One.

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«Okay Charlie, va tutto bene. Alzati, uno, due, tre».

Questa è la frase che si ripete ogni mattina prima di alzarsi Charlie, anche se vorrebbe crederci di più. Mica facile alzarsi la mattina e cambiare le proprie convinzioni, giuste o sbagliate che siano, alla fine ognuno ha la propria visione del mondo, solo che quella di Charlie è abbastanza negativa, non è colpa sua, semplicemente a volte la vita ha qualche preferito e qualcuno che ignora, uno dei tanti pensieri della ragazza è questo, lei si sente tra quelli ignorati ma va bene così.

«Charlie, tesoro mio, già sveglia?».

«Si mamma, devo andare a lavoro». Le da un bacio sulla guancia la figlia mentre prende del caffè che versa nella tazza e lo beve appoggiandosi alla cucina.

«Giusto, per il pranzo?».

«Mamma, tranquilla. Come sempre mi prendo qualcosa fuori». Le sorride e lei ricambia.

«Va bene, vado o faccio tardi. Ci vediamo dopo». Le lascia un bacio sulla guancia e dopo aver preso le chiavi di casa esce iniziando a camminare verso il suo luogo di lavoro, ci vuole un po' essendo a piedi, purtroppo non riesce ancora a prendere una macchina ma spera che con il tempo accadrà. Finalmente dopo aver camminato un po' arriva alla grande struttura in cui lavora, una delle più rinomate case discografiche di Los Angeles, la Hollywood Records, è già da tempo che lavora qua, fa parte dello staff, anche se è la più piccola di loro.

«Buongiorno». Saluta appena raggiunge i suoi colleghi.

«Ciao Charlie». Le sorride una delle sue collega Kim.

«Ciao Kim». Lei ha solo qualche anno in più di Charlie, lei è la più piccola ma sono tutti piuttosto giovani.

«Cosa c'è da fare oggi?». Chiede Charlie mentre mette la maglia dello staff.

«Che io sappia dobbiamo andare a sistemare le cose per il set fotografico di oggi».

«Oh si giusto». Le due escono dalla saletta e si dirigono sul furgone che li porta tutti nel luogo in cui si svolgerà il set fotografico. Una volta dopo essere arrivati entrano nella struttura e iniziano ad allestire lo sfondo, le luci e le varie attrezzature quando all'improvviso entra il manager insieme al resto dello staff.

«Buongiorno a tutti». Sorride lui entrando.

«Bene ragazzi, cominciamo. Billie?». Continua.

«Eccomi». Ed eccola la, Billie Eilish che entra da quella porta sorridente e illumina l'intera sala, che dire, è meravigliosa, questo pensa Charlie ogni volta che la vede. Ha lavorato per molti artisti ma Billie è un lavoro fisso, peccato però che non si sono mai parlate né la nera ha fatto caso a Charlie, purtroppo ci sono tante persone che lavorano e difficilmente si crea rapporto. Dopo essersi svegliata dal suo stato di trance inizia a sistemare tutte le apparecchiature che servono per il set anche se spesso il suo sguardo va sulla nera, è parecchio evidente che la casta sia cotta della cantante.

«Bene, cominciamo». Afferma il fotografo dando inizio al servizio. Charlie fa un po' avanti e indietro per sistemare sia i camerini che le varie attrezzature che spesso vanno cambiate o sistemate. Passa così qualche ora, quando il fotografo finisce la nera ringrazia tutti e dopo viene scortata fuori dalla struttura, Charlie si blocca a guardarla e per questo viene richiamata da Kim.

«Stai sbavando Charlie». Ride mentre lei la guarda male.

«Non è vero Kim».

«Sisi, va bene». Le risponde ridendo mentre esce e sale sul furgone insieme a Charlie per poi tornare alla casa discografica. Nel pomeriggio invece devono sistemare alcuni studi di registrazione che ci sono nella struttura, Charlie in cuor suo spera di rivedere la nera ma purtroppo questo non succede. Ci sono periodi in cui la vede spesso e altri in cui la vede poco e niente.

Until the last breathDove le storie prendono vita. Scoprilo ora