capitolo 26

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L'acqua fredda del mare ci bagna i piedi mentre camminiamo lungo la spiaggia. -E quindi ha ammesso tutto?- mi chiede guardandomi -Beh si, cioè non proprio....É come se si fosse scusato ma senza pentirsi fino a fondo di ciò che ha fatto.- alzo le spalle tenendo sempre le mani in tasca. -E tu l'hai perdonato?- tira fuori le mani dalle tasche e io lo imito per poi passarmi una mano sul viso. -É complicato. Da una parte lo perdonerei ad occhi chiusi e dall'altra lo vorrei ignorare per sempre...Uff...che devo fare secondo te?- lui tira un calcio all'acqua -Quello che ritieni più giusto. Sarà sempre la decisione migliore...vedrai.- mi sorride. -Grazie Sam. Sei il migliore.- gli tiro un pugno sulla spalla. Lui sorride con aria quasi delusa e abbassa lo sguardo.
Lo osservo un attimo poi inizio a camminare all'indietro, poi mi volto e inizio a correre. Lui si gira e inizia a sorridere, poi incomincia a correre anche lui, mi raggiunge e mi solleva ridendo. Mi aggrappo con le mani al suo collo. Mi posa a terra e appoggia la fronte sulla mia -Arya...
Io...- sono spaventata da quello che sta per dire. Se é ciò che penso io potrebbe cambiare tante cose, ma non voglio ancora. Non oggi, non adesso. Grazie al cielo Dean alle nostre spalle grida -Ehy! Eccomi!- Stende l'asciugamano di fianco ai nostri e si corica. Lo raggiungiamo e ci stendiamo anche noi. I due fratelli iniziano a parlare, io mi metto le cuffie nelle orecchie e penso ad altro finché non vedo Sam alzarsi e andare verso il bar sulla spiaggia più vicino. -Che ascolti?- passo a Dean una cuffia e lui se la mette nell'orecchio. -Aspetta... questa te l'ho sentita cantare spesso!- sorrido involontariamente.
-Si chiama...-
-Counting Stars degli One Republic.-
-Mi sembrava...-
Cala un silenzio imbarazzato in cui lui si guarda attorno e io tengo gli occhi chiusi. Non posso guardarlo negli occhi, non senza sapere che in fondo mi appartengono anche un po'. Non c'è la faccio, non ancora.
-Mi ami ancora?-
-Eh?- chiedo fingendo di non aver capito.
-No dicevo...quella nave aveva l'ancora?-
-Quale nave?-
-Ormai è passata!-
-Dean questo trucco del 'è passata' non funziona con le navi. Sono lente.-
-Ah...-
-Già...-
Sam arriva con due birre e una Coca-Cola. Ormai mi conosce bene. Dà ad ognuno la sua e beviamo in silenzio.
-Quanto durerà ancora secondo voi?- chiede Sam seccato. Non capisco cosa intende. -Eh?- fa Dean. -Questo vostro ignorarvi. Voglio dire, anche prima che vi metteste insieme eravate sempre allegri, non ci sarebbero mai stati silenzi del genere. Dean non inventarti scuse, la ami e lei ama te, ok? E piantatela di fare così.-
-Sono fatta così Sam, una volta che perdi la mia fiducia. L'hai persa per sempre.- mi alzo e inizio a camminare lasciandomi i due fratelli alle spalle che ora discutono.
Pensavo che volessi sistemare le cose Sam. Ma non crdevo che questi fossero i tuoi metodi.
Qualcosa, qualcuno proprio per essere precise, mi bagna le caviglie camminando. -Cristo Arya! Voglio rimediare okay? Non voglio che mi tratti così.- dice Dean a voce fin troppo alta -Mi sembra di averti trattato con fin troppo rispetto dall'accaduto a questa parte...- mi afferra per un polso e mi costringe a fermarmi -Intendo...la tua indifferenza. Fa male sai?-
-Anche tu mi fai male Dean...-
Rimane spiazzato. Resta in silenzio. E io ci muoio dentro a quei dannati occhi verdi.

Ci facciamo spazio tra la folla nel bar. Nonostante sia sulla spiaggia é davvero piccolo. Sam si fa strada verso il bancone e io lo seguo. Dean é già seduto e sta bevendo uno shot dopo l'altro. Perché ti vuoi ridurre così? Sam ordina un cocktail di cui non sento il nome e dopo qualche minuto glielo sporgono sul bancone. Glielo prendo e ne assaggio un sorso. -Oddio è acido!- mi faccio aria con le mani alla lingua e lui ride -Non sei ancora abituata eh?- sogghigna. Scuoto la testa sorridendo. Una ragazza si avvicina a Sam -Ehi, ti va di ballare?- lui con un cenno mi indica il suo bicchiere, lo afferro, e poi sparisce tra la folla con la ragazza. Non mi lasciareeee.
Mi ritrovo con Dean seduto ad un posto di distanza. Butto giù il drink appiccando un fuoco in fondo alla mia gola. Subito mi sembra di muovermi tra l'ovatta, i suoni sono attutiti e tutto sembra più facile. Senza rendermene conto mi avvicino a Dean. -Balliamo?- inizia un ballo più lento e il Dj dice qualcosa alle "coppiette presenti". Lui annuisce poco convinto e scende dallo sgabello. Restiamo in disparte sulla pista. Sento che la mente mi si offusca. Dean é così bello. Ehi, di qui vedo quasi la testa di Sam. Ha dei bei capelli, glieli taglierei però. Che poi si possono tagliare? No, no, mi sbaglio non si possono tagliare. O si? Sento le mani di Dean scivolarmi sui fianchi, lo guardo in silenzio. Lo amo. Glielo dovrei dire? No, si potrebbe offendere. Appoggio la testa su una sua spalla. -Stai bene?- mi sussurra. Lo sento appena.
-No.-
-Che hai?-
-Mi manchi...Mi manca dormire con te. Ora ho di nuovo paura del buio.- confesso. É vero, con l'alcol tutto é più facile.
Lui rimane in silenzio ma sento il suo respiro farsi più affannoso.
-Ti amo Dean. E mi dispiace.- o forse era lui a doversi scusare? Sono confusa. Trattiene il fiato, il cuore gli martella nel petto veloce e potente. Temo che possa sfondarlo e uscire, schizzare fuori come un pupazzo a molla.
-Puoi dire qualcosa?-
-Non so che dire. É questo il problema.-
-CAZZO DEAN! TI HO APPENA DETTO CHE TI AMO!- mi stacco da lui urlando, ignoro gli sguardi della gente che sta intorno a noi. -Arya, calmati...-
-NONMIPOSSOCALMARECAZZO!-
-Shh...- mi fa segno con le mani di smettere di urlare.
-VAFFANCULOWINCHETSER!- e corro nel bagno. Entro e mi siedo su una tazza chiudendo la porta. Mi rendo conto solo dopo che sto piangendo. Dopo aver pianto, vomitato, pianto e bevuto dal rubinetto dell'acqua fresca mi siedo a terra all'entrata del bagno. Aspetto qualche minuto poi esco, vado a cercare Sam. Lo trovo -Sam...- non mi sente
-SAMANTHA!-
-Ehy! Non ti ci mettere anche tu!-
-Scusa, non mi sentivi...Senti, io vado a casa ok? Sono stufa...-
-Vuoi che ti accompagni?-
-No...Ma grazie- gli do un bacio sulla guancia e me ne vado. Esco dal locale e cammino vicino all'acqua. Poi lo vedo, cammina avanti e indietro su un gruppo di scogli. Faccio un respiro profondo. Missione ignora Winchester. Passo accanto agli scogli fissando la sabbia. -Arya!-
Mi fermo e continuo a fissare la terra -Cosa?-
-Dove vai?-
-A casa. Perché? Ora ti interessa quello che faccio?-
-E sta calma!-
-No Dean, non sto un cacchio calma ok? Sono stanca. Lasciami andare una volta per tutte.- sono io che non lo lascio andare...
-Non posso. È più forte di me. Tu sei più forte di me.- si avvicina ma io faccio un passo indietro.
Lui sta in silenzio e si sposta facendo segno con la mano di passare. Io riprendo a camminare in fretta, con le mani in tasca. Lo supero poi salgo dei gradini e arrivo sul marciapiede. Mi siedo su una panchina e finalmente mi concedo qualche lacrima, che ben presto si trasforma nelle cascate del Niagara. Mi copro il viso con le mani.
Passi. Braccia possenti che mi circondano. -Sh...sta calma. Ora andiamo a casa.- si mette in piedi e mi aiuta ad alzarmi. Camminiamo in silenzio. Il rumore del mare sembra sempre più forte. Mancano ancora dieci minuti per arrivare all'hotel. I miei piedi non ce la fanno più. Mi fermo un secondo e mi appoggio alla ringhiera del lungo mare. -Passata la sbronza?- domanda piano. -Sì. Ma ti assicuro che non ero ubriaca quanto speri tu.- alzo le spalle e fisso l'acqua scura, mossa, come da tanti sassi invisibili. -Spero?- mi guarda e poi scuote la testa. -Già. Non ritiro quello che ho detto... non lo posso fare. Perché mentire a me stessa?- chiudo gli occhi. Mi mette una mano sotto al mento e mi fa girare verso di lui -Tu non conosci il peso delle parole che mi hai detto.-
Mi scrollo la sua mano di dosso con violenza. -BASTA! LA DEVI SMETTERE! NON SEI WILL HERONDALE OKAY? NON INVENTARTI BALLE SULL'AMARE! L'unico tuo problema Dean, é che non sai cosa significa.- sibilo guardando la sua espressione sconcertata. -Ti sbagli. Non mi stavo inventando nessuna balla. Semplicemente ti stavo avvertendo.- rido in maniera ironica.
-Avvertirmi? Tu? Pf...Certo.- mi giro e continuo a camminare. Lui mi raggiunge di nuovo. -Arya...sono stanco okay? E...voglio dirti una cosa. Io...baciavo quella ragazza perché mi ero messo in testa che tanto prima o poi ti avrei tradito comunque. Capisci che intendo? Invece no, vorrei cambiare per te. Dammi una sola possibilità. So che per te é tanto. Solo una.-
Mi prende una mano e mi sorride imbarazzato. -Vorresti essere la mia ragazza? Davvero intendo...-
Io annuisco senza pensarci, come un'idiota. Lui mi abbraccia. Cala il silenzio tra di noi. Solo un abbraccio nella notte oscura, solo un abbraccio sotto il cielo pieno di stelle.



#NannanannananananannannanananaaaaBatmaaaan
Ooookay amiciuuuui,
Il capitolo ci ha messo un sacco ad arrivare e per questo chiedo venia! Però ero al mare quindi sono scusata... poi ho fatto il capitolo speciale e so che non centra niente con SPN ma capitemi, mi é venuto così di scriverlo ed é pur semprw un qualcosa! Cvindiii niente, spero vi sia piaciuto. Ditemi qualcosa, e votate se vi é piaciuto il capitolo, anche se ammetto che é stato un po' forzato perché non riuscivo ad andare avanti con la stesura!
Baci, sognate angioletti e pop corn e notteeee❤ (sono le 21:49 ma ignorate questa parte se la state leggendo di giorno hihihi)
-A. :)

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