Qualcuno mi aveva chiesto di scrivere qualcosina su di lui 🫠
𝐈𝐧𝐬𝐨𝐧𝐧𝐢𝐚
|𝙷𝚒𝚛𝚘𝚖𝚒 𝙷𝚒𝚐𝚞𝚛𝚞𝚖𝚊 𝚡 𝚁𝚎𝚊𝚍𝚎𝚛|
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"Sono 117 i colpi con cui hai colpito fino alla morte mia sorella."
La tua voce tremava, non di paura, ma di una rabbia che bruciava come un fuoco ardente dentro di te. Le parole uscivano automatiche, quasi estranee alla tua bocca, come se un'altra persona stesse parlando attraverso di te. La tensione nel tribunale era palpabile, l'aria densa di sconcerto e indignazione.
"Come ti sei sentito?"
Il silenzio era assordante mentre le tue parole risuonavano nella sala. L'assassino, un uomo dall'aspetto freddo e calcolatore, sedeva ammanettato davanti a te. I suoi occhi, privi di qualsiasi rimorso, incontravano i tuoi. La sua espressione era imperturbabile, quasi annoiata, come se l'interrogatorio fosse solo una formalità da sopportare.
"L'hai guardata negli occhi morire? Oppure sei scappato via con la coda tra le gambe?"
Il dolore ti stringeva il petto, ma non potevi permetterti di crollare. Dovevi sapere, dovevi costringerlo a confrontarsi con l'orrore delle sue azioni. Tua sorella, la persona che ti era più cara al mondo, era stata strappata via da questo mostro. E tu eri determinata a ottenere giustizia.
"Lei ti amava, cosa hai letto nei suoi occhi prima che lasciasse questa terra?"
La tua voce si incrinò, ma ti costringesti a continuare. Volevi che lui sapesse quanto aveva perso, quanto amore aveva distrutto. Ma il suo sguardo rimase vuoto, impassibile. Non c'era traccia di umanità in quel volto.
Le persone nel tribunale trattenevano il respiro, scioccate dalla brutalità delle tue domande. Il giudice ti osservava con una combinazione di empatia e preoccupazione, mentre i giurati si scambiavano sguardi inquieti. Tutti erano consapevoli che stavi camminando su un filo sottile, ma nessuno osava interromperti.
Mentre le tue domande pesavano come un'incudine, tua madre, seduta in prima fila, piangeva sulla spalla di tuo padre. Il nodo allo stomaco si stringeva sempre di più alla vista delle sue lacrime, che cercava di nascondere abilmente dietro un paio di occhiali da sole neri.
Ti chiedesti per un momento quando eri stata trascinata in questo incubo. Era stato il giorno in cui avevi ricevuto la telefonata, quella che ti aveva informata della morte di tua sorella? O forse era stato molto prima, quando lui era entrato nelle vostre vite, nascondendo la sua natura oscura dietro un sorriso affascinante?
Il tribunale era una sala austera, dalle pareti di legno scuro e dalle sedie rigide. La luce fredda dei neon illuminava ogni angolo, creando ombre taglienti sui volti presenti. L'odore di carta vecchia e disinfettante riempiva l'aria, rendendo l'atmosfera ancora più soffocante.
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|𝐂𝐮𝐫𝐬𝐞𝐝 𝐎𝐧𝐞 𝐒𝐡𝐨𝐭𝐬| ❥ Character 𝚇 𝚁𝚎𝚊𝚍𝚎𝚛
Fanfic𝐃𝐢𝐥𝐟𝐬 𝐀𝐩𝐨𝐜𝐚𝐥𝐲𝐩𝐬𝐞! Raccolta di One-shots discutibili [18+] Devo aggiungere altro?