Twenty-two.

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«Telling myself I won't go there
Oh, but I know that I won't care
Tryna wash away all the blood I've spilt
This lust is a burden that we both share
Two sinners can't atone from a lone prayer
Souls tied, intertwined by our pride and guilt

There's darkness in the distance
From the way that I've been livin'
But I know I can't resist it

Oh, I love it and I hate it at the same time
You and I drink the poison from the same vine
Oh, I love it and I hate it at the same time
Hidin' all of our sins from the daylight
From the daylight, runnin' from the daylight
From the daylight, runnin' from the daylight
Oh, I love it and I hate it at the same time».

«Ah..fanculo. Non riesco neanche a cantare». Sussurra disperata Charlie tenendo la testa tra le sue mani e facendo un respiro profondo molto nervosa, dopo aver cantato il primo pezzo di questa canzone. In questi giorni non sta molto bene, è già passata qualche settimana da quando è iniziata la relazione con Billie, anzi, a dirla tutta qualche mese, certo non è facile, tra il lavoro della cantante e lo stato mentale della castana è parecchio difficile sostenere questa relazione, più difficile per Charlie in realtà che molte cose neanche le riesce ad esprimere e quindi la sua testa scoppia ancora di più. Inoltre, il suo malessere mentale è un po' peggiorato, nel senso che non ci sono stati miglioramenti e la sua testa continua a camminare per conto suo anche se nel verso sbagliato. Tutto inizia a venirle difficile, già da prima era così ma adesso è peggio. A lavoro è spesso distratta e confusa niente di grave ma comunque deve essere più attenta, non le va molto di uscire e fortunatamente o sfortunatamente Billie ha avuto parecchio lavoro e quindi uscite ne hanno fatte molto poche, spesso si vedono a casa di Billie e non escono per via della stanchezza ma per loro non è un problema anzi, forse lo preferiscono. In più il disordine che ha in testa inizia ad esserci anche intorno a se, nonostante i suoi disturbi Charlie è sempre stata una persona molto ordinata ma in questi giorni sembra che l'ordine sia l'ultima cosa sulla lista. Ogni volta che prova a sistemare la confusione che c'è in camera si perde, come si perde a lavoro e anche nella musica, cosa che la uccide visto che la musica è tutto per lei, una parte molto fondamentale della sua vita ma che non riesce più neanche ad esercitare. L'unica cosa che è riuscita a fare negli ultimi due giorni è stato scrivere una canzone per provare ad esternare ciò che prova, spesso l'unico modo per distrarsi dal suo dolore è trasformarlo e trascriverlo in musica. Avrebbe voluto continuare a migliorare questa canzone ma oggi la sua testa è peggio degli altri giorni.

«Billie». Risponde al telefono dopo aver visto la chiamata spuntare sullo schermo del suo telefono.

«Ciao amore». Ama quando la chiama così, di certo non era abituata al tipo di amore che Billie le sta donando ma la fa stare bene, forse lei è l'unica cosa che la può far stare bene insieme alla sua famiglia.

«Ehi». Sussurra accennando un sorriso.

«Come va?». Chiede poi.

«Bene, sono un po' stanca. Stiamo per salire sull'aereo, non vedo l'ora di tornare e vederti». Risponde la nera che è stata via quasi una settimana per un evento in inghilterra a cui lei è Finneas erano stati invitati.

«Ora ti riposi sul volo okay?».

«Decisamente si». Per qualche secondo dopo questa risposta regna il silenzio che nuovamente spezza la cantante.

«Mi manchi sai?».

«Mi manchi anche tu Billie, davvero tanto». Sospira. Muore dalla voglia di sapere chi ha conosciuto, chi c'era con lei, se è successo qualcosa, inoltre le sue paranoie le hanno reso impossibile tutto, addirittura il sonno la notte. Si sono sentite anche molto poco per via del fuso orario, diciamo che non è stato il periodo migliore per loro.

Until the last breathDove le storie prendono vita. Scoprilo ora