Twenty-five.

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«Scusa cosa hai fatto?». La guarda scioccata Charlie mentre la nera la guarda senza dire nulla, secondo Billie ha ragione ad essere incazzata.

«Scusa Charlie davvero scusa, è che meritava tanto e odio l'idea di sapere che tu sei così tanto brava e non sfrutti la cosa». La guarda quasi disperata.

«Va bene Billie, ma dare la mia canzone al tuo capo, che è anche il mio, senza neanche avvisarmi?». La guarda.

«Hai ragione, perdonami, l'ho fatto perché mi avresti fermata».

«Certo che ti avrei fermata, qualsiasi cosa succeda io non sono in grado di affrontarlo, non adesso almeno». Si avvicina a lei e la guarda.

«Scusami, avrei dovuto rispettare questa tua scelta». Sospira passandosi una mano tra i capelli.

«Va bene, fa nulla, è andata. Spiegheremo la situazione se ci dirà qualcosa». La guarda, poi lei annuisce. Poco dopo il telefono della nera suona.

«Devo andare in studio, non è per te tranquilla».

«Va bene, io monto tra un'ora, ci vediamo la». Billie la guarda qualche secondo e poi si avvicina per baciarla.

«Ti prego, non essere arrabbiata». Sussurra sulle sue labbra.

«Non lo sono, non riesco con te». Le fa una carezza e la nera sorride.

«Ti amo». La guarda.

«Ti amo anche io Eilish». Sorride la castana mentre poi la guarda andare via. Poco dopo inizia a prepararsi per il suo turno riflettendo sul gesto della sua ragazza. Sa benissimo che lo ha fatto per lei, non potrebbe mai arrabbiarsi per una cosa del genere, il problema è che qualsiasi cosa succederà dopo questo, Charlie non è in grado di affrontarlo, non adesso almeno, magari in futuro si. Billie invece lo ha fatto perché sa che certe occasioni possono andare perse e lei visto che merita tanto, lo ha fatto senza pensarci anche se poi, tornando ad avere lucidità si è pentita subito ed è corsa a dirlo a lei.

«Buongiorno». La castana saluta il suo capo sperando davvero che non le dica nulla.

«Ciao Charlie, tutto bene?». Chiede sorridendo senza continuare, cosa che per adesso rincuora la ragazza anche se ormai sa che lui le verrà a parlare presto.

«Certo signore». Lei sorride seguita da lui.

«Benissimo, sto andando con Billie nel mio ufficio per parlare di alcune cose quindi adesso corro». Sorride superandola per poi sparire subito dietro l'angolo.

«Ci morirò d'ansia io». Mormora tra se e se, dopodiché raggiunge Kim e iniziano a lavorare.

«Mi stai dicendo che questa che sto ascoltando è Charlie?». Mark guarda Billie sconvolto. Dopo aver parlato con lei dei suoi impegni si è ricordato di ciò che lei gli aveva dato così, ha deciso di ascoltare insieme a lei.

«Si, esatto». Lei lo guarda cercando di essere più normale possibile.

«Ha davvero tanto talento, perché non me ne ha mai parlato? E neanche tu». La guarda facendo un sorriso.

«Non ci abbiamo pensato». Mente. Lui si avvicina al telefono e digita un numero per poi chiedere a qualcuno di raggiungerlo nel suo ufficio.

«Bene, io vado allora». Billie fa per alzarsi ma viene fermata dalla porta che si apre e dalla figura di Charlie che entra in stanza.

«Assolutamente no, stia Billie. Charlie, vieni accomodati». La invita lui. La castana guarda la nera che assume un'espressione a dir poco disperata, poi si siede accanto a lei.

«Che succede?». Chiede la grande sapendo già tutto.

«Lo dovrei chiedere io a te. La qui presente tua fidanzata mi ha fatto sentire una delle tue canzoni, e Charlie fattelo dire sei davvero brava. Perché non dirmelo mai prima?». Chiede curioso.

Until the last breathDove le storie prendono vita. Scoprilo ora