-⋆.ೃ࿔*:・ Capitolo 33

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 MANUEL

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MANUEL.
"And I found love where
it wasn't supposed to be.
Right in front of me.
Talk some sense to me."
Amber Run, I found.

ᯓ★
"Certi sorrisi tolgono il respiro.
Lui, con un sorriso, toglieva
la vita. Semplicemente
dopo non era più tua."
—Come Anima Mai.
Rossana Soldano.

Fuori si è scatenata la tempesta totale, ormai il cielo ha deciso molto generosamente di peggiorare in quanto a condizioni meteorologiche. Non che mi lamenti, certo. Ha continuato a nevicare a dismisura fino a notte inoltrata, e adesso con l'orologio digitale sul comodino di Andrèj che segna le quattro del mattino, i fruscii del vento fanno sbattere i rami contro il vetro della finestra.

La temperatura è scesa decisamente nell'arco di poche ore, il davanzale ha uno spesso strato di bianco che lo imperla, e nel cielo irrompe qualche tuono viola che accende gli astri. Dovrebbe far freddo, specialmente considerato il fatto che io lo soffro in maniera esorbitante.
Ripeto: dovrebbe.

Generalmente mi sento ghiacciare le ossa non appena la cifra sul termometro passa dai venti alle decine, e adesso che addirittura siamo sotto lo zero, percepisco solo una dose infinita di calore che mi scalda e mi incrina i nervi. Ho trovato il mio nuovo rimedio contro l'inverno, e non ho alcuna intenzione di condividerlo.
Ho la piccola sensazione che nemmeno lui voglia condividermi. Ma potrei sbagliarmi, eh.

O forse no.
Forse è impaziente di mandare a fanculo il mondo intero dicendo «Hey! Lui è mio, comunque.»
D'altronde, io lo farei.

Andrèj intreccia le dita nei miei ricci per spingermi il mento in alto, troppo impegnato a lasciarmi una scia di baci sul collo per preoccuparsi dei fulmini che violentemente tuonano sulle nostre teste. I suoi capelli mi pizzicano la guancia, e cerco di scansarli portando una mano per ravvivarglieli indietro.
«Sei ossessionato dal mio collo, giuro,» sorrido provocandolo.

Andrèj si allontana impercettibilmente; mi offre un'occhiata senza pudore. «Sono ossessionato da te e basta, Manuel.» Sfrutto la forza sulle sue ciocche per spingerlo a me, cogliendo il sorriso che gli imperla due fossette prima di incontrare le sue labbra. Intensifico il bacio permettendogli completamente l'accesso alla mia bocca, e lui intercetta la mia proposta e reciproca il desiderio. Faville di gioia si disperdono per la mia pelle ardente.

In teoria stavamo guardando una serie.
In pratica non ce ne fotte un cazzo, con tutto il rispetto agli attori e gli scenografi.

Facciamo finta che io non abbia aspettato questo momento da più tempo di quanto voglia ammettere.
Facciamo finta che non sto avendo la tachicardia a ottomila solo sfiorandolo, avendolo così vicino da poter dire con certezza di star toccando le stelle.

The Night We MetDove le storie prendono vita. Scoprilo ora