Che dire, questa storia penso avrà quattro capitoli, mi ha preso troppo bene e sarà più lunga di quello che pensavo 😶🌫️
|𝐓𝐡𝐞 𝐠𝐢𝐫𝐥 𝐢𝐧 𝐭𝐡𝐞 𝐛𝐚𝐬𝐞𝐦𝐞𝐧𝐭|
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𝐓𝐞𝐫𝐳𝐚 𝐩𝐚𝐫𝐭𝐞
Un sorriso faceva sembrare meno aspri i tuoi lineamenti. Da quanto tempo non sorridevi? Forse mesi.
Era da circa un mese che Suguru ti aveva concesso di rimanere insieme a lui e alle gemelle al piano superiore.
Essere accondiscendente nei suoi confronti, aveva dato i suoi frutti.
Le gemelle erano delle bambine normalissime, dolci e affettuose, eppure, non riuscivi ad apprezzare nulla di ciò che accadeva all'interno di quella casa.
Quindi, quando avevi scoperto di star sorridendo ai piccoli litigi delle due, avevi portato le dita alla bocca, quasi per accertare che fosse reale ciò che stavi sentendo.
Poco più distante, Suguru ti stava osservando, e quando il tuo sguardo incontrò il suo, ciò che trovasti fu un sorriso dolce.
Imbronciata ti eri voltata dal lato opposto, mentre le guance si tingevano di rosso.
Oh, il giorno in cui ti aveva presentato alle ragazze, era stato qualcosa di a dir poco costruito.
Ti aveva preso per i fianchi, il mento appoggiato alla tua spalla, un tenero bacio appoggiato dietro il tuo orecchio:
«Salutate Riko bambine, da oggi resterà con noi».
Il cuore ti batteva all'impazzata quando una delle due, Nanako, aveva chiesto se voi due foste fidanzati.
Ti eri leggermente agitata, ma Suguru ti aveva stretta di più a sé.
«Possiamo dire di sì».
Tutt'ora, pensare a quell'episodio ti faceva venire i brividi.
Tu con lui? Mai. Eppure, le notti passate insieme sembravano parlare chiaro, così come gli orgasmi a cui ti portava, facendoti pregare perché smettesse il prima possibile.
E mentre il tuo inferno personale continuava, lui ti ricopriva di regali a dir poco inappropriati.
Il giorno del vostro "anniversario" ti aveva regalato un mazzo di fiori, qualche cioccolatino e pure una piccola collana. Non eri indignata, eri completamente schifata dal gesto, tanto più che davanti a lui non avevi fatto altro che buttare i fiori a terra, rifiutando i suoi regali e il suo "amore".
Sembrava assurdo, voleva veramente festeggiare con te il giorno in cui avevi perso la libertà?
Se solo avessi ragionato lucidamente, quel giorno non ti saresti trovata piangente per terra, con ematomi e tagli ben evidenti nel sedere.
