Siamo arrivati alla fine della storia. Amo e odio questo uomo, veramente. 18+⚠️
|𝐓𝐡𝐞 𝐠𝐢𝐫𝐥 𝐢𝐧 𝐭𝐡𝐞 𝐛𝐚𝐬𝐞𝐦𝐞𝐧𝐭|
Oops! Questa immagine non segue le nostre linee guida sui contenuti. Per continuare la pubblicazione, provare a rimuoverlo o caricare un altro.
𝐐𝐮𝐚𝐫𝐭𝐚 𝐩𝐚𝐫𝐭𝐞
Quella mattina si era rivelata particolarmente difficile per te.
All'alba, i tuoi occhi si erano aperti lentamente, rivelando la cruda realtà che ti circondava, ancora nel letto dove si era consumato quell'atto di violenza. Eppure, nonostante tutto, la certezza del tuo odio vacillava.
A pensarci bene, durante gli ultimi istanti dell'atto, non eri sicura se provare disgusto o desiderio. In effetti, ti era piaciuto, e questo pensiero ti rincresceva profondamente. Solo il ricordo riusciva a far battere il tuo cuore con intensità.
Suguru giaceva accanto a te, immerso nel sonno profondo, e notavi con sorpresa che né tu né lui avevate avuto la forza di coprirvi con le lenzuola.
Lo osservavi con una mescolanza di emozioni contrastanti. Il suo corpo, ancora nudo nel letto, emanava una bellezza disarmante: i capelli scompigliati cadevano in maniera disordinata, le braccia muscolose giacevano rilassate, una sopra il petto e l'altra stesa lungo il suo fianco.
In quel momento di quiete apparente, ti ritrovavi a scrutare ogni dettaglio di lui, mentre il tumulto dei tuoi pensieri continuava a tormentarti.
I suoi addominali, quella V che incontrava i peli pubici e poi... Dio, era ancora alzato? Sapevi che i ragazzi avessero erezioni di prima mattina, ma non avresti mai immaginato di vederlo in diretta.
Ti eri agitata, e scattando, ti eri voltata dal lato opposto.
Ti sentivi ridicola. Non era la prima volta che lo vedevi nudo, anzi, avevi preso in bocca il suo sesso molte volte.
Eppure, la sola idea di riflettere sulla notte precedente ti metteva estremamente a disagio. Ora, nel ripensare agli eventi, ti accorgevi di provare ancora dolore, eri tutta indolenzita. Ma ciò che mandava davvero il tuo cuore in fibrillazione era la comparsa di quella macchia di sangue, un segno evidente delle conseguenze della notte appena trascorsa.
Ti alzasti dal letto, confusa e spaventata, senza sapere esattamente cosa fare.
Fu allora che udisti la voce sonnolenta di Suguru: «Vieni a letto».
Volevi ribattere, ma le parole si bloccarono nella tua gola. «Ma-»
«Vieni dalla mia parte, è pulito», interruppe lui, senza aspettare una tua risposta. Non volevi provocare ulteriori tensioni, non dopo tutto quello che era successo.
Ti eri posata sul materasso e poi, ti eri lasciata andare vicino a lui. La posizione del cucchiaio non sembrava la posizione più consona in quel momento, ma ancora una volta, non ti sentivi di controbattere.
