Lo osservo, con i suoi occhiali da sole e il suo "Nuovo costume glamour" come lo ha definito poco fa per far ridere me e Sam. Almeno spero, date le circostanze tra noi... -Non ho ancora capito se mi stai osservando o se stai leggendo...- esclama ridendo grattandosi il mento. -Mh...entrambi direi.- sorrido. -Beh, come darti torto, sono una persona molto...-
-Osservabile?- chiede Sam ridendo. -Esatto.- ridiamo tutti e tre. Mi sollevo sui gomiti-Chi viene a fare il bagno?- li guardo in attesa di una risposta. Una risposta soddisfacente si intende. -Io, dai.- Sam si alza. -Bravo Sammino esibisci il tuo costumino!- batto le mani e mi alzo. Lui mi carica in spalla -Sammino a chi?- io agito le gambe per scendere ma lui mi tiene stretta -Tu! La pagherai!- continuo a ridere e poi gli mordo una spalla. -Fatti valere piccola!- Dean ci guarda ridendo. Sam fa per mettermi giù ma io mi appendo al suo collo, si avvicina all'acqua che ci bagna entrambi. -Fredda! Troppo freddaaaa!- grido sorridendo. Lui si butta dentro trascinando giù anche me. -Argh! É troppo fredda!-mi tira di nuovo in acqua. Mi alzo arrancando in mezzo alle pietre scivolose e alla sabbia. -Sei un brutto mondano!- rido tirandomi indietro i capelli bagnati. Lui mi abbraccia -Non lo pensi davvero. Questa offesa é molto grave, dimmi che non lo pensi sul serio.- finge un tono offeso. -Oh, scusa! Non volevo offenderti.- sorrido e gli prendo la faccia tra le mani avvicinandomi -Devi sempre credere in te, la forza é sempre con te Luke. Okay? Non sei un mondano!- esclamo ridendo facendo ridere anche lui. -Aspetta...Luke? Mi stai tradendo?- solleva le sopracciglia. -Noooo....- mi stacco e inizio ad indietreggiare ridendo. In un lampo sono di nuovo sott'acqua con lui.
Non so dopo quanto tempo, ma dopo un po' usciamo dall'acqua, sfiniti. Ci dirigiamo verso gli asciugamani. Dean sta dormendo con le braccia incrociate dietro alla testa e gli occhiali da sole. Mettiamo gli asciugamani vicini e ci corichiamo. -Hai della crema solare?- si volta verso di me, io mi allungo e la prendo nella borsa poi gliela passo. -A che ti serve?- lo guardo incuriosita.
-Ora lo vedrai. Anzi, ora mi aiuterai.- si avvicina a Dean e si mette un po' di crema sulla mano. -Puoi tenerla?- io annuisco e prendo il tubetto. Lui disegna qualcosa sulla pancia (pancia si fa per dire dato che non ce l'ha) di Dean. Trattengo una risata. -Cosa dovrebbe essere?- metto una mano sulla bocca per non ridere. -Ehy, é un cane...non si vede?- mi guarda da dietro agli occhiali da sole. -Quello non é un cane...questo é un cane.- inizio a disegnare anche io con la crema su Dean.Esco dal bagno con il costume ormai asciutto in mano. -Vai pure Dean.- e lui va in bagno. Mi siedo sul divano vicino a Sam. -Quando credi che se ne accorgerà?-
-Probabilmente....-
-SAM!- grida l'altro dal bagno.
-Ora.- ride. Dean esce dal bagno, noi fingiamo di parlare normalmente ma non appena lo vediamo dobbiamo sforzarci di non morire dal ridere. -SAM WINCHESTER LURIDO FIGLIO DI....- Respira a fondo e tenta di calmarsi. -Si Dean?- chiede l'altro tranquillamente. -Cosa diavolo mi hai fatto?- noi lo guardiamo fingendoci perplessi. -Quello sguardo...Arya...Non dirmi che. Non puoi averlo fatto. Sam. La stai influenzando negativamente-
-Da quando questi paroloni?- chiede Sam sorridendo. -Scusa Dean!- esclamo ridendo.
-Tranquillo, se chiudi un occhio e inclini la testa di lato non si nota nemmeno. - mi guarda a bocca aperta. -Che c'è?-
-Non puoi aver contribuito a fare una cosa simile...però devo dire che sono ammirato...- gli scappa un piccolo sorriso. Si avvicina al divano. -Come posso fare a...farlo andare via?- ci guardiamo tutti un istante. -Beh, ti abbronzerai. Credo.- io annuisco alle sue parole. -Vado a fare la doccia.- sbuffa scuotendo la testa e se ne va. -Non ti senti nemmeno un po' in colpa?- guardo Sam. -M...No. HAHA!- scoppio a ridere vedendo la faccia che fa. -Siamo stati grandi.- alza la mano e ci battiamo il cinque come due idioti. Smettiamo di ridere e ci guardiamo per qualche secondo in silenzio. -Okay...io, vado a vedere cosa danno per cena qui.- si alza ed esce. Intanto Dean esce dal bagno. -La crema era solo appiccicata non mi é rimasto il segno!- esclama con aria trionfante. Sorrido -Beh, meno male.- si siede sul divano e si sporge verso di me. Ci baciamo per un istante che sembra infinito ma allo stesso tempo troppo breve. Mi prende per i fianchi e mi mette su di sé accarezzandomi i capelli. Mi tengo su con le mani affondate nel divano. I miei capelli sembrano una tenda, ci circondano come per nascondere ad estranei quello spettacolo. Un sipario chiuso. Gli attori siamo noi. Poi fa per aprirmi la camicia ma io gli fermo la mano. -Non ora Dean. Sono esausta.- colgo la sua delusione ma subito dopo fa come se nulla sia successo. Riprende a baciarmi, non sentiamo la porta aprirsi né Sam entrare. Dà un colpo di tosse per "segnalare la sua presenza".
-Fratelli...- borbotta Dean affettuosamente, io sorrido e appoggio la fronte sulla sua. Mi alzo dal divano e vado a vedere cos'ha portato nelle borse di plastica. Sam si avvicina a Dean sul divano, che ha appena chiuso gli occhi e borbotta qualcosa. In risposta Dean fa -Mh?-
-Ho detto...- sussurra -C'É LA CENA!- gli grida in un orecchio facendolo quasi cadere dal divano. Inizia un battibecco. -Su bambine calmatevi!- grido sopra le loro voci -E venite a mangiare!- mi siedo al piccolo tavolo nella stanza e loro mi raggiungono. Dopo cena io e Sam ci vestiamo per uscire. -Sicuro che non vuoi venire? Vuoi che resti qui?- mi faccio una treccia mentre Sam mi aspetta davanti alla porta con le chiavi in mano. -No, tranquilla. Va e divertiti.- mi fa l'occhiolino, io mi avvicino e faccio per dargli un bacio ma lui me ne da uno sulla fronte. -Torniamo per...dopo mezzanotte.- dice Sam prima di chiudere la porta alle nostre spalle. -Allora...bar o lungomare?- alza le sopracciglia e mi mette un braccio intorno alle spalle -Bar e lungomare?-
-Va bene.- sorride e ci incamminiamo verso un bar. Subito dopo, data la troppa confusione, ci dirigiamo verso il lungomare. -É spettacolare di notte.- dico piano mentre camminiamo sotto le luci riflesse sull'acqua. -Già.-
-Ragazze? Ultimamente...- mi volto e lo guardo. -Forse.-
-Vediamo...oh! L'hai vista ieri sera?- sorrido maliziosa.
-Probabile.- sorride anche lui.
-Avanti non fare il misterioso!- gli tiro un pugno affettuoso nella pancia. -Rimarresti scioccata.- alza le spalle. E io lo guardo come dire "Ceeerto".
-Cavolo sono stanchissimo.-
-Già. É il mare...stanca sempre.- guardo il cielo vuoto, in cui si vede solo la luna. -É vero...Che ore sono?- mi guarda.
-Undici e dieci.-
-Siamo abbastanza distanti da casa, che ne dici se iniziamo a tornare indietro?- io annuisco, tornando troviamo ben due librerie aperte, quindi ci fermiamo per una sorta di tacito accordo stretto con le case editrici del mondo.Saliamo le scale dell'edificio in cui si trova la nostra stanza ridendo per una scena a cui abbiamo asisstito in una delle librerie. Arriviamo davanti alla porta e lui si ferma con le mani in tasca. -Allora...-
-Allora...- ripeto io.
-Grazie della serata. Buonanotte.- mi abbraccia. Inspiro il suo profumo e poi mi blocco. Ci stacchiamo. -Sam...-
-Sì?-
-Siamo nella stessa camera.-
Scoppiamo a ridere. -Ah che figura.- io gli metto una mano sulla spalla -Ehi non ti preoccupare!- mi passa le chiavi e apro la porta.
Le chiavi che mi cadono di mano.
Dean sul divano con quella ragazza. Con quella sconosciuta.
Il mio cuore che va in mille pezzi.
E Dean che alza lo sguardo con occhi sbarrati.
Sto zitta. É l'unica cosa che riesco a fare.
-Arya posso spiegare...- alza le mani in segno di resa dopo che si é infilato la maglietta. -Non devi.- mi volto con le lacrime agli occhi e vado a sbattere contro Sam che guarda Dean confuso e allibito. -Scusa.- mormoro prima di uscire e correre via.
Corro, corro, continuo a correre anche quando sento che il mio cuore sta per scoppiare. Corro fino all'alba. Spiaggia dopo spiaggia. Correre mi calma. Mi siedo in riva al mare verso le sei e mezza del mattino. Non mi sento più i muscoli delle gambe. Ascolto il rumore delle onde e lo stridio dei gabbiani. Mi corico, chiudo gli occhi e resto così.
-Arya...- dopo qualche ora sento una voce familiare e apro gli occhi. Sam. -Non hai idea di quanto mi hai fatto preoccupare.- mi abbraccia e io inizio a piangere. Lui sta in silenzio. Ha già capito tutto. Lo ha sempre fatto. -Sh...calmati. Vieni, andiamo a casa. Dean é a casa ma puoi ignorarlo, so che ci riuscirai. Supererai anche questo.- mi da un bacio sulla testa. -Era questo che intendevi?- singhiozzo.-Come?- -Quando gli hai detto di non farmi del male. Intendevi questo?- annuisce. Aspettiamo qualche minuto, il tempo che il mio repiro torni regolare. Torniamo a casa in auto. A quanto pare mi ha cercato ovunque. Non dice niente per tutto il viaggio. Ogni tanto mi lancia uno sguardo preoccupato. Avevo ragione su me e Dean, siamo degli attori. Lui di sicuro, lo è sempre stato con me. Fingeva. Recitava. Mi ingannava. Tutto qui.#Votateeee:D
(Se vi é piaciuta ovviamente ehhh)Ps:Happy Birthday to
Jared Padalecki & Benedict Cumberbatch!❤❤❤
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•Supernatural•
FanfictionSemplicemente una strana FF mal riuscita di Supernatural, che sto cercando di correggere e rendere vagamente leggibile.