Twenty-three.

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«Che vuol dire hai lasciato Billie?!». Kim la guarda sconvolta sentendo le sue parole mentre camminano verso la sala registrazione.

«Non urlare Kim». Sospira e poi la guarda.

«Si, mi rendo conto che sto troppo male e non posso portare il malessere nella sua vita, così facendo la blocco».

«Okay, io lo capisco, però Billie stravede per te Charlie, si vede e pure tanto. Credo che così non si risolve nulla». La guarda tristemente.

«Lo so Kim, ma dio già aveva iniziato a dire che non sarebbe partita se avesse saputo del mio momento no, non deve succedere una cosa del genere, no cazzo. Se mandassi la sua carriera a fanculo mi ammazzerei all'istante». Sospira mentre inizia a sistemare la sala con lei.

«Vi siete sentite?».

«Mi cerca da ieri sera ma io non le rispondo».

«Ma sai che ti cercherà in tutta la struttura oggi, vero?». La guarda mentre lei in risposta annuisce.

«Che farai?».

«Onestamente non lo so, so che crollerò davanti a lei». Kim la guarda consapevole, il loro sentimento cresce l'una verso l'altra e vista d'occhio e le dispiace parecchio sapere che sono in questa brutta situazione.

«Charlie, che dici vieni fuori?». Si apre di scatto la porta qualche minuto dopo e la figura di Billie compare nella sala, Kim guarda Charlie che a sua volta guarda la nera consapevole.

«Ciao Kim, scusami». La guarda accennando un sorriso.

«Ciao a te, tranquilla». Le sorride.

«Billie sto lavorando, non posso staccare». La guarda.

«Avrai questa scusa tutto il giorno vero?». Chiede ma lei non risponde, si limita a guardarla.

«Tanto mi ritrovi a casa tua dopo, tranquilla». La guarda e poi esce chiudendo la porta mentre un sospiro rimbomba nella stanza.

«Charlie, era spaventata e preoccupata, lo dico per te, parlale e risolvete. Lei è la parte della tua vita che ti fa stare bene lo dici sempre tu, allora non lasciartela scappare». La guarda onesta Kim. La castana la guarda per qualche secondo sapendo che la sua collega ha ragione. Dopo questo episodio Billie non torna a cercare Charlie durante le ore di lavoro, il che sembra molto strano alla castana anche se ha una strana sensazione. Quando esce dalla struttura le manda un messaggio per sapere se sta bene, nonostante tutto la sua preoccupazione nei suoi confronti è al massimo come sempre. Manda il messaggio ma il tempo passa e la risposta non arriva, quando torna a casa e sale in camera sua capisce il motivo, Billie è seduta sul suo letto che la guarda senza dire una parola.

«Billie..». La guarda non sapendo cosa dire.

«Adesso non hai niente da fare, dico bene?». Chiede abbastanza nervosa, per giusti motivi anche. Charlie silenziosamente si siede accanto a lei e tiene la testa bassa, alla fine lo sta facendo solo per il suo bene.

«Non ti lascerò stare sappilo, a costo di venire qua ogni giorno a parlarti». Inizia calma la nera.

«So che stai male, so che il tuo malessere ti impedisce di vivere sia la tua vita che la tua relazione, so che senti le cose amplificate e ci soffri quando succede qualcosa e tu non puoi esserci, so tutto».

«Ma so anche che stiamo bene insieme, che cercherò tutti i modi possibili per farti stare bene anche se mi dici che già lo faccio, sto cercando di farti capire che non devi privarti perché la tua testa non sta bene. Puoi stare bene e voglio essere con te quando succederà». La guarda.

Until the last breathDove le storie prendono vita. Scoprilo ora