«Charlie, per favore voglio la verità».
«Lo è, dico sul serio».
«Ma come faccio a crederti?».
«Dio, Billie, ascolta mi dispiace davvero per quello che è successo ma sto bene, non sto pensando a nulla, mi sto sistemando e quindi mi sto distraendo. Okay?». La guarda sfinita dalle costanti domande che le vengono chieste, domande plausibili perché la sua famiglia non fa altro che assicurarsi che lei stia bene dopo il suo tentato suicidio. È tornata a casa questa mattina, ha passato del tempo con la famiglia e quando Billie l'ha raggiunta, insieme hanno iniziato a sistemare un po' la sua stanza, essendo ormai in condizioni molto peggiori del solito non riusciva più neanche a tenere ordine.
«Va bene, hai ragione ti stiamo pressando, ma siamo solo tutti preoccupati». Le prende la mano sospirando.
«Lo so, lo capisco». La stringe rassicurandola. Mentre Charlie continua a sistemare la stanza, la sua ragazza si avvicina al comodino disposto accanto al letto su cui ci sono diversi flaconcini con accanto una ricetta fatta dalla dottoressa.
«Sono davvero tante cose». Sussurra leggendo il foglio.
«Si beh, ci sono antidepressivi, pillole per l'umore, tranquillanti, gocce per dormire».
«La cosa mi preoccupa ma allo stesso tempo mi porta speranza, quella di vederti stare bene». Alza la testa e la guarda mentre è impegnata a piegare i vestiti.
«Starai bene amore, fidati». Continua, la castana poi alza la testa e la guarda qualche secondo.
«Con te sempre». Accenna un sorriso per poi continuare ciò che stava facendo mentre la nera le da un altro sguardo molto preoccupato, è come se non avesse una bella sensazione. Dopo un po' la più grande guarda la nera mentre mette il pigiama, ovviamente vuole restare con lei.
«Non hai da lavorare domani?». Le chiede.
«Amore, ho rischiato di perderti, per ora non ti lascio andare per nessun motivo».
«Non devi mica bloccare la tua vita per questo, io qua sono, non mi muovo».
«Si beh, anche prima di tentare il suicidio dicevi la stessa cosa». Le risponde un po' più nervosa, Charlie afferra subito il concetto e non continua la discussione.
«Scusa, non volevo agitarmi». Si avvicina dopo un po' di tempo a lei, posandole una mano sul petto e guardandola, c'era silenzio da troppo tempo. Billie si preoccupa come tutti, sa che la stanno pressando ma è inevitabile.
«Non fa nulla, lo capisco». Sussurra Charlie per poi baciarle la fronte per rassicurarla e ci riesce. Poco dopo sentono la madre della castana chiamarle per via della cena pronta, così loro scendono al piano di sotto e raggiungono il resto della famiglia.
«Charlie, amore, come ti senti?». Le prende la mano la madre.
«Sto bene mamma, ho fame». Le sorride iniziando a mangiare.
«Se hai quella stai davvero bene». Sorride Sophie abbracciandola.
«Ma certo piccolina». Le bacia la testa stringendola per poi continuare a mangiare, rimanendo un po' su pensiero. Ha fatto del male a tutte loro con quel gesto, e se fosse finita male sul serio? Il dolore che avrebbero provato non osa neanche immaginarlo, forse è tempo di curarsi sul serio.
«Charlie che hai? Sei strana, silenziosa». La guarda Emily.
«No scusate, stavo solo pensando».
«A cosa?». Chiede la sua ragazza, lei guarda qualche secondo tutte.
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Until the last breath
Romance«Quella voce..io la conosco». Si avvicina e resta bloccata nel vedere chi si nasconde dietro quella porta. «Sei tu? Sei sempre stata tu?». La guarda non sapendo cosa pensare o dire. Si avvicina a lei provando un misto di emozioni. «Si, sempre io». L...