ੈ✩‧₊˚Capitolo 30

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ANDRÈJ

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ANDRÈJ.
"Tornami a mente il dì che la battaglia
D'amor sentii la prima volta, e dissi:
Oimè, se quest'è amor, com'ei travaglia!"
Giacomo Leopardi, Il primo amore.

༊·˚˚
"How do we rewrite the stars?
Say you were made to be mine?
Nothing can keep us apart
'Cause you are the one I was meant to find."
—Rewrite the Stars.
Zac Efron, Zendaya.

Il cielo notturno scintilla attraverso la sua cupola di astri e nuvole cineree, accogliendo gli ultimi adii dell'anno.
L'umanità ha sempre nutrito il bisogno di appendersi a qualcosa di invincibile e fenomenale—il desiderio ardente di impugnare il mondo a noi conosciuto e ciò che si erge oltre i limiti coesiste da secoli, fin dalle prime comunità fondate sulla nostra Terra.

La mitologia, ad esempio, è una convenzione sociale inventata per costruire legami tra i membri di una società ancora prima che il termine stesso venisse coniato; persone che avevano interessi comuni e volevano a ogni costo ricercare uno scopo che regalasse vitalità alla loro misera esistenza.

Gli uomini bramano un'ancora di salvezza dalle incongruenze del mondo circostante, un tipo di conforto che non cambierà nonostante la natura mutevole della vita. Una piccola cosa, anche divina, che assopirà i loro tormenti e affievolirà il peso del macigno che gli corrode le spalle.
Nella storia della Terra, i periodi di completa pace sono così ridotti da venir contati sulle dita, ed è inevitabile che l'uomo volesse un supporto a cui appendersi per destarsi dalle tragedie.

Arriviamo in questo mondo indifesi, involontariamente e tremendamente soli. Eppure, ci avvinghiamo alle speranze e ai miti che riescono a mitigare il dolore dell'esistenza. Ciecamente, sprofondiamo nel desiderio di essere compresi e di significare qualcosa per qualcuno, poiché combattere la vita senza una compagnia morale può essere paragonato a entrare in battaglia senza armi.

L'amore è un concetto che l'uomo ha inventato con lo stesso scopo della fede—ci guida, ci lega, ci conforta.
Manuel è la mia ancora, una stella nel cielo cui mito riecheggia da centinaia di secoli per le popolazioni, rassicurando l'umanità di un fattore cruciale: la vita assume un significato se hai qualcuno disposto a illuminartela. Grazie a lui l'ho capito.

Non mi sono mai avvinghiato né a sogni né alla religione, o la credenza in una potenza esterna a me.
Ciò nonostante, sembra che la mia stessa ancora abbia assorbito un po' di fede per entrambi, facendomi credere all'impossibile, al sovrannaturale.
È un'anima concreta, tangibile e magnifica dotata di un paio di occhi castani in cui specchiarsi per rinunciare all'accidia che ho incontrato da diciassette anni a questa parte.

Il mondo è ancora ingiusto, psicotico e fottutamente spietato, ma Manuel è la mia speranza personale di ripararmi dal negativismo e riuscire a coesistere con la conoscenza di poterlo affrontare, avendo gioia e affetto al mio fianco.

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