Si, questa è una parte due✨ A dire il vero tutto ciò è concentrato su Toji e Ryomen, perché tra tutti erano quelli che si contendevano di più Reader ☠️
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Compagnia affiatata Parte due
Il lamento era sfuggito dalle tue labbra appena avevi provato a stiracchiarti. Il dolore al basso ventre, una fitta intensa, ti aveva subito riportata alla realtà, un ricordo vivido delle ore precedenti. Le coperte ti avvolgevano, tuttavia non erano quelle a scaldarti, ma il peso dei tuoi migliori amici . Il letto era un intreccio di corpi, odori e pelle nuda che ancora portava i segni della notte appena trascorsa.
Il braccio robusto di Toji, steso accanto a te, era sotto la tua testa come un cuscino improvvisato. Il suo respiro lento e profondo scandiva il ritmo di quel momento di quiete, un contrasto netto rispetto alla passione selvaggia che aveva riempito l'appartamento poche ore prima. Il suo corpo era una presenza imponente e solida, e il suo braccio che ti stringeva non lasciava dubbi sulla sua forza.
Ma il tuo sguardo era stato catturato da Ryomen. Il suo viso era poggiato contro il tuo seno, i tatuaggi neri che decoravano la sua pelle si mischiavano ai segni che portavi ancora addosso, come tracce di una battaglia erotica. Il suo corpo era avvolto attorno al tuo, con una possessività quasi animale, come se non volesse lasciarti andare nemmeno nel sonno. I suoi respiri caldi ti solleticavano la pelle, e il suo braccio cingeva il tuo ventre, il punto in cui il dolore ti faceva ancora contrarre le sopracciglia.
Ti eri svegliata tra due uomini, ma il ricordo degli altri tre era ancora vivido nella tua mente. Le mani, le bocche, i corpi che ti avevano posseduta con una passione travolgente, ognuno a modo suo, lasciando su di te tracce indelebili.
La tua mano si era mossa quasi inconsapevolmente, scivolando lentamente sul viso di Ryomen. Le tue dita sottili avevano seguito il profilo della sua fronte, scendendo delicatamente lungo il suo naso dritto fino a sfiorare le sue labbra, morbide ma ferme, che in quel momento riposavano in una quiete apparente. Era un gesto intimo, quasi tenero, che contrastava con l'intensità delle emozioni della notte passata.
Ryomen era stato il primo, colui che ti aveva presa per la prima volta. Ricordavi chiaramente ogni momento di quella notte, ogni suo tocco, ogni suo sguardo penetrante, e il modo in cui il suo corpo aveva reclamato il tuo. Ti chiedevi ancora perché per lui fosse così importante essere il primo. C'era qualcosa di più profondo nel suo desiderio, oltre alla semplice conquista fisica? Sapevi che Ryomen era sempre stato diverso dagli altri ragazzi: più possessivo, più geloso, più attento a ogni tuo movimento.
Quella gelosia era emersa chiaramente quando erano stati gli altri quattro a scoparti. Ti aveva guardata per tutto il tempo, i suoi occhi scuri erano fissi su di te, e sebbene il suo cipiglio riflettesse un misto di desiderio e fastidio, c'era qualcosa di più, qualcosa che non potevi ignorare. Il modo in cui osservava ogni tua reazione, ogni respiro accelerato, ogni gemito sfuggito dalle tue labbra... sembrava quasi che volesse essere lui l'unico a provocare quelle sensazioni in te, anche mentre gli altri ti prendevano.