-⋆.ೃ࿔*:・Capitolo 3

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MANUEL

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MANUEL.
"Everywhere I go, I know that I don't wanna be
Part of something I won't ever need."
Beach Weather, Sex, Drugs, Etc.


Da bambino sognavo di avere un animale domestico.
Cresciamo un po' tutti con il desiderio di prenderci cura di una creatura pelosa privata della facoltà di comunicare con noi, ma purtroppo tra le due conclusioni possibili alla domanda
«Mamma, mi prendi un cane?»
sono in maggioranza i bambini che, come me, ricevono una risposta negativa.

La mia famiglia è sempre stata caratterizzata dalla megalomania dello strafare, dell'apparire e dell'approfittarsi della lussuria per sganciarla come arma a doppio taglio sulla propria prole.
Eravamo obbligati a riconoscere il privilegio che la nostra posizione sociale marcava, ma non potevamo effettivamente usufruire di esso a meno che non venisse dato il consenso dagli adulti.

Quando sono nato, la nostra casa si trovava in un distretto altolocato sovrastante una vista magnifica su un boschetto raffinatamente curato.
I nostri vicini di casa erano solamente due: i primi si trovavano a distanza di metri, e raramente li incrociavamo uscendo dalla porta; i secondi, invece, erano molto più vicini, infatti la finestra della mia camera da letto dava parallelamente sulla facciata posteriore dell'altra casa.

C'era abbastanza spazio per crescerci una squadra da calcio di bambini, ma i miei genitori, che ebbero figli unicamente per l'idea tradizionalista del conservare la discendenza intatta, decisero che in due andavamo benone. Se mi focalizzo ancora sui rumori che dipingono le fondamenta del mio passato, percepisco l'insostenibile vuoto che riecheggiava scaltramente per la mia casa; la sensazione di alienazione nella mia stessa dimora, e la noiosità che mi filtrava nelle vene. Avrei desiderato avere un qualsiasi animale che mi tenesse compagnia quando mio fratello Mattia, più grande di quattro anni, si barricava nella sua camera fingendo di studiare o sgattaiolava fuori per incontrare i suoi amici.

In seguito ad una catastrofe decidemmo di trasferirci più verso il centro, ma quel senso ambiguo di mancanza mi seguii sempre come un segugio che risponde ai comandi.
Nonostante avessimo la possibilità di adottare un cucciolo, i miei genitori si opposero saldamente ad ogni mio tentativo di nascondere qualche scricciolo sotto le coperte di lana del mio letto, lasciandomi da solo a rigirarmi i pollici nei momenti più noiosi.

Fortunatamente, ho trovato un metodo saggio per stare a contatto con gli animali il più possibile pur mantenendo la conoscenza che in casa sono tutti contrariati dalle mie scelte. Quale modo migliore per passare tempo illimitato con i cani, che visitare il canile?

Oggi mi trovo qui, durante un qualsiasi pomeriggio di venerdì, impegnato a trasportare sacchi colmi di croccantini dalla parte est dell'edificio a quella opposta e, a distanza di tempo da quando ho preso questo incarico seriamente non me ne pento un istante.

The Night We MetDove le storie prendono vita. Scoprilo ora