvero. Non viene fuori spesso. Anzi, quasi mai.- fisso un punto in cui l'acqua é immobile. -Non deve essere per forza così. Puoi parlarne...-mette una mano sulla mia. Sento il mio stesso respiro accelerare. -Per esempio...ora... cosa provi?-mi scruta con quei due cerchi verdi che un Dio poco misericordioso verso gli altri gli ha dipinto in faccia con colori ad olio. -Confusione, e...qualcosa che non so ancora cosa sia.- Ci fissiamo per qualche istante, immobili. Poi mi sfiora una guancia con una mano e si avvicina al viso. Possiamo sentire i nostri respiri affannati, i battiti accelerati l'uno dell'altra. Siamo così, maledettamente, meravigliosamente vicini.
-DEANFINALMENTEECCOTI!- grida una voce. Noi ci separiamo subito, imbarazzati. É Sam... ubriaco. -Sam...cosa diavolo hai fatto?- Dean lo rimprovera con lo sguardo.-Quella donna...mi ha offerto un drink...- barcolla, tenta di appoggiarsi ad una siepe con scarsi risultati. -Uno?-
-Va bene, forse di più.- ridacchia come una ragazzina di tredici anni. -Forse é il caso di tornarcene tutti a casa, a farci una bella dormita.- mi alzo sotto gli occhi di Dean, un po' stufo e dispiaciuto. Metto una mano sulla spalla di Sam. -Su andiamo.- inizia a camminare, incerto come un bambino mentre io lo sorreggo. -Che facevate mentre stavo arrivando?- tento di farlo camminare dritto msntre ci dirigiamo verso il parcheggio.
-Te lo diremo quando sarai più grande.- sbotta Dean mentre ci passa davanti e va ad aprire la macchina. Facciamo sedere Sam dietro e io mi siedo davanti, al suo posto. Partiamo in fretta.
-LEIMIAMAVAHADETTO! LEIHA,
LEIHADETTODIAMARMIMAIONONLACONOSCEVONEMMENO!- urla ridendo. -Sam, shhh. Non gridare!- dico ridendo. -OH,SHH!- mima il gesto col dito poi sta in silenzio per tutto il resto del viaggio. -Vi ubriacate sempre così alle feste?- domando a Dean un po' scocciata. -No. Di solito beviamo, quello sì, ma rimaniamo lucidi...o quello che più si avvicina alla lucidità.- tamburella le dita sul volante.
-Perché ubriacarsi? Non ti ricordi più nulla dopo.- alza le spalle.
Mi volto e guardo la strada che scorre veloce sotto di noi. -Ti fa dimenticare i problemi...per quella sera almeno.- dice poi dopo aver riflettuto. Io annuisco in silenzio. -Ma non li risolve.-
-Però può consolare...- se lo dici tu... Arriviamo a casa. Scendiamo dall'auto e in qualche modo tiriamo fuori Sam. Dean apre la porta, io accompagno suo fratello in camera. Appena entriamo esclama -Ho bisogno di un water!- e per concludere la serata, una bella vomitata! E resto lì a guardarlo vomitare con una mano sulla sua schiena. Poi si calma, dopo qualche minuto.
-Ehy. Finito? Tutto okay?-
-Più o meno. Ho mal di testa.-
-Ci credo. Ti ci vuole una doccia. Vieni.- lo accompagno nella doccia e apro l'acqua. -AH! É GELATA!- si copre il viso con le mani. -Lo so.- sorrido compiaciuta. -Ce la fai ad asciugarti e cambiarti...e soprattutto a raggiungere il letto?-lui annuisce. -Allora buona notte.- esco dal bagno e poi dalla camera e vado in camera mia. Mi tolgo subito il vestito e mi metto il pigiama. Mi infilo sotto le coperte. Ora posso permettermi di fermarmi e chiedermi...Se non fosse arrivato Sam cosa sarebbe successo? Ho ancora lo stomaco scombussolato. So che é stupido ma...con che coraggio guarderò ancora Dean? É come se un completo estraneo mi avesse vista correre nuda...okay, forse il riferimento non é azzeccato, ma il punto é che ci siamo lasciati trasportare tutti e due, troppo... Tutto qui. Ed è stato tremendamente sbagliato...
O forse era proprio quello che volevo...Perché i sentimenti sono così complicati? Anche se... Lo so che certe cose non le capiremo mai. Qualcuno di importante dirà una grande baggianata e tutti si diranno d'accordo, ma non sapremo mai davvero la verità, di nulla. Chi lo dice che è davvero il mondo a girare? Chi lo dice che non siamo noi a farlo muovere camminando? Oppure che è l'universo intero a girarci attorno?#EhyEhyEhy
Saaaalve, scusate se gli ultimi capitoli sono stati più scarsi ancora dei precedenti ma sembra che la mia fantasia sia scappata in Norvegia a cavallo della mia immaginazione. E poi sto tentando di lavorare ad una storia più "grande". Avendo anche i compiti faccio tutto a rilento.
Chiedo ancora venia
Ps:se vi piace ovviamente votate
Bacioni con la B maiuscola,
AL❤
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•Supernatural•
FanfictionSemplicemente una strana FF mal riuscita di Supernatural, che sto cercando di correggere e rendere vagamente leggibile.