Nessuno me l'ha chiesto, ma andava fatto 🥺 Female reader x la mia patata Yuki, che mi ha fatto dubitare della mia eterosessualità 🔞✨❤️
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Morbida ~
Eri sempre stata consapevole delle tue insicurezze, specialmente quando si trattava del tuo corpo. Quelle cosce leggermente più larghe, che sembravano attirare sempre sguardi indesiderati, e il seno pieno, sproporzionato rispetto alla tua figura, ti facevano sentire inadeguata.
La tua statura, con quelle curve ben definite, ti faceva sentire esposta, come se non avessi mai il controllo su come gli altri ti vedevano.
Di certo, attiravi sempre uomini dal sorriso ambiguo e dallo sguardo famelico, che sembravano interessarsi solo al tuo aspetto e mai alla persona che eri davvero.
Vivevi in un mondo che sembrava riempirsi di lupi affamati, e tu ti sentivi spesso come un agnello tra loro, vulnerabile, esposta a desideri che mai avresti voluto suscitare.
E questo valeva anche per i tuoi colleghi stregoni.
Ma poi, c'era stata Yuki Tsukumo.
Lei era diversa da chiunque altro avessi mai incontrato. Uno stregone di livello speciale, una figura di rara potenza e indipendenza, avvolta da un'aura ribelle e carismatica. Con i suoi lunghi capelli biondi e il suo sguardo intenso, Yuki non si piegava alle convenzioni e non rispondeva mai alle aspettative altrui.
La ammiravi.
Aveva uno spirito libero che sembrava trascendere tutto e tutti, eppure aveva notato te, tra le fila degli apprendisti.
Singolare, avevi pensato.
Nonostante fossi solo al quarto livello, con un'esperienza limitata rispetto alla sua, Yuki ti aveva scelto come assistente.
All'inizio, lavorare con Yuki era stato come entrare in un sogno.
Il suo modo di fare era così naturale e spensierato che quasi dimenticavi il divario di livello tra di voi. La sua risata, allegra e potente, ti raggiungeva come una folata d'aria fresca, dissipando le insicurezze che avevi sempre portato con te. Ti trattava con un'affettuosa noncuranza, come una sorella maggiore che si divertiva a prendersi cura della sorellina inesperta. Era generosa nei piccoli gesti d'affetto: ti dava buffetti sulla testa quando commettevi errori e ti sorrideva con una dolcezza disarmante, che ti faceva sentire protetta e valorizzata.
Quello che più ti sorprendeva, però, era come si prendeva confidenze che mai avresti permesso a nessun altro. Con un'allegria quasi sfacciata, Yuki si avvicinava e scherzava con te, appoggiandoti un braccio intorno alle spalle o tirandoti a sé con un abbraccio improvviso. Ridacchiava per le tue reazioni impacciate, ma non smetteva mai di mostrarti affetto.
Era come se vedesse in te qualcosa di speciale, qualcosa di prezioso. Non ti trattava come una semplice sottoposta, ma piuttosto come un animaletto carino, un piccolo compagno che trovava adorabile, e che meritava ogni attenzione che lei poteva darti. Ogni volta che ti sfiorava, o che ti prendeva in giro con affettuosa leggerezza, sentivi il cuore battere un po' più forte.