Rimanere.
Nella stanza di Pietro non si ode nessun rumore da numerosi minuti ormai. I due, dopo essersi sdraiati sul letto sfatto del maggiore, hanno deciso di non aprire nessun nuovo argomento di conversazione, lasciando solo che i loro respiri e i loro battiti si unissero per formare una sinfonia unica e nuova. La vita di Ludovica, dal momento in cui si è sdraiata al suo fianco, è rimasta circondata dal braccio destro di lui, il quale ha nascosto il volto nell'incavo del suo collo, assaporandone il profumo dolce alla vaniglia, e la sua mano è entrata da tempo a contatto con il fianco nudo, lasciato scoperto dalla felpa leggermente sollevata. Il suo palmo emana una piacevole sensazione di calore, di casa. Le sembra di essere tornata alla settimana precedente e in un istante si ritrova con i ricordi catapultata a quella notte. Quelle strane, ma piacevoli, emozioni invadono rapidamente il suo corpo e si sente strana, proprio come quel giorno. Non era la prima notte, quella passata dopo la serata organizzata da Andrea, che dormivano assieme, ma era la prima volta che accadeva nel letto della corvina e in un modo così intimo e puro. Il modo in cui le loro mani si cercavano e intrecciavano sotto quelle coperte hanno assunto tutt'altro significato nella mente lucida della minore. I momenti passati insieme sul letto matrimoniale di Pietro non le hanno mai provocato quelle sensazioni, quei brividi a fior di pelle e quelle maledette farfalle nello stomaco. Le sue iridi verdi non hanno mai pensato, al tempo, di poterlo vedere come un qualcosa di differente da un amico. Eppure ora si trova a pensare che ha solo evitato di guardare in faccia la realtà, per paura forse che i suoi sentimenti prendessero il sopravvento sul suo legame con Pietro e rovinassero l'amicizia sincera che negli anni hanno creato.
Sincerità, un sospiro abbandona le sue labbra mentre quella parola sfreccia nella sua mente come un fulmine. Il loro rapporto si è basato su quello, dal primo momento. Ludovica ha lasciato il suo cuore rotto nelle mani di Pietro, aprendosi con veracità, e lui è stato in grado di capirla. Tra di loro non ci sono mai state bugie, o almeno questo è ciò che entrambi hanno sempre dichiarato. Eppure, da mesi, tengono custodito un segreto comune, che agli occhi degli altri, però, non è più tale da diverso tempo. Seppur hanno provato a far ragionare i due amici, non è compito loro forzare quella decisione di rivelare i propri sentimenti all'altro. Possono solamente aspettare che uno dei due si decida a fare il primo passo. Ma fuggire dai propri impulsi sembra essere la soluzione più semplice, non capendo che allontanarsi dall'altra persona li porta solamente a rovinare e distruggere un qualcosa che non è ancora accaduto.
Si trova così a lasciar cadere le sue iridi verdi sul volto rilassato del biondo al suo fianco. Dorme beato, avendo trovato finalmente la pace dopo quelle notti insonni, crollando come un bambino tra le braccia dolci della persona che l'ha tenuto sveglio a scrivere per giorni. Il volto angelico del biondo, con le labbra semi-chiuse che gettano fuori il respiro caldo in un soffio e le ciglia lunghe che le solleticano il viso, fanno sorridere inevitabilmente la corvina, che non può più ignorare il formicolio invadente e persistente nello stomaco. Il battito cardiaco del suo cuore aumenta, a differenza di quello di Pietro che è rimasto costante. Non riesce a non pensare a quanto sia bello, ispezionando ogni centimetro del volto di lui e in un secondo il bisogno di uscire per prendere un po' d'aria si dilaga nel suo corpo. Passa la mano sinistra sulla guancia tiepida del ragazzo, lasciandogli l'ultima carezza, prima di scivolare delicatamente via dalle sue braccia per potersi alzare dal letto lasciato ancora più sfatto dai movimenti dei loro corpi. Prende silenziosamente il piumone raccolto e gettato ai piedi del letto tra le sue dita magre, spostandolo sul corpo rannicchiato dell'amico per poterlo coprire. Il calore lo avvolge rapidamente, nonostante il suo sonno pesante non gli consenta di percepirlo. Un'ultima occhiata intenerita, prima di recuperare il pacchetto di Winston Blue dalla borsa e raggiungere il terrazzino della sala.
Lì, in quella stanza, Asia smanetta con il suo cellulare, sdraiata sul divano, mentre una serie tv in lingua originale le fa da sottofondo. Ai suoi piedi, Sangy è accoccolato su se stesso, alzandosi con il capo non appena sente i passi della corvina e percepisce la sua figura avvicinarsi. Questo suo movimento cattura l'attenzione della più piccola, che blocca lo schermo del suo dispositivo, lasciandolo cadere su di sé, e posa i suoi occhi chiari sull'amica. Le regala un sorriso dolce, ricambiato immediatamente da Ludovica, rimasta in piedi a pochi passi dalla porta-finestra. Le mostra il pacchetto di sigarette che tiene tra le mani e le chiede se le fa compagnia, così da poter scambiare due chiacchiere con la minore. Hanno passato poco tempo insieme nell'ultimo periodo e vorrebbe tanto avere aggiornamenti sulla sua vita dalla diretta interessata, e non più da Pietro. Annuisce immediatamente, recuperando la sua iqos e le heets lasciate sul tavolino davanti a sé, per poi raggiungerla a grandi falcate. Il cucciolo, che tanto piccolo non è più, dal pelo bianco le segue con curiosità, posizionandosi in mezzo alle due sedie su cui le due ragazze si sono accomodate per poter ricevere attenzioni da entrambe. Le osserva con i suoi occhioni grandi, approfittandosi delle numerose carezze ricevute.

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ACQUAZZONE | Fares [bnkr44]
FanfictionTreccani descrive l'acquazzone come una pioggia breve e impetuosa. Insomma, un qualcosa di odioso che può cambiare la tua giornata in un attimo. Ma dopo la tempesta nasce sempre il sole. Si dice così no?