Until the last breath

Fifteen.

«Cazzo, che casino». Sospira Billie disperata poco dopo essersi svegliata, la prima cosa che le è venuta in mente è stato il bacio che ha dato la scorsa sera a Charlie, sconvolgendo entrambe. Non è riuscita minimamente a controllare quell'impulso, forse neanche vedeva l'ora di farlo, ma probabilmente non è stato il momento più adatto visto le condizioni di Charlie, spera solo di non averla fatta stare peggio. Subito prende il telefono e le scrive in primis per sapere come sta e inoltre per vedere se è fredda o diversa con lei.

Billie:
Buongiorno Charlie, come stai oggi?

Mentre aspetta una risposta con parecchia ansia decide di alzarsi e come prima cosa sistemare la camera, fa prima il letto per poi piegare e mettere nell'armadio alcuni vestiti che aveva lasciato in giro. Sicuramente Charlie sta riposando visto che non lavora e non ha mai la possibilità di dormire qualche ora in più, spera solamente che non sia sola in casa. Dopo aver sistemato la stanza fa una doccia calda provando un po' a rilassarsi ma non riesce, ormai deve solo aspettare la ragazza per riuscire a calmarsi un po'. Per almeno un'ora e mezza sistema casa e pulisce un po' in giro, lo fa sempre quando ha del tempo libero dato che passa molto tempo fuori casa ed è proprio mentre pulisce che finalmente le arriva un messaggio e a scriverle è proprio Charlie.

Charlie:
Buongiorno, credo di sentirmi meglio Bill. Tu come stai? Perdonami ma stavo dormendo

Lei sorride istintivamente vedendo che è come sempre, se fosse stata fredda si sarebbe sentita tremendamente in colpa perché in quel caso voleva dire che il suo malessere era peggiorato.

Billie:
Non scusarti Charlie anzi hai fatto benissimo. Hai bisogno di qualcosa? Vuoi che vengo?

Charlie:
No grazie Billie, ora sistemo un po' la casa che mia madre ha fatto la notte e sta riposando

Billie:
Va bene, ma sta comunque attenta e se hai bisogno ti prego scrivimi okay?

Charlie:
Certo, anche tu Bill, a dopo:)

Entrambe si sentono sollevate visto che nessuna delle due è fredda o diversa però delle domande vagano nella testa di entrambe ed è per questo che la castana ha la testa parecchio in aria questa mattina.

«Tesoro, come ti senti?». La guarda la madre qualche ora dopo.

«Sto meglio mamma, tranquilla».

«Eppure ti vedo scossa».

«Solo pensieri, sta tranquilla». Lei le sorride mentre la donna ricambia anche se non le crede molto, ma per adesso non vuole metterle pressione. La ragazza pranza insieme alla sua famiglia anche se abbastanza irrequieta, per questo subito dopo chiama Emily in camera sua e decide di parlarne con lei.

«Che succede Charlie? Stai male?». La guarda preoccupata sedendosi sul letto accanto a lei.

«No è solo che.. Vorrei parlarti di una cosa». Le risponde e lei la ascolta curiosa.

«Ieri sera Billie..mi ha baciata». La sorella si blocca.

«Oddio, che dici?». La guarda sconvolta.

«Dio è stata la cosa più bella del mondo ma non so cosa voglia dire e se fosse ciò di cui ho paura non andrebbe bene. Non sono in condizioni per una relazione, se dovessi stare male anche per lei impazzirei. La mia testa non c'è da molto tempo e non fa altro che peggiorare, ho davvero parecchia paura». Inizia ad agitarsi, la sorella le prende la mano bloccandola e la guarda.

«Charlie, calma ti prego. Lo so, lo capisco e sono sicura che se fosse davvero così lei capirebbe e aspetterebbe, dandoti tutto il tempo che ti serve per guarire. Inoltre, ti sta aiutando, ci tiene a te, l'ho visto». Prova a tranquillizzarla e Charlie la guarda.