Sam apre la porta e mi fa passare prima. Non appena entro vedo Dean tirare un sospiro di sollievo. -Dio quanto mi hai fatto preoccupare.-
-Scusa.-
Sam mi mette una mano sulla spalla -Vuoi qualcosa da mangiare?-
-Grazie Sam sei un tesoro ma non ho fame...piuttosto... ti dispiacerebbe prendermi una aspirina? Ho un gran mal di testa.- lui mi sorride dolcemente e va nel bagno a cercare la pastiglia. Io mi lascio cadere sul divano. Sento lo sguardo di Dean trapassarmi come la lama di un rasoio. Il fratello torna con la pastiglia e la mette in un bicchiere con un po' d'acqua e si avvicina a me. Si siede sul divano e me lo porge. -Grazie.-mormoro e inizio a bere quella roba che sa di catrame. Cala il silenzio. -Sam puoi uscire un secondo?-
-No, ha tutto il diritto di sentire quello che vuoi dirmi.-rispondo con voce calma. -Va bene...Arya, sapevo che lo avrei fatto prima o poi e in fondo anche tu. Te l'ho detto. Ti avevo avvisato di non poter cambiare.-
-Non ti ho mai chiesto di farlo. Però certo avresti potuto fare uno sforzo.- ribatto sempre con calma. -Te lo dovevi aspettare.- ripete.
-Hai proprio ragione. Mi sono illusa. Ho visto qualcosa che non c'era.-
-Piantala.-
-Di fare cosa?-
-Di fare così.-
-Così come?-
-Piantala di restare calma. Preferirei che tu urlassi, mi picchiassi e mi gridassi insulti come non ti ho mai sentito fare prima...non questo silenzio.-
In tutta risposta recito -Come si può uscire da questo labirinto di sofferenza? Secondo me non si può. Solo la morte può farti uscire dal labirinto, la sofferenza é come un boomerang, arriva, lo mandi via ma prima o poi ritorna.- non so perché sto dicendo queste cose.
-É questo il tuo modo di punirmi?-
-Dean, non ti sto punendo. Tu lo fai già da solo.- scuoto la testa e vado nella piccola camera col letto matrimoniale nel quale ho dormito con Dean. Mi fa ribrezzo il solo pensiero di coricarmi lì. Mi faccio coraggio e mi stendo dal lato in cui dormiva lui. Il cuscino ha ancora il suo profumo. Perchè ne parlo, o meglio ci penso, come se fose morto? Perche forse è così ora che ci riflettono un po' su. Sento la porta aprirsi e chiudersi e qualcuno sedersi sul letto. -Non hai idea di quanto mi dispiaccia peste.- sento la sua voce alle mie spalle e la sua mano accarezzandomi i capelli. Faccio sprofondare la faccia nel cuscino, una lacrima mi riga il volto. E mi riprometto che quella sarà l'ultima lacrima versata per Dean Winchester.Mi sveglio sbadigliando. Guardo l'orologio, sono le otto e mezza. La porta si apre di nuovo, ma questa volta entra Sam. -Ehi. Hai fame? Ti abbiamo tenuto qualcosa.- scuoto la testa. Lui si siede vicino a me e mi guarda pensieroso. -Mi dispiace...avrei potuto evitarlo volendo. Non so. Avrei potuto fare qualcosa.- e in questo momento capisco di provare per lui qualcosa di indefinito. Un misto di amore, tenerezza e amicizia che non ho mai provato prima. -Grazie Sam. Ma non devi sentirti in colpa. Non lo fa Dean figuriamoci se devi farlo tu.- mi metto seduta e gli lascio un leggero bacio sulla guancia.
Poi batto sull'altro lato del materasso e lui si corica di fianco a me. -Puoi stare qui per stanotte?- mormoro. Lui in risposta mi abbraccia da dietro. Si addormenta dopo pochi minuti, io invece resto sveglia a fissare la parete davanti a me. In modo da non svegliare Sam mi alzo dal letto ed esco dalla camera. Afferro le chiavi dell'appartamento ignorando Dean sul divano e mi chiudo quella casa alle spalle. Lontana da Dean posso pensare meglio. Inizio a girare per le strutture con le camere. Mi fermo su un balcone enorme, mi appoggio alla ringhiera e guardo la piccola città che mi circonda.
-Buonasera.-
Mi volto sorridendo -Castiel!- lo abbraccio. -Ehy! Come stai?-
-Non bene...Ma, sai com'è.-alzo le spalle. -Che é successo?-
Racconto tutta la storia per filo e per segno, lui ascolta serio e annuisce. -Non credevo che ti saresti messa con Dean.-
-Come mai Castiel?- non credo di aver capito. -Sai Arya, vi ho osservati molto tutti insieme... E... é vero Dean prova qualcosa per te.-
-Provava...probabilmente.- lo interrompo.
-Prova per te- ribadisce -Però, c'è qualcuno che ti ha sempre guardato con più amore di quanto abbia mai guardato nessun altro. Qualcuno che in realtà ti é sempre stato vicino. Qualcuno che ti ama più di quanto Dean ti abbia mai amato. Pensaci un po' su. Vedrai, tutto si sistemerá. Per questo dico che non mi aspettavo che ti mettessi con lui.- si volta e inizia ad andarsene, si dirige verso la nostra stanza -A proposito. Dal labirinto si può uscire. Basta provarci e...prima o poi si riesce.- mi guarda un'ultima volta e poi si gira di nuovo e continua a camminare. Più di quanto Dean ti abbia mai amato. Quella frase un po' mi ha ferito. Un po' tanto. Quindi la sua era solo...attrazione fisica? Divertimento? Torno lentamente nella camera e mi siedo sul divano vicino a Dean, che ancora guarda la televisione. -Dean...la tua verso di me era...attrazione fisica?- devo avere delle riposte.
-No Arya. Sei sempre stata speciale. E lo sarai sempre. Ma, ascoltami, non siamo fatti per stare insieme...tu hai bisogno di... qualcuno che non é come me, tutto qui. Mi dispiace aver rovinato tutto. Prima era più facile. Amici, fratello e sorella. Era molto più facile.- abbassa lo sguardo.-Ti chiedo solo questo Dean...di non farmi soffrire più. Qualsiasi cosa accada. Ti prego.- mi abbraccia. -Buonanotte Arya.- io rimango ferma, di ghiaccio -Buonanotte Dean.-dico in tono impassibile, mi alzo e vado in camera. Mi stendo di nuovo sul letto di fianco a Sam e lo guardo dormire. Le persone sono molto meglio quando dormono. Sono sincere, mostrano le loro debolezze, le paure, ciò che li fa gioire oppure arrabbiare. I sogni sono le persone stesse in fondo. E così, guardandolo mi addormento. Dormo abbastanza serena. E dico abbastanza perché tutto ciò che é successo in quei due giorni non mi farà dormire davvero bene per un po'.Sento che qualcuno mi sposta i capelli dietro ad un orecchio. Apro piano le palpebre, la luce mi fa male agli occhi ma faccio uno sforzo. -Buongiorno.- mi sorride Sam. Sono attaccata alla sua camicia e ci sto sbavando sopra. Aspetta...Sono attaccata alla sua camicia?! E ci sto sbavando sopra?! Mi metto in fretta a sedere e mi passo una mano sulla bocca. -Oddio scusa!- lo guardo imbarazzata. -Non fa niente, tranquilla. Tanto avrei dovuto buttarla a lavare.- mi sorride. -Davvero, scusa.-
-Davvero, non ti preoccupare.- ribadisce sempre sorridendo. Ci alziamo dal letto e usciamo dalla camera. In quello che dovrebbe essere un salotto c'è Castiel che parla con Dean. -Ragazzi perché non andate a spiaggia? Vi raggiungiamo dopo.- dice guardando me e Sam, forse perché siamo usciti dalla stessa camera. -Per me va bene!- esclamo sorridendo e Sam acconsente. Vado a mettermi il costume in bagno poi esco e aspetto che Sam si cambi.
Castiel si allontana un attimo da Dean e mi viene accanto -Ehy stai meglio?- gli sorrido -Si Cass grazie dellinteressamento!- lui mi fissa per qualche secondo -Hai riflettuto su quello che ti ho detto ieri?- io faccio un cenno con la testa -Diciamo che sto sistemando le cose un poco alla volta.-
-Questa è la mia ragazza!- mi mette una mano su una spalla -Castiel vieni.- lo chiama Dean. Intanto Sam esce dal bagno quindi ci incamminiamo verso la spiaggia. Arrivati lì stendiamo due asciugamani e ci corichiamo sopra dopo che ci siamo svestiti.
I bambini ci passano accanto urlando e gridando i loro nomi, tirandosi palloni oppure tirando aquiloni. La spiaggia brulica di persone. Una bambina passa davanti a noi muovendo i primi passi, poi cade. Mi alzo e corro ad aiutarla a mettersi in piedi. Poi arriva la madre -Grazie signorina- mi sorride e io sorrido a mia volta di rimando. Poi torno vicino a Sam. -Che bello essere bambini. Senza pensieri, preoccupazioni...esiste solo "ora, questo momento e adesso"- dico ricordando i bei momenti della mia infanzia. -Già. Per noi non era stato proprio così peró é vero.-
-Viaggiavate spesso?-
-Sempre. E io e Dean eravamo sempre a casa a pregare che nostro padre tornasse dalla caccia. Poi quando sono cresciuto ho preso una strada diversa e, come ti ho detto la prima volta che ti ho visto, i guai mi sono venuti a cercare... Avrei voluto sposare Jessica, finire gli studi e mettere su famiglia. Invece...- lascia la frase in sospeso. -Mi dispiace.- lo guardo triste. -Beh, vivere così non é poi tanto male. Soprattutto da quando sei arrivata tu.- mi sorride e io arrossisco. -Anche la mia vita é cambiata da quando siete arrivati voi. Da quando mi avete investito.- sorrido -Non so ancora se in meglio o in peggio...appena lo so te lo faccio sapere.- anche se credo che non lo saprò mai.#SeViPiaceVotate❤
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•Supernatural•
FanfictionSemplicemente una strana FF mal riuscita di Supernatural, che sto cercando di correggere e rendere vagamente leggibile.