capitolo 23

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-Perché lo hai fatto?- ringhia Dean.-E chi lo sa.- il mutaforma sorride, ormai con i denti sporchi di sangue. Il ragazzo gli tira un altro pungo in faccia e il coso sviene. Dean si pulisce le mani.
-Sbaraziamocene...é solo un mostro.- gli da le spalle. Io osservo la creatura. Potrebbe essere Tessa penso. Distolgo lo sguardo, Sam e Dean si avvicinano e gli danno un altra botta. Lui si sveglia di colpo. -Ehi
Ragazzi fate piano, sono pur sempre uno di voi...- ghigna e tutto ad un tratto la pelle si stacca e si trasforma in me. -Ah, le taciturne. Sempre le migliori.- lo guardo sconvolta, Dean gli punta la pistola alla fronte -Ultime preghiere? Richieste? Oppure stai zitto che é meglio?-
-Credo che sceglierò la terza.- si dimena -Ma tu non riuscirai ad uccidermi. Non se sono così.- sorride. É strano vedermi senza avere uno specchio davanti. Dean deglutisce rumorosamente, e mette un dito sul grilletto. Sembra concentrato. -Allora?- chiede ironico il/la mutaforma. Lui chiude gli occhi e spara. Vorrei dire che coglie di sorpresa anche quel mostro, ma non so se sia così o meno dato che é morto. -Sam puoi sbarazzartene?- domanda asciugandosi la fronte e voltandosi dall'altra. Sam slega il corpo e lo porta fuori. -Tutto okay?- mi avvicino a Dean. -Sì... é tutto a posto.- mi osserva un attimo poi mi abbraccia. Stringe le braccia intorno ai miei fianchi. Sento il suo respiro affannato, caldo sulla pelle. -Sh, sta' calmo...é finita...puoi chiudere gli occhi.-

1° Luglio
Kansas, Cittadina Senza Nome
-Fa caldo Dean- mi lamento. -Lo so! Anche io ho caldo!- appoggio il mento sulla sua spalla -Potresti abbassare di più il finestrino? Per favore?- occhi da cerbiatto. Labbruccio dei bambini. -Oh, va bene.- e tira giù completamente il finestrino. -Se avessi fatto io quelle mosse non avresti tirato giu il finestrino.- Sam finge di mettere il broncio. -No infatti.- ride confermando la tesi del fratello. Mi siedo di nuovo al mio posto -SOMEONE SAVES ME FROM MYSELF!- canto seguendo la canzone alla radio e gesticolando. Dean avvicina la mano ad un tasto della radio per cambiare stazione -Non ci provare giovanotto!- esclamo prima che faccia la sua mossa. -Va bend va bene.- sorrido soddisfatta. -Devi insegnarmi qualche trucco Anna!- ride Sam. -Potrei aprire un'attività...- faccio una smorfia. -Alloooora...ora mi dite dove stiamo andando?- guardo Sam. -M...no.- sorride. -Vi odio.- sospiro sorridendo e mettendomi comoda sui sedili. -Anche noi piccola, anche noi.- ride Dean. Questa mattina sono venuti a svegliarmi dicendomi che dovevamo partire in fretta. Ma continuano a non dirmi dove stiamo andando. Accostiamo dopo quasi un'ora (ancora) di viaggio, vicino ad un hotel. -Dove siamo?- mi sporgo dal sedile per cercare indizi. -Lo vedrai. Sam, hai voglia di prenotare tu?-
-Volete stare soli? Basta chiedere.- sorride e scende dall' Impala. -Vieni con me.- Dean alza il sedile e mi fa uscire. Lo seguo lungo un marciapiede. Camminiamo circa dieci minyti quando lo vedo, al di là del lungo mare e della ringhiera e ancora delle spiagge. Il mare. Rimango a bocca aperta e corro verso le scale della prima spiaggia che trovo, mi fermo solo per togliermi le converse. Vado verso l'acqua e ci bagno i piedi. Sento la voce di Dean alle mie spalle. -Allora, devo dedurre che...-
-É fantastico.- confermo chiudendo gli occhi e assaporando l'odore di salsedine. -Abbiamo deciso di prenderci una pausa dato che in questo periodo i demoni scarseggiano. O meglio, sono tranquilli.- spiega. -E perché non me l'avete detto subito? Ohmachisenefrega...
vogliosolocorrere!- e inizio di nuovo a correre, gli schizzi mi bagnano le gambe e il rumore delle onde e lo stridio dei gabbiani sono molto forti. Rallento, ormai col fiatone e sento due braccia afferrarmi salde da dietro. Appoggio la testa sulla sua spalla. -É davvero... bellissimo!- esclamo ancora col sorriso stampato sulla faccia.
-Anche tu.- mi sussurra all'orecchio. Io mi volto e mi mordo il labbro -Lo so...lo so.- sorrido angelica. -Piccola peste.- ride. -Hai dimenticato intelligente, bellissima e soprattutto modesta!- rido anche io. Appoggio la fronte sulla sua e chiudo gli occhi. Lascio che i rumori di questo luogo mi avvolgano completamente nel loro velo di armonia e pace. Dean appoggia le sue labbra sulle mie. Le onde continuano a bagnarci i piedi ma noi stiamo lì, fermi come statue. Passano delle persone, sentiamo i loro sguardi su di noi, ma non ci interessa. É il nostro momento. -Scusate!- una voce ci fa sussultare -Non che con un tramonto una coppietta che si bacia non stia bene...solo che... vorrei fare una foto ma con voi li non ci riesco...- dice imbarazzato un ragazzo con gli occhiali alle nostre spalle.
-Amico, c'è tutta la spiaggia vuota e tu la foto la devi fare proprio da qui?- tento di non ridere.

-É tutto buonissimo!- sorrido prendendo dell'altro pesce. É un ristorante con pesce fresco e prezzi bassi. Ottima combinazione. -Già.- esclama Dean a bocca piena. -Ma come fa?- domando ridendo a Sam.
-Non lo so e non lo voglio sapere.- dichiara sorridendomi.
-Volete ancora qualcosa?- chiede un cameriere giovane, all'incirca della mia età credo, appena comparso lì. Mi sorride. Dio, non provarci con me. -Io no grazie.- sorrido imbarazzata. -No, vogliamo andare in camera e fare tante pazzie 'sta sera...- sbotta Dean molto geloso, sorridendo falsamente al ragazzo e prendendomi la mano sul tavolo. Vorrei essere cinque metri sotto terra in questo momento. Divento ancora più rossa, Sam resta in silenzio, anche lui visibilmente imbarazzato dal comportamento del fratello. Il cameriere balbetta uno -Scusate mi chiamano.- confuso, si volta e se ne va.
-...-
-...-
-Che c'è ragazzi?- domanda Dean vedendo le nostre facce.
-Dean!- gridiamo in coro io e Sam. -Ehi ehi calma. Dovevo farlo. Ci stava provando con te!- mi guarda tranquillo. -Oh cavolo che imbarazzo.- mi copro il viso con le mani. -Forse é meglio se andiamo...sono stanca. Volevate uscire 'sta sera?- li guardo. -Il programma era quello.- sorride il più giovane dei due. -Bene! Allora io approfondirò lo studio del divano.- sorrido. Ci alziamo, paghiamo il conto, in realtà lo faccio io per scusarmi col cameriere del comportamento di Dean, poi andiamo in Hotel. Sam si cambia ed esce. Dean invece decide di stare con me in casa. Ci corichiamo sul divano e accendiamo la tivù. C'è un film che ho già visto un paio di volte... PS I love you. Lo adoro.
-Quell'uomo...sembra tanto mio padre...*- fa una smorfia verso il televisore. Sorrido. -Si dice che esistano sette persone identiche per ogni individuo al mondo... forse lui é uno dei sosia di tuo padre.- lui ride -Forse.-
Mi bacia una spalla e poi il collo. -Non ci provare Dean, sta sera non ne ho voglia.- sbuffo sorridendo. -Non ci credo.- mi lascia una scia di baci sul collo per poi scendere. -Dean...-
-Arya!- esclama sorridendo malizioso. -Per favore...-
-Ti prego!- continua a sorridermi a quel modo, si mette sopra di me e mi bacia. Gli mordo un labbro -Ahi!- sorrido compiaciuta ma lui torna a baciarmi. -Sai... quando ho visto come ti guardava quello stupido cameriere non ci hi più visto.-
-L'ho notato- ansimo tra un bacio e l'altro. Mi accarezza i fianchi e continua a baciarmi.

Apro gli occhi. È mattino, ovviamente. Sono nel "mio" letto, ovviamente. Avvolta dalle lenzuola, ovviamente. Con Dean accanto che mi accarezza i capelli, non ovviamente.
-Buongiorno.- mi sorride.
-Dean...ti odio...- rido pensando alle opposizioni della sera prima. Volevo solo guardare quel film e stare accoccolata a lui sul divano.
-Anche io.- mi bacia.
























* scusate la scemenza ma amo quel film e dato che c'è anche l'attore che fa John Winchester volevo metterlo... ahahaha ❤❤❤
Coooomunque...
La cacca la fa chiunque.
Volendo anche correndo.
Con gli amici oppure in bici.
L'ha scritto un mio amico e non intendo toglierlo ahahah. Si lo so sono pazza! Awaw :D
Now...come sempre leggete (se state leggendo qui l'avete fatto haha), votate se vi é piaciuta e commentate. Scusate eventuali errori! :)
byeeee,

TUOC❤
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V
The
Unicorn
Of
Castiel

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